Recensioni per
Messerspiele
di Henne

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
13/12/11, ore 16:42
Cap. 1:

Oddio ma che hai scritto? Mi hai catturata. E la rileggerò tutte le volte che avrò bisogno di ispirazione.
Lally

Recensore Junior
23/10/11, ore 14:58
Cap. 1:

Allora, scusami innanzitutto, perché non sono sicura di aver capito qualcosa. Anzi guarda, sinceramente non ci ho capito nulla.
Però.
Mi ha lasciato delle sensazioni, questa storia. Delle strane sensazioni, ma profonde, viscerali. E per me è una cosa positivissima. Durante la lettura, era come se le parole, il suono di esse, mi graffiasse l'anima. Però io non capivo. La sensazione era di bere una medicina amara, con la consapevolezza che mi farà bene, ma non so come nè quando nè perchè nè a cosa. E' contorta, questa sensazione, come è contorta la tua storia. E' acida, sa di sangue, di lama di coltello, di freddo, di dolore.
Non me la dimenticherò, e sono certa che un giorno capirò cosa racconta di preciso e potrò usarla, e mi ha fatto bene, e me ne farà.
Grazie
Mari

Recensore Veterano
08/01/11, ore 21:49
Cap. 1:

bella, e originale :-)

Recensore Veterano
26/12/10, ore 23:37
Cap. 1:

Dunque.
Mi mancano le parole.
Devo deluderti, ma hai generato chaos. Nella mia testa.
Wow. So che è poco elegante, ma questo mi viene in mente.
Wow.
Finalmente, qualcosa d'originale. Davvero, sono rimasta a bocca aperta davanti a questo racconto. E'... Non so se si possa descrivere con normali aggettivi. Magari non ci provo nemmeno. E' stato come leggere una pagina di Isabella Santacroce, se sai di chi parlo, e assomiglia anche, per stile, ad un romanzo breve che ho letto e che s'intitola "Mangiami l'anima e poi sputala."
A catturare il mio sguardo è stato il titolo. Non so perchè, ma mi ha fatto venire in mente la parola "veleno", anche se non c'entra nulla col suo significato. Poi l'ho letto e...
Lacera dentro. Questa è la sensazione che mi ha dato. Graffia e lascia segni. Mi ha colpita profondamente.
Non so se la chiave per capire se tra loro ci sia davvero amore sia quella frase, "Quello che ama di più è il debole, e deve soffrire.", considerato che Mello fa soffrire Matt in quel modo, e di conseguenza è quello che ama di più e non vuole ammetterlo, ma credo la interpreterò così, a costo di suonare banale.
Okay, credo la rileggerò un altro paio di volte.
Grazie per questa ventata d'aria fresca, spero di leggere altro da te.
Un bacio, Serena.

Recensore Junior
26/12/10, ore 14:36
Cap. 1:

Wow! Questa storia è decisamente scritta in modo impeccabile, senza contare che il contenuto è splendido! Mi piace come hai descritto il loro amore, violento e quasi drammatico ma in realtà sadico e masochista. Effettivamente ce li vedo abbastanza bene loro due, presi in una lotta amorosa, fatta di violenza, sangue e giochi sadici. Il fatto che tu sia riuscita in modo così impeccabile a descrivere in un solo capitolo questa violenza fatta di amore, è decisamente fantastico! Scrivi veramente bene, lasciando secondo me molti lettori a bocca aperta. Certo il genere che hai scelto (tutta la pappa che ho elencato nelle prime righe), potrà non piacere a tutti, anche perchè quasi in pochi e poche amano le coppie che si picchiano a sangue o comunque si divertono in questo modo, anche se comunque è sempre una forma contorta per amare qualcuno. La cosa di cui però ti faccio più di tutti i compliementi è il fatto che tu sia riuscita a scrivere una cosa del genere, cioè è veramente WOW! A parer mio difficile e quasi impossibile XD ma io sono ancora una pivellina di terza superiore con la voglia di scrivere pari a un francobollo sdraiato, quindi mi divulgo nella lettura "red-violent" che si trova in giro, che alla fine non è nemmeno poca come invece credevo XD soprattutto se si naviga anche su siti inglesi! Spero che scriverai altre storie di loro, sempre nella stessa maniera, impeccabile e sadica, e soprattutto a più capitoli e racconti più lunghi, che sono decisamente il mio genere preferito. *-*
A presto,

