Recensioni per
Il valore di un nome
di Callie_Stephanides
Oggi sono in vena nostalgica verso le clamp, cosi ho deciso di leggere qualche ff incentrata sulle loro opere ed eccomi qui. |
"X-1999" è stato un amore-odio di, ormai, molto tempo fa, quindi non ricordo bene i personaggi, ma ricordo l'atmosfera, il senso di ineluttabilità, il tormento dei personaggi, le cose non dette, il destino che grava su giovani che devono decidere le sorti del mondo... ecco, tutto questo è difficile da esprimere con molte parole, ma, in un certo senso, le poche parole della tua drabble me l'hanno ricordato. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Bellissima riflessione su un personaggio che parla poco di sé ma che avrebbe tanto da dire. Più che di valore, si può parlare di destino legato al nome (dal momento che in "X" il destino è sempre presente), vista la storia di Arashi. Sarà anche candida e (apparentemente) gelida, ma la tempesta Arashi non l'ha stampata solo negli occhi. E' un rombo di un tuono sopito nella sua persona che non aspetta altro che di poter scoppiare. Probabilmente è con Sorata che il boato inizia ad accrescersi fino a esplodere (non è stato proprio un colpo di fulmine, per lei, ma direi che il gioco di parole ci sta). Infatti dopo aver fatto l'amore con lui, Arashi sembra diversa, placata. Ma dopo la tempesta ci sono due opzioni: può uscire di nuovo il sereno, oppure può lasciarsi alle spalle devastazione e lutto. Alla fine direi che la loro storia è bella per questo, perché si amano di un amore disperato e senza speranza, ma nonostante questo si amano. |
Un ottimo scorcio sul perché di quel nome che non sembra, a prima vista, rispecchiare il personaggio. La motivazione che dai, in queste poche parole tese e poetiche, è più che plausibile. Arashi non è solo quel suo aspetto compassato, è anche qualcosa di totalmente opposto, che solo Sorata è riuscito a vedere. Il finale sembra quasi dire che quella morte può aver impedito alla contraddizione di esplodere in maniera anche pericolosa, e questa è una riflessione molto originale e interessante. |
No, non ci credo! |