Oh...
Questa storia è di una bellezza esasperante.
Mi auguro che non sia auto-biografica, perché in tal caso mi sentirei un po' a disagio nel recensire qualcosa dove hai messo evidentemente l'anima...
E' difficile trovare un punto di partenza: le storie come questa non ne hanno mai.
Prescinderò dal fatto che è scritta benissimo e che adoro il tuo stile, non c'è bisogno che sia io a dirtela.
Ho perso anche io un nonno che per me era tutto, so come ci si sente ed è straziante.
Questo ripercorrimento del viaggio fatto assieme a Parigi è tenerissimo... Il nonno che spinge Adele a parlare in francese, proprio come aveva fatto mio padre tanti anni fa...
Chi non vorrebbe un nonno così?
Si capisce perfettamente tutta la sofferenza di Adele, ormai ventenne, nel ripercorrere quelle tappe così importanti per lei.
Un tocco di colore locale, quando tutti chiamano Ugo con appellativi che in realtà non gli appartengono. Capita anche nel mio paese, dove chiamano i ricchi "commendatore".
Mi è piaciuta tantissimo davvero...
Avrei voluto lasciarti una recensione più lunga, ma davvero non saprei cosa dire e mi sento ancora tutta scombussolata...
Complimenti vivissimi.
Alla prossima,
Zuzallove <3

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Bellissimo, davvero. Soprattutto quando dici che la protagonista si sente sul tetto del mondo. E' la stessa precisa sensazione, descritta con le stesse identiche parola che io provo quando sono a Parigi. Per questo non posso non adorare questo capitolo, con questa descrizione veloce ma precisa di Parigi. E, ti ripeto, mi sembra di vedere davanti agli occhi i vari monumenti stagliarsi contro il cielo che solo Parigi possiede.
Bellissimo.

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Molto bello questo capitolo, a mio parere.
Ho trovato la protagonista molto realistica nell'atto di osservare tutto quello che la circonda, ma anche nel momento in cui ha dovuto ordinare i due caffé e la cioccolata. Mi sembrava di vedermela davanti, imbarazzata, pronunciare quelle quattro difficili parole.
E poi mi è piaciuta la cura con cui hai descritto i presenti e i paragoni che hai fatto.
Bello, davvero.

Inizio assai intrigante, devo dire!! Molto bella la descrizione (se così posso dire) dei ricordi che il protagonista ha dei viaggi fatti da bambino (o bambina?) con il vecchio. E' interessante pensare come siano vividi i ricordi appena terminato un viaggio e come piano piano inizino ad offuscarsi col passare del tempo.
Sicuramente continuerò a leggere.
Al prossimo capitolo!

Ps: anche io amo Parigi come poche cose al mondo e come nessuna città al mondo.