Cigarettes;

Recensore Junior
21/12/10, ore 14:08
Cap. 1:

Io ti detesto. Sul serio, ti detesto davvero tanto. Principalmente per due ragioni: perché ho davvero troppe cose da fare e invece tu mi hai tenuta incollata allo schermo a tradimento, disgraziata!; ma la verità è che ti odio perché questa cosa, dico, questa cosa che tu hai scritto, è una di quelle che mi fan pensare "vabbeh, vabbeh, se al mondo c'è gente in grado di sfornare cose così io mi ritiro, ohibò!". MALEDETTA! Sono vietate le offese personali agli autori, lo so, ma io ti devo insultare per forza, perciò lo ripeto: MALEDETTA! è_é
...ok, prendo due o tre respiri e mi concentro. Sì, ci sono. Vorrei poter esordire con un commento un po' più articolato che renda merito a questa one-shot, ma intanto dovrai accontentarti di una constatazione banale: è bellissima. Mi ha catturato come poche cose in questo periodo e come solo rarissime fanfic sono ormai in grado di fare. In sette e passa anni di onorata carriera di lettrice qui sull'EFP, ne ho lette davvero a bizzeffe, al punto da smettere e cominciare a scriverne soltanto. La tua, però, appartiene a quella rosa di rare eccezioni che non solo mi costringono a leggere fino alla fine, con gli occhi luccicanti come swarovski in uno stato di catalessi meravigliata, ma poi mi impongono anche l'obbligo morale di inchiodarmi alla sedia e scrivere una recensione, perché non farlo sarebbe reato capitale. Quindi... ricominciamo dall'inizio: è bellissima. Ho adorato ogni singola parola di questa one-shot, per ciò che dice ma soprattutto per ciò che non dice, per il modo in cui non spiega niente al lettore, ma glielo fa vedere e basta, senza discalie, riuscendo così, e solo così, nell'intento di far SENTIRE ciò che altrimenti avrebbe solo descritto. C'è una differenza abissale tra dire "confusione", una parola chiara e coincisa che in sé riassume un concetto ma non ne possiede l'essenza, e far provare confusione. Avresti potuto illustrare didatticamente la situazione di Matt e Mello, chiarificando i perché e i percome del loro rapporto, spiegando che è ambiguo e confuso, ma ora non starei qui a dirti quanto assurdamente m'è piaciuta la tua one-shot, perché non mi avrebbe trasmesso nulla. Invece, accidenti a te, mi hai emozionato; questo, semplicemente questo. Forse non avrò capito come Matt e Mello sono giunti al punto in cui sono, ma le tue parole mi hanno comunicato sentimenti tangibili, hanno saputo toccare le giuste corde e suscitare in me il tumulto di emozioni che altrimenti sarebbe rimasto un freddo e sterile mucchietto di pixel sullo schermo. Possessività, insanità, desiderio, ossessione, bisogno oserei dire malato, deformità e perversione, odio che inquina quanto potrebbe esserci di buono, corrompe la purezza, bandisce l'innocenza, sporca i sentimenti, li deturpa. Forse non hai scritto una sola di queste parole, ma io ho sentito tutto questo - che fosse il tuo intento o meno, mi hai trasmesso qualcosa di forte, tangibile, reale, come se lo schermo non fosse più tale ma una finestra aperta sulla stanza di Matt e Mello. E il bello è proprio questo: che il lettore non si sente come a lezione, di fronte a una voce narrante intenzionata a fargli capire cosa sta succedendo; no, si sente invece come un guardone che abbia aperto le ante di quella finestra e si sia messo a sbirciare, nella stanza ma soprattutto nell'animo dei suoi occupanti, afferrando non i fatti ma le emozioni. Ecco perché mi piace - sì, sono una specie di voyeur per quanto riguarda la lettura: io voglio vedere ciò che leggo, altrimenti, se tanto mi dà tanto, apro un libro universitario e studio.
