Recensioni per
La ballata dell'amore cieco
di Ulissae

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/02/11, ore 12:42

Che bello, finalmente la Grande Opera inizia!
Caius versione mercante non l’avrei mai immaginato; resta il fatto che l’incontro con questa belle dame sans merci che gli fa perdere completamente la testa spiega bene la sua futura misoginia! Mi chiedo se l’aver scelto poi una donna che non parla derivi dal fatto che, dato che tace, non potrà mai fargli assurde richieste facendo leva sul suo amore. XD
La scena cruenta ci sta tutta (a me poi impressiona pochissimo, non sono una spettatrice delicata): stiamo parlando di vampiri, qui, anche se la Meyer riesce spesso a farcelo dimenticare. E questa Medea (che nome simpatico e rassicurante!XD) sembra proprio una dea dell’Olimpo, capricciosa e vanesia, che pretende sacrifici perché sì e assoluta devozione.
Interessante la tua linea del tempo! Tutta diversa dalla mia, ovvio, gemelli a parte! XD
E de Andrè è uno dei miei cantautori preferiti, quindi non posso che complimentarmi per la scelta della canzone.

P.S. eh, i nomi, che dramma… Caius, poi! Io i tre li voglio etruschi, come ha detto la malefica autrice. Il problema è che Caius non è un nome etrusco, proprio per niente. Stupida Meyer.

Recensore Veterano
15/02/11, ore 10:17

Cosa dire ?
Sono in visibilio ! Si capisce che provi un certo interesse per la letteratura dell'antica Grecia e per i miti ad essa connessi. Apparte lo stile, la padronanza del linguaggio a mio parere fantastici è il contenuto ad avermi colpito di più. Non posso darti torto, la Meyer ha preso sicuramente i primi nomi che le capitavano per i Volturi. Caius soprattutto, insieme a Marcus sono nomi chiaramente latini ed oltretutto -  come avevi sottolineato prima di iniziare la storia - sono derivati da altri nomi più arcaici (  Gaius e Marticus ). Quindi, la figura di Caius associata a Menelao mi ha molto colpito. Sicuramente sono molto simili,  forti ma deboli allo stesso tempo. Per quanto riguarda Medea, è sicuramente uno dei personaggi che odio di più tra i pochi che si studiano a scuola. Voglio dire, arriva ad uccidere perfino i suoi figli, per non parlare dell'inganno mostruso alla quasi nuova moglie di Giasone. Hai reso in modo eccellente la crudeltà ed in qualche modo la follia della vampira. Quando chiede a Menelao di strappare il cuore di sua madre, per poterlo dare ai suoi cani per esempio è terribile. E' un gesto innaturale e spaventoso eppure lui, con la mente offuscata dall'amore per la sua dea, lo compie. Altra parte di molto effetto è il finale : Medea che beve il sangue dalla coscia della sua schiava è un qualcosa di sensuale ma anche cruento. Nel complesso ogni cosa, particolari compresi, mi ha molto colpito. Ripeto, l'idea e lo stile sono incredibili. .
Ah, ultima cosa : complimenti per la scelta dei versi di De Andrè . Non conosco benissimo questo grande cantautore ma credo proprio che dopo questi splendidi passi della ballata vedrò di rifarmi. Aspetto con ansia la seconda parte !

Recensore Junior
14/02/11, ore 19:26

Oh.
Aspetta, metto in ordine le idee e torno. Dammi un minuto.
Ah, giusto: wow, meravigliosa su tutti i fronti. Scusa il ritardo, è che sono rimasta un po' stordita.
Qui è la deformazione da classico che parla, poco ma sicuro, però lasciati dire che con tutto quell'intreccio di riferimenti mitologici hai fatto maledettamente centro. Il fatto che tu l'abbia chiamato Menelao e non Caius confonde un pochino, all'inizio, ma la riflessione sul nome scelto dalla Meyer ci sta tutta e il conseguente cambiamento pure. Sui nomi dei Volturi mi sono scervellata in tutti i modi possibili ma è proprio inutile, collocarli storicamente è un'immane faticaccia e, diciamocelo, un'impresa un pochettino impossibile. Non del tutto, solo un po'. XD L'unico problema è il mio povero cervello, che durante la lettura non riusciva proprio a collegare il nome "Menelao" all'aspetto fisico di Caius. Me lo vedevo completamente diverso, troppo mediterraneo, ed ero conscia di sbagliare. Ogni due secondi dovevo prendermi una pausa e rammentare a me stessa: "Eh, no! Questo è Caius! Caius, ricordi? Prontooooo?! Ma che Twilighter sei se non riesci neppure a immaginarlo giusto?". Ma non è un errore tuo, sono io. Menelao = greco = non somiglia a Caius. Il mio encefalo funziona così.
E la parte splatter, oddio, brividi. E sì che di recente ne ho lette di cose sanguinose e spietate all'ennesima potenza, anche molto peggio di così. Sarà stato l'atto innaturale di uccidere la propria madre a farmi reagire così, ma hai colto fin troppo nel segno. Stavo lì a fissare lo schermo come una scema e a immaginarmi quel... coso... tipo Davy Jones in "Pirati dei Caraibi", sai? E mi ha fatto molta più impressione del previsto, perciò complimenti, perché se qualche mesetto fa schifarmi sarebbe stato un giochetto da bambini, negli ultimi tempi il mio gusto dell'orrido è cresciuto a dismisura e posso leggere o vedere quasi qualsiasi cosa (okay, non proprio, mi sto sopravvalutando, ma hai capito, no?) sollevando appena un sopracciglio per la sorpresa.
La prossima volta (perché ce ne sarà una, garantito) leggerò con la canzone corrispondente in sottofondo. Purtroppo, non essendo esattamente una fan della musica italiana in generale, conosco De Andrè molto meno di quanto dovrei, e anche se le citazioni facevano il loro bell'effetto, non me le sono godute appieno. Anche qui lacuna mia, non errore tuo, perché anche da profana posso capire che erano quelle giuste nei punti giusti.

