Più che un commento è una domanda, la mia: ma è una missing moment o una AU?

Ricordo la scena dove i due si incontrano nel bosco, c'erano stati altri incontri, tra cui uno in una chiesa diroccata, e poi ricordo che sì, si era parlato di ritornare nel bosco, ma se non ricordo male il libro poi il progetto di ritornare non si era attuato perché a Julia erano arrivate in anticipo le mestruazioni e successivamente a Winston era venuto in mente di prendere in affitto la stanza del Signor Charrington; a meno che, mi è venuto in mente adesso, ricordo che ne aveva parlato con Julia, ma l'autore non ha detto *dove* ne ha parlato, quindi chissà che effettivamente non siano ritornati lì, magari, al bosco.

A presto.

Guido.

Ciao, volevo dirti che io sono molto legata a 1984, ed è raro trovare qualcuno che lo apprezzi in modo serio, oltre alla semplice storia, ma questa fanfiction mi e piaciuta molto, perché è naturale, rispecchia i personaggi così come sono, e leggerla mi ha fatto molto piacere, davvero bella :)

Adoro 1984 e ho adorato questa fanfiction: nella sua delicatezza è racchiusa tutta la critica del libro di Orwell alla cancellazione del passato e della memoria. Julia e Wilson sono proprio loro, specie Julia, quando sonnecchia e vuole continuare a riposarsi! E' una parentesi così leggera (un petalo!) che non so cosa altro aggiungere... bel lavoro!

Ho sempre trovato 1984 un po'... Inquietante, se così si può dire, seppur molto bello. Mi è piaciuto invece leggera la tua flashfic, poiché narra di un momento di relativa tranquillità tra Winston e Julia.
Molto bello anche il riferimento alla primavera e ai ciliegi. Il Partito cerca di creare una società che sprofonda nell'odio, ma non potrà mai cambiare lo scorrere delle stagioni e la fioritura degli alberi.
Penso che la tua sia davvero una bella fanfiction! Complimenti!
Ele

So che forse è un pò tardi per inserire una recensione (l'hai scritta a gennaio di quest'anno!!!) ma ne sono rimasta così colpita che non ho potuto fare a meno di esprimerti il mio giudizio.
Ho letto questo libro molto tempo fa, ma resta tutt'ora uno dei miei libri preferiti. Perché mostra un futuro che forse ci attende, o perlomeno al quale ci stiamo lentamente avvicinando. E perché, nonostante tutto, reclama il diritto degli uomini a manifestare i propri sentimenti, a non dover nascondere le proprie emozioni, ci mostra che la natura umana può essere labile, fragile, ma mai del tutto domata. E, cosa ancora più importante, ci fa credere nell'amore come unico sentimento indomabile e sradicabile; cosa che può sembrare ormai scontata e stereotipata fino ai limiti del possibile, ma nonostante tutto una convinzione della quale abbiamo bisogno.
Io credo che questo tuo racconto abbia saputo riassumere tutto ciò in poche righe sublimi, in perfetto stile orwelliano. Il Partito riesce a coprire con una benda gli occhi della gente, e con essa stringere i loro cuori, impedendogli di battere. Ma solo perché le persone non possono vedere che l'amore esiste, che il Partito mente e che oggi è primavera, non vuol dire che non sia così.
I ciliegi continueranno a fiorire, stagione dopo stagione, qualsiasi cosa accada. Incuranti degli umani affari. Perpetui.
E continueranno a far palpitare i cuori degli uomini, meravigliandoli, estasiandoli.
(Sì lo so forse mi sono dilungata un pò troppo, ma ci tenevo a dirti queste cose :-))

Molto bella e intensa. Riesce a catalizzare il senso di 1984 in poche parole. Molto brava!!