Tu... Tu vuoi la morte, vero .____.?!
Sebastian; Oscar Wilde; scambi verbali di alto livello riguardanti demoni, morte, vita umana ed Inferno e Purgaturio; ironia diabolicamente dolce; squisitezza di immagini e suoni che vibrano nella lettura ed inevitabilmente ti rapiscono poichè tu (io, sì, of course) pure sei interessata a questi temi e vederteli asociati così...
Sei un demonio, ammettilo ._.!
Mi ero promessa di fare una recensione con inizio non troppo demenziale, ma a rileggere una seconda volta la one-shot, non ho saputo trattenermi. E dato che non so cosa tu abbia compreso da queste prime righe, la sintesi di queste recensione sarà: tu fai la mia felicità, la fai troppe volte ed istighi la mia mente con troppa facilità!
Ah-ehm, è indubbio che mi sia piaciuta (enormemente tanto, ma non lo si vuol dire troppo esplicitamente).
Anzitutto, è un piacere leggere qualcosa di così squisitamente intriso dell'essere umani e della doppia faccia che implica questa vita. Oh, mi spiego: Wilde, così come tu l'hai descritto -e così come io l'ho sempre immaginato- pare l'emblema dell'essere umano in tutte le sue sfumature. E' divertente l'ossimoro apparente della sua figura -vedasi i gesti educati e gentili e la crudele ironia che vela costantemente le sue parole ed il maligno che talvolta si intravede nei suoi occhi-, trovo si accosti bene a ciò che di più misterioso nasconde l'anima di noi umani. Vedi, io sono dell'opinione che in ognuno di noi si nasconda parte di demone e di angelo (detta molto così alla buona, non ho intenzione di far trattati di psicologia), in quanto, come anche la storia insegna, l'uomo sa essere sia cattivo che buono. Molto spesso, però, questa apparente "cattiveria" -mi limitere alle forme più blande, in questo senso; non voglio riferirmi agli istinti omicidi poichè questo trovo sia ben altro argomento- non viene accettata, nascosta, evitata. Wilde, invece, la innalza, la accetta, la deride, la ama. Forse è proprio questo che colpisce Sebastian -o forse no, ma tu sai che io ragiono e ragiono leggendo e non sono capace di attenermi semplicemente a quanto trovo scritto-, che accende in lui la scintilla dell'amore perverso verso Wilde e lo istiga a giocare con lui.
La parte del bacio è...è....da svenimento, oh my god.
E' semplicemente sensazionale e, cavoli non trovo le parole, mi ha lasciata sognante per un bel po', lo ammetto.
Ma la parte più sensazionale e divertente è il finale: è quasi come tu avessi voluto dire che l'opera è stata ispirata dall'incontro con Sebastian, vero? Almeno, io h colto questa sfumatura nel leggere, e se mi sbaglio me ne scuso di aver frainteso i tuoi intenti. Ma ritornando al finale: racchiude un po' una sorta di aperta sfida, dopo quel bacio non lasciato, dopo quell'incontro fugace e strabiliante. E questo -dati i miei continui ragionamenti-, ciò che affonda nel mio già scalpitante cuoricino che ormai si vede Sebastianucci e Oscar Wilde a gogo.
Beh, oh mia cara (oh my darling, oh my darling....! -canticchiata un po'), il tuo ingegno come sempre stupisce ed altro non posso che complimentarmi (ormai non so più come diavolo farti i complimenti ._.) e sperare di leggere altri tuoi deliziosi parti letterari quanto questo <3! |