Non è la prima in cui ti scovo a fare l'epico; ma così sia: lo fai davvero bene! E c'hai sempre una bellissima maniera di ribaltare tutte quelle normali aspettative che in un lettore potrebbero nascere, trovandosi egli improvvisamente davanti ad un linguaggio per l'appunto così epico, che non tralascia termini ormai desueti, che sanno di antico, pure di vecchio, e suggeriscono l'impressione di un che di vago e rarefatto, e che non dimentica di portarsi dietro quella sintassi tipica dell'epica che sa di maestoso e di grandi cose. Che tu ne faccia la parodia, o che semplicemente lo ribalti, non c'è limite alla tenerezza e al senso di calore che mi hai trasmesso con questa poesia. Una tenerezza che nasce proprio dal fatto che il tono epico procede e supporta egli stesso il concetto che lo sminuisce, che lo ribalta, che porta il tutto al dolce sapore della realtà affettiva.
E ciao! (Recensione modificata il 18/02/2011 - 06:49 pm) |