Ma torniamo alla tua one-shot. Ho apprezzato da morire l'ambiguità e la complessità che permeano ogni tua singola frase. Le emozioni, così criptiche, sono brutalmente sincere proprio in quanto tali: si ha la vivida sensazione che nemmeno i personaggi riescano a decifrarle, che siano enigmi per loro stessi, o forse bugie delle quali si sono convinti senza essere realmente intenzionati a smascherarle. E c'è anche una dicotomia, una spaccatura profonda, non so se voluta o casuale, ma comunque intensa, che è motivo costante di tutta la one-shot: più e più volte ad affermazioni vengono contrappopposte negazioni, che smentiscono quanto si è appena detto ma non lo annullano, perché verità e bugia convivono senza rivelare chi è l'una e chi l'altra.
Il tuo stile è semplicemente meraviglioso, direi anzi che non è qualcosa di diverso, distinto e separato dalla storia, ma si amalgama con essa alla perfezione, divenendone parte e non solo canale. Talvolta ti concedi anche delle licenze poetiche che, a mio avviso, se non ci fossero state avrebbero dovuto esserci. A tal proposito, riporto un passo tra la moltitudine di quelli che ho sottolineato (prima di rendermi conto che avrei dovuto grassettare tutta la storia): "Mello, se invece d’una croce tu portassi sul petto tutti i miei baci." Questa frase sembra aprire un'ipotesi, un "se", un "forse", uno scorcio su un ipotetico "avrebbe potuto essere", sulla possibilità di un "amore diverso, magari un poco più sano, un po’ meno sgraziato", eppure è recisa come una strada interrotta, non ci sono puntini di sospensione a simboleggiare l'omissione di qualcosa che il personaggio ha pensato: no, è spezzata, chiusa, drasticamente troncata da un punto fermo, che uccide all'istante ogni languido vagheggiamento, perché nella mente in cui stiamo sbirciando non soffia un alito di speranza. Non c'è spazio per la dolcezza, per la purezza e per l'innocenza "tra i loro abbracci", come dici tu stessa esprimendo in maniera vivida l'essenza del loro rapporto. Cito un altro passaggio, ma davvero, scegliere è difficile, perché dovrei fare piuttosto copia/incolla di tutta la storia: "[...] Ma se io non ho dove andare, e tu sei già stato in tutti i posti, ti lascerò qui infreddolito a ricordarti e a sognare di tutte le tue vendette aggrappato al mio ginocchio, perché in verità sto morendo, ma fintanto che vivo tu puoi provare a uccidermi, e io posso farti ingoiare molte cose, posso farti ingoiare il bacio che non puoi darmi, dal momento che non ti amo. Perché io non ti amo, Mello." Meravigliosa.
La scelta delle parole, la loro disposizione, la costruzione delle frasi e l'uso della punteggiatura, tutto concorre a rendere in maniera vivida la crudezza e la brutalità, la violenza, di questo "amore" che di candido non ha (più?) niente, simile alla necessità animale di due belve che cerchino di sbranarsi a vicenda, trovando pradossalmente l'una nella carne dell'altra l'unica fonte di sopravvivenza. Ciò che li tiene in vita li sta uccidendo - ha dell'assurdo, ma è questo ciò che ho pensato alla fine della lettura.
Cos'altro dirti, se non ancora "bravissima?". Questa storia corre tra i preferiti, peffozza. Hai tutta la mia stima e valanghe di complimenti, perché io amo la Matt/Mello, ma ormai non ne trovavo più di così belle. Grazie davvero di cuore!
Un bacio,
Fissie

P.s.: però ti detesto.
XD

Recensore Master
19/12/10, ore 00:27
Cap. 1:

Salve! Allora, devo dire che questa MxM mi ha fatto uno strano effetto.
Il tuo stile è molto criptico, a tratti nonsense, in quanto spesso alcune frasi sembrano avere poca attinenza l'una all'altra. E' strano, se devo essere sincera, non in senso spregiativo, sia chiaro, scrivi bene, senza errori e quant'altro, ma non sono certa di aver colto completamente il senso delle tue parole.
Ho solo capito che tra Mello e Matt non esiste amore ma uno strano rapporto di astio, odio e necessità. Il linguaggio da te usato è molto forte con uso di parole dal suono duro (per esempio non hai usato la parola petto ma sterno) che enfatizzano ancor di più la natura acre del rapporto tra i due protagonisti.
Confesso di non avere altro da dire perchè, come detto sopra, in alcuni punti mi sono un po' persa e non per l'alternarsi della prima e della terza persona, quello riuscivo a seguirlo.

Kisses Lory