Ritmata, quasi cupa, come se a parlare fosse uno spettro che guarda gli altri, saggio. Mi colpisce molto. E' battente, come pioggia battente, e l'acqua scava. Complimenti

Diamine, non so cosa dire... Tranne che le ultime righe valgono l'intera poesia.

devo ammettere che ho letto per caso, perchè di questa poesia mi ha attirato il titolo ("cor meum vulneravit" mi ricorda uno dei miei libri preferiti)...
uno scritto della serie "breve ma intenso". Nella malinconia mi ha dato l'impressione di essere pervaso da una rassegnazione "intelligente" (ma forse non è neppure il termine giusto). davvero bello.