Recensioni per
Un autunno di gente che schiatta
di Trick

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/22, ore 12:14

Non riesco neanche a immaginare il panico che doveva essere diffuso a quei tempi: i nervi di Remus ne danno una buona rappresentazione, e il pericolo che uccida per sbaglio un passante innocente non è poi così remoto.
La conversazione con Sirius è particolarmente cinica, ma assolutamente ben riuscita, ti faccio i miei complimenti :)
alla prossima!

Leila

Recensore Veterano
21/12/16, ore 18:47

«È l'autunno che fa toc-toc alla porta delle nostre vite, Moony. Fagli “ciao” con la manina e spera che non sia qui per te», meriteresti i complimenti anche solo per questo, davvero. Anche se poi, diciamocelo, lo scritto in sé è davvero molto bello! A parer mio bisogna aver coraggio per scrivere dei Malandrini -io per esempio non lo farei mia- ma tu ci sei riuscita bene e sono colpita, davvero, ancora complimenti!
Nameless

Recensore Veterano
30/12/11, ore 15:50

Non so che dire se non che, nella sua essenzialità, è una slice of life che rasenta la perfezione.
Ho adorato i dialoghi, il sarcasmo di Sirius e la disillusione di Remus, l'atmosfera autunnale di sconfitta, l'ambientazione suggestiva in un cimitero di provincia.
Apprezzo molto poi la cura per i dettagli, che danno "colore" allo sfondo della storia, hai dipinto un fondale molto credibile su cui far muovere Sirius e Remus. Che, tra parentesi, mi sono sembrati perfettamente IC, cosa che per me è di importanza capitale!
Vado a curiosare nel tuo profilo e leggere le altre,
ALanna.

Recensore Veterano
29/10/11, ore 12:38

E' stato il titolo a colpire la mia attenzione (gran bel titolo, davvero!) e mi sono ritrovata a leggere una splendida one-shot con due giovani Remus e Sirius assolutamente perfetti, dialoghi brillanti e memorabili ed il perenne incombere di una guerra da cui sembrava quasi impossibile uscire vittoriosi o, almeno, vivi. Il tutto arricchito da una cura quasi maniacale per i dettagli e da uno stile fantastico.
Ancora brava!

Nuovo recensore
02/09/11, ore 22:39

Non trovo le parole per descrivere ciò che mi ha lasciato dentro questa fanfic, ma proprio per questo mi sento in dovere di lasciare una recensione, per quanto possa risultare banale o incompleta.
Leggendo, avevo davanti a me chiaramente il cimitero di St. Matthew, Remus col viso affondato nella sciarpa logora, Sirius seduto ai piedi del colonnato fumando. Li vedevo, li sentivo parlare, accompagnata dalle tue parole e dalle tue frasi, non troppo ricercate, senza troppi giri di parole, ma dannatamente efficaci.
Dialoghi e personaggi IC in una maniera impressionante, nonostante questa storia sia solo un piccolo frammento; la situazione molto plausibile, sarò ripetitiva ma questa storia è estremamente efficace e coinvolgente, ti lascia un senso di amarezza, di impotenza, di malinconia.

Davvero complimenti, questa vola tra le ricordate.

Recensore Veterano
23/06/11, ore 18:12

Davvero particolare. Hai uno stile molto interessante, sei riuscita a rendere un'atmosfera di percettiible amarezza. I personaggi sono caratterizzati in modo appropriato senza la necessità di grandi descrizioni.
Non ho altro da aggiungere, complimenti davvero
Baci,
Wren

Recensore Master
14/05/11, ore 12:32

Un gran senso di amarezza, è quello che pervade la tua storia. Però scrivi così bene che non si può far altro che venire qui e farti i complimenti. Lo sapevo già, ma non passo abbastanza spesso dalle tue parti. Devo davvero complimentarmi per la resa dei personaggi che è ottima, perchè sono lì, sono i Malandrini che conosciamo, ma così oppressi dalla guerra, così logorati nel corpo e nello spirito che finiscono per diventare quasi ombre... Sì, insomma, l'ho apprezzata tanto.

Recensore Master
30/12/10, ore 20:53

Non c'è che dire.. anche con poche righe riesci a creare qualcosa di indiscutibilmente straordinario..
C'è tristezza in questa storia e amarezza.. ma il tutto ben condito dalla divertente interazione (benchè parlino di cose tristi) tra Remus e Sirius.. mi inchino davanti a cotanta genialità!!

Nuovo recensore
29/12/10, ore 14:49

Be' che dire ... ho un po' paura di scrivere una recensione squallida o troppo striminzita nei pensieri, ma provo a fare un "lavoro" decente. Il problema è che il testo di questa fanfic è così sublime da far sfigurare ogni genere di commento che io stia tentando di cucirci intorno. Hai la capacità, come sempre, di sapere creare degli ottimi contesti originali, sei capace di creare delle slice of life che non hanno nulla da invidiare a una qualsiasi fanfic avventurosa o gialla (esiste il termine "fanfic gialla"? bha...!). Inoltre riesci ad azzeccare totalmente i caratteri dei personaggi della Rowling donando sempre qualcosa di tuo. Mi ha piacevolmente colpita il fatto che tu abbia inserito il tema "religione" nell' argomento Harry Potter. In effetti mi ero sempre chiesta quanto , maghi e streghe, potessero credere in un dio, loro che sono degli esseri superiori rispetto a noi, comuni babbani. I dialoghi sono piacevolissimi e molto aderenti ad entrambi i personaggi. Le descrizioni mi hanno colpita molto, sono accurate e molto profonde. Insomma ... ti invidio moltissimo xD Adesso ti lascio, anche perchè se continuassi potrei dar vita ad una nuova religione, che ne so... il "trickesimo". Credo che mi leggerai anche in altre recensioni, soprattutto perchè ho letto quasi tutte le tue opere. ^^ A presto.

Recensore Master
26/12/10, ore 22:23

E' una storia piuttosto insolita, pervasa di un'amarezza e  un senso di cupa rassegnazione che dà a quell'autunno un tocco di realismo fuori del comune. Sirius e Remus sono canon nonostante gli accenni al cattolicesimo e a quella sigaretta di cui normalmente non c'è accenno nei libri. Eppure ha in inserito questi particolari con una cura tale da farli diventare assolutamente plausibile.
Triste e bellissima! Complimenti!

Recensore Junior
25/12/10, ore 11:08

Ma che bello,sono la prima che recensisce questa storia.Ed è proprio una bella storia,devo ammetterlo.
Non mi sembra proprio il caso di fare una delle mie solite recensioni lunghe dieci metri e un rigo,credo basti il fatto che la frase "La vita e la morte sono la stessa cosa”, gli ripeteva spesso sua madre. “Non perdere tempo a cercare di dividere l'una dall'altra: sarebbe come separare la primavera dall'autunno e domandarsi per quale motivo non ci siano più fiori in giro" è diventato il mio nuovo stato su Facebook.Complimentoni,e buone feste 



                                                                                       K a t h 
PS:se non si è capito,questa è tra le preferite =)