Singhiozzante, intensa, angosciante, nauseante, bruciante, tossica, inaspettata, soffocante, esplosiva.
Un solo aggettivo non bastava.
E' subito andata dritta tra le Preferite e continuo a rileggerla, trovandomi a corto di parole più del solito. Mi piace da morire come l'hai strutturata, così, singhiozzante e intensa tanto da far salire l'angoscia, la nausea e brucia, brucia come il fuoco, fa male. Non me l'aspettavo: è la seconda volta che mi stupisci, che abbandoni la leggerezza e la delicatezza associata ormai alle tue poesie, per qualcosa del genere. Così dolorosa da sembrare tossica, così diversa dalle altre da essere incredibilmente inaspettata. Te l'ho già detto, è intensa, quasi troppo, quasi soffoca. Ed esplode, alla fine, esplode tutto ciò che mi ha fatto trattenere il respiro e mordere le labbra e venire la nausea.
Ma io sarò ancora lì
Prima dell'orizzonte.
L'aspettavo. Le ultime frasi che stupiscono, che lasciano solo pensieri e idee senza senso - o forse non si riesce a coglierlo -, che lasciano un nodo alla gola ma fanno tornare a respirare, un sospiro liberatorio, un sospiro, e assaporare le sensazioni vaghe che trasmette.
Fa male. Brucia, nausea, soffoca... fa male. Ed è incredibilmente, veramente bella.