Recensioni per
Feast of five Senses
di AintAfraidToDie

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/12/17, ore 15:08

SECONDA CLASSIFICATA (4 storie e... un arbitro): Feast of five senses

Location (titolo e introduzione): 8/10
Il titolo è in inglese, ma va bene: il nome del gruppo è in inglese. L’introduzione è brevissima, eppure invoglia ad aprire la storia.

Menù (trama e personaggi): 6,5/10
L’incipit è bellissimo. L’incipit fa sognare. La narrazione e lo stile mi piacciono, anche se lo sviluppo della storia è molto lento. Ci sono molte riflessioni, molte domande. Carina la metafora del gatto divorato dal topo. Bello anche il dialogo “interiore” che il protagonista fa con il lettore. Forse, però, la storia è troppo concentrata su questi interrogativi, riducendo la trama a lui che si taglia, che perde i sensi nel bagno, che si risveglia nell’acqua bollente. E qui ho una piccolissima domanda: perché è ancora bollente, dopo ore? So che sembra “l’ago nel pagliaio”, ma l’acqua bollente è uno dei pochissimi dettagli della storia. Per questo mi ci soffermo. Anche se fosse l’acqua della doccia, io non conosco nessun boiler al mondo grande abbastanza da tenere acqua bollente per ore.

Servizio (grammatica e impaginazione): 6,5/10
L’impaginazione andrebbe giustificata. Ci sono alcune lacune, che però mi sento di segnalare: i mesi in maiuscolo e le virgolette (<<).

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni (rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 6,5/10
Il testo mi è piaciuto, anche se, per me, la storia perde intensità (per poi riprenderla, a tratti). Forse è l’inizio travolgente, dolce, come una mano che ti accompagna dentro il racconto, ma in seguito ho perso questo interesse. Diciamo che il resto è poco chiaro, poco coinvolgente. Ci sono frasi di forte impatto emotivo (che hanno rialzato il voto), ma poi si perdono. Ecco, forse l’avrei gradita più breve, più concentrata sugli eventi.

Recensore Master
09/12/17, ore 15:06

Seconda classificata all'iniziativa "4 storie e... (un arbitro)".

Location (titolo e introduzione): 7/10
Ammetto che avrei preferito un bel titolo in italiano – anche se ho apprezzato ugualmente la tua scelta. Credo che “la festa dei sensi” si riferisca molto alla depressione, al fatto che quando il protagonista arriva al capolinea non sente più niente. È come se avessi giocato con questa sensazione, oppure sono l’unica a vederla in questo modo. Proprio non lo so, ma la tua scelta mi piace.
L’introduzione non è male: hai estrapolato una bella frase dal testo (che poi sarebbe la strofa in inglese che apre la shot, dico bene?), ma a mio dire manca qualcosa.

Menù (trama e personaggi): 7,5/10
Hai puntato il tutto per tutto sull’introspezione. Sappiamo perfettamente cosa prova il nostro protagonista, conosciamo il suo essere in costante bilico tra la vita e la depressione e le parti essenziali del suo background fino a quella fatidica domanda posta a Die. (Mai nome fu più azzeccato, oserei dire xD).
Ci hai mostrato una piccola fetta di tormento interiore, di grigio e decadenza. Forse anche di una lieve lotta. Sei stata brava in questo, quindi ricevi i miei complimenti.

Servizio (grammatica e impaginazione): 7/10
Qui sarò odiosa. L’impaginazione non mi ha entusiasmato molto, ma la trovo comunque ordinata e il font leggibile. Però potresti curarla di più.
Quanto alla grammatica, non ho tanto da rimproverarti. Ho notato una frase che non suona tanto bene:
“Odiavo il riflesso del mio specchio quando mi sorrideva di rimando”
Non so, come frase non mi convince. Credo sarebbe meglio costruirla in modo diverso, tipo “Odiavo il mio riflesso allo specchio che mi sorrideva di rimando [o ‘quando mi sorrideva di rimando’]” .
Quanto al resto, oltre a un paio di di eufoniche che non ho condiviso, non mi sembra di aver trovato errori di sorta.

