Oh.
Aspetta, metto in ordine le idee e torno. Dammi un minuto.
Ah, giusto: wow, meravigliosa su tutti i fronti. Scusa il ritardo, è che sono rimasta un po' stordita.
Qui è la deformazione da classico che parla, poco ma sicuro, però lasciati dire che con tutto quell'intreccio di riferimenti mitologici hai fatto maledettamente centro. Il fatto che tu l'abbia chiamato Menelao e non Caius confonde un pochino, all'inizio, ma la riflessione sul nome scelto dalla Meyer ci sta tutta e il conseguente cambiamento pure. Sui nomi dei Volturi mi sono scervellata in tutti i modi possibili ma è proprio inutile, collocarli storicamente è un'immane faticaccia e, diciamocelo, un'impresa un pochettino impossibile. Non del tutto, solo un po'. XD L'unico problema è il mio povero cervello, che durante la lettura non riusciva proprio a collegare il nome "Menelao" all'aspetto fisico di Caius. Me lo vedevo completamente diverso, troppo mediterraneo, ed ero conscia di sbagliare. Ogni due secondi dovevo prendermi una pausa e rammentare a me stessa: "Eh, no! Questo è Caius! Caius, ricordi? Prontooooo?! Ma che Twilighter sei se non riesci neppure a immaginarlo giusto?". Ma non è un errore tuo, sono io. Menelao = greco = non somiglia a Caius. Il mio encefalo funziona così.
E la parte splatter, oddio, brividi. E sì che di recente ne ho lette di cose sanguinose e spietate all'ennesima potenza, anche molto peggio di così. Sarà stato l'atto innaturale di uccidere la propria madre a farmi reagire così, ma hai colto fin troppo nel segno. Stavo lì a fissare lo schermo come una scema e a immaginarmi quel... coso... tipo Davy Jones in "Pirati dei Caraibi", sai? E mi ha fatto molta più impressione del previsto, perciò complimenti, perché se qualche mesetto fa schifarmi sarebbe stato un giochetto da bambini, negli ultimi tempi il mio gusto dell'orrido è cresciuto a dismisura e posso leggere o vedere quasi qualsiasi cosa (okay, non proprio, mi sto sopravvalutando, ma hai capito, no?) sollevando appena un sopracciglio per la sorpresa.
La prossima volta (perché ce ne sarà una, garantito) leggerò con la canzone corrispondente in sottofondo. Purtroppo, non essendo esattamente una fan della musica italiana in generale, conosco De Andrè molto meno di quanto dovrei, e anche se le citazioni facevano il loro bell'effetto, non me le sono godute appieno. Anche qui lacuna mia, non errore tuo, perché anche da profana posso capire che erano quelle giuste nei punti giusti. |