Recensioni per
Storie di tre vittime innocenti
di vannagio

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/10/13, ore 21:54

Questa storia l'avevo conservata nel mio computer, quando ero nel periodo della tristezza e quindi passavo il tempo in questo sito, poi sono tornata in vita, ora sono una delle persone più felici del mondo e riguardando tra i miei vecchi file, notai questa storia, l'avevo letta milioni di volte perché non riuscivo a trovare le parole adatte e forse (ora non ricordo), ci rinunciai. Stamattina per curiosità sono rientrata in questo sito e gioco del destino, mi sono ritrovata questa storia fra le mani. Quasi la conoscevo a memoria, ma la cosa che cambia è che oggi, a differenza di ieri, riesco a trovare le parole adatte: questa storia esprime così tante emozioni insieme che non riesco a decifrarle, è una di quelle storie che, appena le finisci di leggere, ti lasciano un vuoto dentro. Amo il modo con cui descrivi Carlisle. E ti chiedo anche un po grazie, perché mi hai portato alla mente quel pezzo, un po malinconico, della mia vita, quando guardavo twilight a ripetizione e desideravo la vita di Bella e ora, che forse ne ho una migliore di lei (!) ti ringrazio, ti saluto e ti ammiro. Complimenti, come sempre e a presto
Costanza.
(Recensione modificata il 13/10/2013 - 10:07 pm)

Recensore Veterano
02/08/13, ore 14:43

ciao,
so che questa storia l' hai pubblicata tanto tempo fa, ma l' ho trovata solo ora!!!
questo what if mi piace da morire...
scrivi divinamente....

Recensore Junior
06/03/11, ore 15:20

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La storia si presenta scritta in un italiano perfetto, con un lessico ricco ed uno stile estremamente coinvolgente. La scrittura è fluida, evocativa, mai pesante e sempre ben bilanciata.
Lo spunto per la what-if è molto originale e genera una storia plausibile ed intensa, per quanto tratti di tematiche non semplici da affrontare lo fa con la giusta delicatezza ma anche con eccellente introspezione. I personaggi sono tutti IC, dal primo all'ultimo, sfaccettati, vivi e vibranti sulla carta. Il lettore non può che rimanere profondamente coinvolto nella storia, complice anche la bravura dell'autrice. La trama, per quanto semplice e lineare, si snoda attraverso emozioni che colpiscono immediatamente e non possono lasciare il lettore indifferente. Davvero una storia che merita di essere letta e riletta, e che a mio parere è più che degna di stare tra le scelte. Spero che la mia segnalazione venga accolta.

