(Ascoltando No surprises)
Vedi, questa storia mi sembra sporca di colore. Blu/giallo, freddo/caldo, solitudine/vita.
Sì, perché il contrario di solitudine, per me, è vita. Tutte queste dicotomie.
E m’è piaciuta un casino. M’è piaciuta l’impossibilità di Matt ad amare; ad avere sempre una persona con sé, per sé. La sua impossibilità a vivere una vita normale.
Se vuoi successo devi pur sempre rinunciare a qualcosa. Agli amici stretti, ad una ragazza, magari anche ad una famiglia, certe volte.
Quando sei così introverso e così bisognoso d’una persona che t’abbracci e che t’avvolga sempre, non puoi vivere lontano da quella persona. Non puoi, semplicemente. E allora o ti costruisci un mondo di fondi di bicchieri e amplificatori, con la musica così alta da non sentire i tuoi pensieri, oppure ti lasci affogare nella solitudine.
Matt fa tutte e due le cose. Affoga nel suo essere inconsapevole.
L’ho amata, sul serio.
Complimentoni, amore.
S.
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