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni (rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 7,5/10
L’introspettivo non è così semplice da affrontare come possa sembrare, ma tu non ti sei lasciata intimorire e hai fatto bene. Ho notato che hai utilizzato anche la prima persona (che io tanto odio, lol) e che anche qui te la sei cavata. Non mi dispiace come storia: hai utilizzato un tema non facile e neanche tanto felice, su cui onestamente non mi piace leggere; lo hai fatto senza enfatizzare troppo, senza dare giudizi e senza sbilanciarti. Hai solo descritto il tormento interiore di Kyo, alcune sfumature della sua vita che nel momento della decadenza gli sembravano fondamentali. (Forse, al limite, ti consiglierei di aggiungere negli avvertimenti “Tematiche delicate”).
La coppia slash è quasi sullo sfondo, ma c’è. Quindi l’avvertimento va più che bene.
In sintesi: una storia che ho letto e che, in alcuni punti, mi ha fatto respirare il tuo stile e le tue emozioni a 360°… ma che non ho gradito particolarmente per alcune scelte specifiche. Non tanto per quello che hai scritto, ma per come lo hai scritto. Ma questo è solo un mio gusto personale.
Per il resto: bel lavoro!

Recensore Master
05/12/17, ore 17:02

Ciao! Ti lascio il taccuino per la storia ^^

Location: 8,5/10
Il titolo mi è particolarmente piaciuto, era davvero interessante e stuzzicava la curiosità anche se alla fine non ho ben capito quale fosse il collegamento con il testo, ma forse è solo un problema mio. Anche la descrizione mi ha incuriosita, seppur davvero accennata, forse avrei detto qualcosina in più lì, ma in generale va bene.

Menù: 8,5/10
Non ho notato una trama particolarmente sviluppata se non verso la fine, poiché per gran parte della OS si ha un lungo monologo interiore e diverse riflessioni, con anche dei ricordi passati qua e là. Non che sia una cosa negativa, ma non riesco a trovare un vero e proprio sviluppo se non nella scena finale. Si sa davvero molto sul protagonista, forse un po' meno sull'altro personaggio, ma dato che sembrava concentrata in particolar modo sul protagonista va bene anche così.

Servizio: 9,5/10
Stile davvero piacevole, grammatica corretta e senza errori, suddivisione in paragrafi azzeccatissima, e ho apprezzato il sottolineare certe parole o concetti con il corsivo. Forse l'unica cosa che mi è piaciuta di meno è stata la scelta del font, che a primo impatto mi sembra un po' spoglio, ciò però è compensato dal titolo e dalle frasi in inglese all'inizio e alla fine della storia, che un po' spezzano quella "monotonia" che può dare un font semplice, che personalmente non amo granché. Viene raccontato tutto in seconda e prima persona, essendo un testo introspettivo penso sia una scelta azzeccata e che approvo pienamente.

Conto: 9/10
Mi è piaciuta particolarmente questa storia, piacevole da leggere, scritta in modo che ti tiene attaccata al testo, nonostante ci sia poca azione e siano gran parte solo pensieri. Personalmente adoro le riflessioni dei personaggi, le descrizioni delle emozioni, dei ricordi, sono cose che ho sempre molto piacere a leggere, e mi è piaciuto anche il finale, che ha dato una piacevole conclusione alla storia. Avrei forse sviluppato un po' di più la trama, ma anche così è molto bella come OS. Reating e informazioni della storia sono coerenti con ciò che viene raccontato, anche se non ho notato il sentimentale nella storia, se non un gesto fluff verso la parte finale della storia, ma per il resto va bene così.

Recensore Master
04/12/17, ore 18:49

Ciao!
Eccoti la mia recensione per Quattro Storie e... (un arbitro).

Location (titolo e intro) : 6/10
Il titolo è accattivante, anche se personalmente non amo i titoli in inglese; si fa riferimento ai cinque sensi, ma io ne ho scovati solo tre su cinque. 
In più, non riesco a vedere un collegamento tra un banchetto di tutti e cinque i sensi e la necessità del protagonista di dimostrare a se stesso la propria esistenza, di trovare qualcosa che resti, anche dopo la propria morte. Feast è sia banchetto, pranzo, che gioia, piacere, festa. To feast è banchettare, pranzare lautamente. Ho come l’impressione di essermi persa qualcosa per strada.
 
