E' vero, è una fanfiction che va analizzata molto a fondo per poterla giudicare, perché tocca tasti sensibilissimi della morale di ognuno... Però io ho voluto leggerla solo come quello che è, e cioè un racconto. Ed è un racconto tristissimo e meraviglioso. Stupenda ^^

sì. probabilmente hai ragione kolty, bisogna guardare le cose sotto molti punti di vista. Mi fa piacere che tu l'abbia fatto notare xkè è giusto cogliere numerose discussioni e punti di vista dai racconti, specie se trattanti di problematiche serie e reali come questa. Sono contenta comunque che la mia ficcy ti sia, a quanto ho capito, piaciuta, e grazie anche della tua recensione sincera e vera. Grazie anke a Elentari x il suo commento, spero ke altri vorranno esprimere il loro parere in ugual maniera. -Yuki_chan-

Condivido in parte le sue idee sulla pena di morte, ma ho notato un dettaglio nella fanfiction sul quale non sono d'accordo: la protagonista afferma che, nonostante abbia commesso molti reati, non ha mai ucciso nessuno, solo che la pena di morte è comminata soltanto in casi di omicidio volontario. Per quanto non credo che l'uccisione, anzi l'omicidio, di un assassino possa servire né come espiazione, né tantomeno come soluzione ai suoi atti (cosa dimostrata anche dall'altissimo tasso di criminalità degli Stati Uniti, che negli stati dove è eseguita la pena capitale è addirittura superiore che negli altri) sono altresì convinto che non è comunque giusto dare una risposta così scontata ad una problematica così forte. Non sono i poveri innocenti ad essere condannati alla pena capitale ma persone che spesso hanno commesso atti spregevoli che ripugnano la coscienza umana; con questo non voglio giustificare un atto a mio parere insostenibile come l'esecuzione di un essere umano (perchè qualunque siano state le sue colpe anche il peggiore tra gli uomini rimane, appunto, un uomo) ma non credo neanche a tutti discorsi in difesa di assassini o gente addirittura peggiore: è troppo facile parlare di perdono quando un avvenimento non ci tocca. Per questo non posso essere completamente concorde con il suo giudizio nonostante le mie idee ripudino in modo netto la concezione di un omicidio legalizzato quale è la pena capitale. Comunque la sua storia è molto scorrevole e, nonostante qualche imperfezione grammaticale e lessicale, ben scritta; mi complimento anche per il tema trattato di cui, anche se è già stato detto tutto il possibile, non bisogna smettere di parlare, poichè è importante che non si giunga all'indifferenza, al pensare alla pena di morte come un qualcosa di normale, di giusto, perchè questo sarebbe il più orrendo dei delitti.

originale...e ben scritta!io condivido a pieno il tuo pensiero...baci