Recensioni per
L'angolo bianco
di l_s

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/12/10, ore 03:06
Cap. 1:

T'è mai capitato di rimanere con l'amaro in bocca dopo aver deglutito qualcosa che, in un primo momento, assaggiando, t'era sembrato avesse un sapore straordinariamente dolce? A me é capitato sovente, soprattutto con gli alcolici ripetutamente citati nel racconto...
Ecco, é questa la situazione in cui mi ritrovo, dopo aver finito la lettura. Ad un certo punto seguivo l'ebrezza del protagonista, fino a diventarne ubriaco, fradicio (anche nel senso letterale, visto che ho sentito persino la pioggia scorrermi addosso, tanto era immedesimante la descrizione delle "randellate" dei pargoli delle nuvole).
Poi m'è sembrato quasi che tutto potesse andare per il meglio, che si potesse rinunciare alla compagnia della bottiglia per lavar via l'afflizione propria, insita, ineludibile dell'essere umano in quanto tale, nella luminosa eccezione, quella del caso più unico che raro, di una persona, stilla di umanità in grado di redimere tutte le malefatte della restante parte esistente al mondo.
E infine, la deglutizione: un'ondata amara che s'è infranta sulla mia gola, rendendola secca, rasposa.
L'uomo è un buco nero, già.

Firmato:
Un misantropo,
che vaga assetato nel deserto dell'umanità,
tranne quando ripara in un'oasi come te, che gli regala stille vitali...

Recensore Master
23/12/10, ore 16:32
Cap. 1:

Lucretia.
Questa storia è poesia. Questa storia è teatro. Questa storia è passione. Questa storia è emozione. Questa storia è vita e morte. Questa storia è speranza e disperazione. Questa storia è La Storia.
Credo di averla amata infinitamente. Anzi, sono sicura di averla amata infinitamente.
Il tono, lo stile, i tempi. Tutto perfetto. Le frasi, frasi forti, frasi speciali, frasi che risaltano tra le parole.
Io ti faccio i miei complimenti, perchè questa storia è a dir poco fantastica. I personaggi sono costruiti così bene da lasciarmi ancora una volta incantata di fronte alla tua bravura. Pierre è estremamente reale e, al contempo, lontano da tutto e da tutti, nero. Assolutamente e meravigliosamente nero. Jeanne è eterea, impalpabile, eppure corruttibile e corrotta, bianca, ma macchiata, alla fine, dal peccato. Il fatto che non si chiami realmente Jeanne la fa sentire ancora più divina, ancora più lontana dalla nostra concezione. Loro due, che fanno all'amore (sai quanto ami quest'espressione) e che si confondono in un'amalgama di disperazione e speranza, appunto, di disillusione e di sogno, accompagnati dalle parole di Baudelaire, inserite al posto giusto, nel momento giusto, con il tono giusto, creano immagini e situazioni altamente liriche, secondo me.
Tu, che hai uno stile impeccabile. Sempre uguale a se stesso e sempre nuovo in ogni storia. Tu, che possiedi le parole come fossero amanti e che le utilizzi come fossero gioielli sulla splendente pagina delle tue storie. Tu, che io leggo e adoro. Tu: fantastica.