Menù (trama e personaggi): 7/10
Il personaggio è uno solo. Il Daisuke, che compare nell’intro, appare solo alla fine, un silenzioso contraltare che ascolta, spalla a spalla, la confessione a cuore aperto del protagonista. Che cresce, in maniera dolorosa, autolesionandosi fino a non poterne più, fino a passare il punto di non ritorno e scegliere, comunque, di vivere.
 
Servizio (grafica e impaginazione): 6/10
Forse si potrebbe fare qualcosina in più. Il giustificato è funzionale al flusso di coscienza ed è azzeccatissimo per portarci dentro alla spirale in cui è caduto Tooru; tuttavia, il lettore si ritrova davanti a dei blocchi massicci, densi di parole e concetti. Io aumenterei l’interlinea, così da dare un po’ di respiro al testo. L’unico appunto: nella frase “neppure mi ero e sarei messo” va ripetuta la particella pronominale “mi”. E le virgolette alla caporale sono queste « (ALT+174) e » (ALT+175).
 
Conto (gradimento personale e attinenza alle note): 5/10
Ho apprezzato l’idea di base e lo svolgimento. 
Non mi sono piaciute, tuttavia, le svisate stilistiche che hanno reso ondivago il registro lessicale.
È un flusso di coscienza, un racconto a cuore aperto, in cui un registro colloquiale va benissimo, anzi: arrotonda ancora di più la storia, rendendola reale.
Invece, termini come taliattuamentopiastrellamento, sono termini correttissimi, per carità; tuttavia, queste parole appartengono ad un registro più alto, che fa a pugni con le scelte stilistiche riportate in buona parte del testo, primo fra tutti quel cascare, in vece di un più corretto cadere, o mettersi al posto di indossare, che rendono perfettamente l’idea, per carità, ma che stridono come le unghie sulla lavagna.


 

Recensore Master
03/12/17, ore 17:22

Ciao! Eccomi qui con il mio taccuino per 4 storie e... (un arbitro) ^^ (grazie ancora per il tuo XD)

Location (titolo e introduzione): 10/10
Mi ritrovo a non avere nulla da criticare in questo campo ^^ il titolo è accattivante e attira l'attenzione; leggendo poi la storia, ho trovato che le stesse proprio bene: non troppo scontato, ma neanche del tutto estraneo ai contenuti, che in effetti sono tutto un misto di sensazioni – tattili, uditive, visive – che richiamano una sorta di “banchetto” del quale il protagonista si nutre. È questo il giusto equilibrio per un titolo, secondo me ^^ e per quanto riguarda l'introduzione, è breve e ad effetto, e accenna ai due temi principali della storia: le domande esistenziali del protagonista e la sua ricerca di conforto nell'altro ragazzo. È un ottimo esempio di come riassumere una one-shot in pochissime parole. Brava. ^^

Menù (trama e personaggi): 8.5/10
Non conoscendo il gruppo musicale, mi è impossibile dire se i personaggi sono fedeli alla realtà, ma cercherò di trattarli come degli OC ^^' il protagonista l'ho trovato ben tratteggiato in ogni momento, la sua depressione strisciante e il suo rancore nei confronti del mondo sono descritti molto bene e anche realistici; bello anche il dettaglio del cambio di nome, che non hai inventato tu ma su cui hai giocato bene le tue carte. Emergono anche dei tratti del secondo ragazzo, Daisuke, se non altro per paragone con Kyo – viene accennato che sono simili, che forse è per questo che Daisuke capisce l'altro, e si capisce comunque che Daisuke riesce a superare meglio le proprie difficoltà. Devo dire che però non avrei disdegnato una sua maggiore presenza nella storia: avrebbe potuto essere approfondito di più anche se solo attraverso gli occhi di Kyo, e così tutto sarebbe risultato più completo. Mi rendo conto che magari non era il tuo obiettivo e che essendo una fanfiction tu abbia magari dato alcune cose per scontate, ma penso che ampliare il confronto avrebbe arricchito non poco la one-shot. Riguardo alla trama, beh, ce n'è poca, ma ho davvero apprezzato la descrizione del mancamento di Kyo, e prima di quella anche il lento crescere del suo disagio nei confronti del mondo, della rabbia per la lontananza dei genitori, e tutto il resto. E la parte finale, poi, è stata una bellissima nota di dolce speranza.