Recensore Junior
14/02/11, ore 18:30

Santissimo Cielo.................... è una storia scioccante!!!!
E' naturalmente scritta benissimo e ogni punto è ben descritto e ogni particolare trattato in modo estremamente scrupoloso... ma lasciamo perdere lo stile e il tuo modo di scrivere (già sai quanto ti ammiro su questo e forse sta addirittura diventando superfluo ripeterlo) e passiamo al contenuto.
Dire che sei stata macabra e crudele, è essere davvero generosi! Ho già avuto modo di apprezzare questo lato di te nel tuo originale "Bring your lamplight to my door" e già nel commentare quel lavoro ti ho scritto quanto tu eri riuscita a spiazzarmi e quanto io fossi rimasta piacevolmente sorpresa e ammirata dal modo in cui riuscivi a descrivere certe scene.
Ma qui, cara Laura..... saranno stati quegli pezzoni della canzone di De Andrè (che già la prima volta che la sentii ci rimasi di un male!!!!!) a dare al racconto quel qualcosa in più, ma giuro che l'ho trovato spettacolare! Sei riuscita a sfruttare le paole del cantautore in un modo a dir poco perfetto!!
L'unico punto a sfavore (O.o sfavore?) è che sei stata talmente brava a creare questa storia, che io ho perso completamete il punto di contatto tra Menelao e Caius.... purtroppo non sono proprio riuscita a vedere il vampiro meyeriano in questa fic XD...... prendilo come un'altro complimento, quindi: hai creato un personaggio nuovo che ho molto adorato... lui e quella Medea, perfida nel cuore e nell'anima!

Recensore Veterano
14/02/11, ore 15:34

Che bello, si inizia con Caius!
Attendevo con ansia l'inizio dell'enciclopedia, ed eccoci qui a commentare il primo assaggio (non sai che curiosità mi ha messo la linea temporale, tra l'altro...)
E' strano pensarlo come marinaio, perché nella mia testa è un soldato, uno di quello che dormono con accanto la spada, però mi sono fiondata nella tua storia per vedere dove mi avresti condotto.
Intanto, si vede da ogni riga il tuo amore per il mondo classico, anche i dialoghi hanno quel sapore di Grecia, dai modi di dire agli appellativi.
Caius (pardon, Menelao) mi ha fatto pena nel tuo racconto, così come mi fa una pena immensa il protagonista della canzone di De André. Più ancora che passare da soldato a mercante, mi ha colto di sorpresa la sua fragilità, il vederlo in balia della vampira Medea. Il gesto che lei gli chiede, fosse stata una crudeltà con un senso, forse Menelao ci avrebbe riflettuto. Invece è la richiesta di una dea annoiata.
"Perché?"
"Lo voglio dare ai miei cani"

Caustica, efficace risposta. Non devi chiedere altro, Menelao.
Il finale cruento ci sta tutto (anche Medea che beve dalla schiava), perché serve per rendersi conto di quello che è successo: Menelao ha ammazzato sua madre, strappandole il cuore dal petto. Non è una metafora, è il sacrificio alla sua dea.
Non mi resta che attendere la conclusione della ballata ^^

Recensore Veterano
13/02/11, ore 22:36

Che storia fantastica!! Hai una padronanza del linguaggio notevole, una grande fantasia e sei molto precisa e esauriente nelle tue spiegazioni. Insomma, mi hai colpita! Non vedo l'ora di leggere il seguito di questa fantastica storia!

Recensore Junior
13/02/11, ore 22:16

Cioè....
Innanzitutto, ti sono GRATA per aver scritto la storia con una canzone del mitico De Andrè.
E se il protagonista è Caius, e se la storia va a pnnello con la canzone...
Cioè, WOW e ARCIWOW!
Scusa l'entusiasmo, ma ti stimo troppo.
Kiss <3

Recensore Veterano
13/02/11, ore 21:47

Ciao,
mi hai lasciato senza parole!!
La storia è ipnotica non puoi non arrivare alla fine, che è decisamente splatter. Purtroppo è una storia anche fin troppo reale: quante volte si sente di persone che hanno fatto cose terribili anche alle persone più care per "follia d'amore"?
Sono da sempre un'amante del mondo greco e i tuoi riferimenti mi riportano "a casa". Chiarimento: da piccola mia madre invece di raccontermi le classiche fiabe mi raccontava i miti greci, l'iliade, l'odissea....
Quindi complimenti!! La tua ballata è stupenda attenderò la fine con ansia. Anche se temo che ci sarà un brusco risveglio per il povero Menelao.

Buona serata

F.

PS Adoro anche De Andrè