Recensore Master
29/12/10, ore 13:47

Ti dico subito la conclusione: sono senza fiato. Stupenda. Non mi capaciterò mai di come certi gioielli non ricevano sufficiente attenzione, a volte, su EFP.
Se proprio devo trovare un difetto, trovo leggermente troppo complessa la struttura, divisa in tutte queste parti. Ho visto, e lo sto imparando sulla mia pelle come tu sai, che vanno più dritte al cuore le One-Shot di struttura essenziale, con pochi o meglio nessun cambio di pdv e di "metodo" narrativo. Ma è l'unica cosa che mi sento di dirti, e la dico forse più a me stessa che a te.
Ho concluso con le lacrime agli occhi, quindi è evidente quanto tu mi abbia toccato. E qui non si parla nemmeno di Jacob :-))) Brava, brava e brava.
Alcune cose che mi sono particolarmente piaciute:
"Al suo posto, invece, giunse la Spagnola." ecco come muoiono tanti sogni di fanciulla... Verissimo e crudele.
"nelle sue fantasie da vecchia bambina, che non ebbe neanche l’occasione di vederlo arrivare. Janet Cooper venne rapita da un bellissimo principe dagli occhi arancioni.
Non le rubò il cuore, ma la vita, quella sì." Questa è una metafora straziante. Che tenerezza e che pena per questa bimba che non riesce a smettere di sognare, e muore convinta di essere stata rapita da un sogno, e forse si getta nel pericolo prioprio perché vittima dei suoi sogni. Mi sono venute in mente, chissà perché, tutte le donne uccise o stuprate da quelli che credevano essere il loro principe azzurro.
"Le dite vagarono impunite per quel volto divino" Le dita impunite, ti dico subito che te le ruberò per qualche OS erotica, se troverò il coraggio di scriverne un'altra. Mi piacciono moltissimo.
"Carlisle aveva ancora molto da imparare come creatore… come padre." Ed ecco l'inizio della vita paterna di Carlisle Cullen. Edward lo ha reso padre. Noi nella saga li vediamo già "così", e qui tu tratteggi in poche parole l'inizio dell'avventura della paternità.
"Sì, ce l’avrebbero fatta entrambi.
Insieme." E qua mi è scesa la lacrima, e mi sta scendendo di nuovo mentre completo i miei commenti.
Meravigliosa. Dritta nelle preferite. Oggi ho segnalato la OS su Sam su Facebook, e adesso ci metto pure questa.
Un abbraccio.
Angolo della Rompicoglioni:
Si sarebbe arreso all’evidenza dei fatti solo quando li avrebbe accertati = non dovrebbe essere "avesse accertati"? non so, eh... ogni tanto toppo anch'io coi congiuntivi passati.
rimanerne indifferente = rimanere indifferente. il "ne" in questo caso è un complemento di specificazione, un genitivo per capirci, e non si dice "rimanere indifferente di", si dice "rimanere indifferente a"

Recensore Master
27/12/10, ore 16:16

Posso dire una cosa? Eh? Posso?
Questo Edward versione vampiro mi piace mille volte di più della versione definitiva e “convertita” che lo trasforma in pirla glitterato. Quasi mi sta sulle palle Carlisle che l’ha convinto a diventare vegetariano. E lo sai il motivo di quel “quasi”? La vena di egoismo che traspare alla fine, che ci mostra il santissimo e buonissimo dottore disposto a tutto, anche a sorvolare sui propri ideali, pur di non rimanere solo di nuovo.
Ti adoro perché hai preso i Perfettissimi del libro e li hai sporcati, gli hai tolto quella Perfezione che li congelava e li hai resi molto più affascinanti degli originali. Il tutto tramite il semplicissimo espediente di mettere gli eventi in un periodo in cui sarebbero stati plausibili; dai, su, qui era appena trasformato, vuoi non fare qualche scivolone? Magari "otto innocenti" no, ma almeno due o tre!
E arriviamo ai personaggi originali. Mi è piaciuta tanto la dolce Janet, con il suo castello di sogni che crolla miseramente per ben due volte: la prima con il matrimonio, la seconda quando invece del principe azzurro trova Edward versione 0.1. Ma è Rupert che ho adorato; lo sai che dai il meglio di te con i personaggi che bevono?XDXD Questo povero cristo omosessuale negli anni venti, dalla sbornia triste, in preda all’amore/odio per il viscido verme, che incontra un figone da cui viene simpaticamente fatto fuori. Speravo che sopravvivesse nonostante sapessi già che era morto, pensa un po’!

Bellissima questa storia, come vedi arrivo in ritardo ma prima o poi arrivo!
Aspetto il prossimo capitolo!

Recensore Veterano
14/12/10, ore 19:04

Benedetto l'errore che ti ha fatto scrivere questa storia!
Ho un vago ricordo di un periodo ribelle di Edward, in cui di sicuro si è sbevazzato qualche criminale. Infatti mi aspettavo storie truci sulle sue vittime.
Invece eccoci alla tua "What if"! Un Edward molto credibile, di sicurò più del modello di perfezione che passa dal libro.
Sono contenta che tu abbia deciso di pubblicarla lo stesso^^
E' tutto al suo posto: il terrore e le paure di Carlisle, le storie un po' qualunque e per questo umane dei due poveretti, la rabbia di Edward verso suo padre e la sua nuova natura.
Molto bella!