Sublime in condizionale iniziale.
L'angoscia e quasi palpabile, il ricordo lo sento persistente, sembra che batta sul ferro ancora rovente.
AMO la progressione decadente che la storia assume, e la figura finale degli occhi che non reggono la vicinanza è a dir poco splendida, quasi assaporabile: un gusto amaro.
E per finire un piccolo giudizio oggettivo: la suddivisione dei periodi è veramente molto azzeccata, e quell'ultimo crollano da veramente il colpo finale alla lettura.
Tanti saluti! Smirme. (Recensione modificata il 26/12/2010 - 06:02 pm) |