Servizio (grammatica e impaginazione): 7.5/10
Ho qualche piccola osservazione da fare; nulla di grave, perché nel complesso la storia ha una grammatica corretta, ma a livello grafico ti consiglio di non usare il trattino corto (“-”) nel mezzo della storia (dovrebbe essere usato solo per parole composte, tipo super-bello); se ne fai due di fila su Word ti esce il trattino lungo, –, che è più appropriato come segno d'interpunzione. Comunque perlomeno sei stata coerente in tutto il testo e questo rende “l'errore” assai meno sgradevole, è una cosa che io considero importante ^^ invece le virgolette fatte così “<<” sono proprio bruttine da vedere, ti consiglio di trovare altre soluzioni. “Novembre” non va con la maiuscola se non subito dopo il punto, mentre invece le maiuscole avrebbero dovuto esserci all'inizio delle due frasi “Chissà se gli piacerà” e “Se gli fa schifo se lo terrà comunque”, perché anche essendo solo pensieri che Kyo ipotizza sono comunque “dialoghi” ^^ è un peccato che tante di queste imprecisioni siano all'inizio della storia, dove magari potrebbero spaventare il lettore, perché devo dire che poi si sono ampiamente diradate. E comunque, davvero, le ho segnalate perché amo la precisione, ma in realtà si vede assai di peggio in giro. ^^'

Conto (gradimento personale e quanto la storia è attinente con le informazioni (rating, coppie, generi, note e avvertimenti, AU, ecc): 8.5/10
Allora, partiamo dai punti forti: rating e generi perfetti ^^ magari io avrei abbondato mettendo l'arancione, perché mentre la leggevo la storia si è rivelata di un certo impatto emotivo, ma oggettivamente il rating è corretto. Diciamo che nel complesso la one-shot mi è piaciuta, ma allo stesso tempo una piccola parte di me avrebbe preferito non leggerla, e non ti offendere, ti spiego subito il perché: purtroppo mi sono rispecchiata un po' tanto nelle riflessioni del protagonista, e questa angoscia esistenziale mi tocca in prima persona ^^' ho finito la lettura un po' turbata, ma non è colpa tua, anzi, oserei dire che è un merito... solo, scusa se ho dovuto abbassare un poco il gradimento personale ^^' ultima cosa, lo slash era molto flebile, forse assai più percepibile per qualcuno che shippa i due nel fandom che per qualcuno che legge la storia come originale. So bene che non toglierai la coppia per questo mio commento, anche perché a un certo punto è usato espressamente il verbo “amare”, ma volevo solo spiegare ancora più nel dettaglio il perché del mio punteggio. Nel complesso, però, complimenti. ^^

Recensore Junior
23/05/12, ore 16:08

Ti dirò... Mentre leggevo pensavo "Per come ha descritto certe cose, quasi sicuramente sono successe a lei". E poi ho letto le note. Anche perché, alla fine, sono cose che sono successe similmente anche a me, e pure io le riverso quasi sempre in quello che scrivo. Diciamo pure che "me lo sentivo", che era roba che ti riguardava.
Comunque, mi è piaciuta davvero tanto. Hai descritto il dramma di un uomo, magari anche dell'uomo, di un adolescente. Senza nulla di "pomposo", ecco. Morire in doccia. La fine che avrebbe fatto sarebbe stata infima, come ormai lo era ogni cosa. Tutto normale, appunto. Tutto in silenzio.
La risposta di Dai mi ha lasciata un po' così. Sarà che è perché l'unica risposta che non vorrei mai sentirmi dire in caso facessi una domanda tanto pesante (la più pesante) come quella di Kyo.
In compenso mi è piaciuta davvero tanto. Perfetta, ecco. Anche perché mi hai fatto venire in mente tante immagini. Mi sono proiettata in luoghi dove sono già stata, dove ho vissuto faccende simili. Anche se, in fondo, hai parlato di un normale cesso ed un normale balcone di un normale hotel.