Recensioni per
Apologia di un misantropo corrotto
di Slits

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/06/17, ore 19:18
Cap. 5:

Ti dirò, all'inizio ero un tantino scettico, poi però ho deciso di dare un'occhiata alla storia. Sono felice di dire che non sono rimasto deluso. E' una storia diversa dalla maggior parte delle fanfiction di One Piece, molto cupa. In più mai mi sarei immaginato Sanji in queste vesti. Ti e' venuto benissimo, era così deliziosamente psicopatico da fare invidia ad Hannibal Lecter. Il finale, poi, e' una delizia. Insomma, complimenti vivissimi per questa storia.

Recensore Veterano
15/03/11, ore 22:29
Cap. 5:

Ciao! Ho trovato questa storia tra le scelte, e l'introduzione, il titolo e la scelta del personaggio mi hanno colpito molto. Ho deciso di dare un'occhiata e il solo prologo è stato sufficiente a darmi ragione. Ho letto le recensioni che ti hanno lasciato, e ammetto di non poter aggiungere nulla di più alle loro parole. Ma anche io desidero dare una mia impressione. Clarissa. Che donna sublime! Anche nella morte, era spettacolare. Ed il rapporto con il figlio, un rapporto così assurdo, una complicità intrinseca non del tutto chiara nemmeno a loro. Mi sono sentita così triste quando, abilmente, hai espresso il concetto finale di amore  nel secondo capitolo, quando lui vorrebbe avere un contatto con la madre, avvicinarla... e probabilmente stringerla, senza però riuscirci. Non mi dilungo, le cose veramente importanti, i commenti e le parole giuste sono state già usate da coloro che ti hanno seguito fin dall'inizio. Ti lascio con i miei complimenti per aver scritto una storia ingegnosa, con uno stile ricercato ma fluido, e con la giusta dose di particolari, senza troppi fronzoli. Vittoria meritata.

Recensore Veterano
05/03/11, ore 14:29
Cap. 5:

che bello il finale!
"Vedere un misantropo che, per aver amato troppo il genere umano, alla fine aveva deciso di trascorrere il proprio inferno in terra."
era proprio questa l'idea che mi ero fatta del paziente:non odia il genere umano,lo ama troppo,e odia amarlo così tanto.
anche l'epilogo mostra la tua capacità di scrivere benissimo e la profondità di pensiero che hai sulla malattia.complimenti!merita davvero di essere letta!
non mi capacito del perchè siamo state solo in due a recensire!
avanti gente!-e vengo lapidata sul posto!-

la nonnina,appena ti ho nominato,è scappata in brasile,perciò mi devi una vicina di casa!maledetta!
a parte il mio odio(giustificatissimo)per avermi negato la cara vecchia nonnina,non vedo l'ora di leggere qualche altro parto della tua mente!
alla prossima
isa

Recensore Junior
02/03/11, ore 14:52

Pensavi che il ritardo ti avesse permesso di liberarti di me, vero? Lo pensavi?!
No. Sono qui. ùù

La prima parola che mi è uscita dopo aver letto questo capitolo è stata "cazzo".
Con un turbinio di pensieri alla rinfusa, e uno schizzo di ammirazione come ce ne sono stati pochi.
E infine il panico. Ho capito bene? Ultimo capitolo?
Risposta sbagliata! è_é
Dai, ma ti prego... E ti prego no! Guarda che chiamo la tua professoressa in groppa al cinghiale! ò.ò

Inutile parlare della mia passione per i flash back, ma parliamo seriamente. Questo.
Tu non puoi propinarmi una cosa del genere, buttarmelo come analessi e tentare di uccidermi con una cosa del genere. La prima parte è inoltre bellissima, e non so in quale altro modo definirla. Dolce è sbagliato temo, eppure è stata anche dolce.
Io adoro Clarissa, e adoro i momenti in cui Sanji è con lei. In cui la sua doppia natura gli attanaglia le viscere. e la pazzia, e la "normalità" spaccano in due il suo ego. *W*
 
E il dipinto fotografico di Géricault, vogliamo parlarne? Tutto quell'eco soffuso delle memorie che mi ha fatto irrimediabilmente sciogliere sulla tastiera. *ç*
Il finale. Non servono nemmeno parole, quella morte così drammatica e muta, così inevitabile.
Una tragedia talmente grande e vissuta da fare male.
Guerric  è un bastardo. *ççççç*

Magari adesso mi zittisco. Alla prossima! o.o

Recensore Veterano
28/02/11, ore 18:51

bentornata con un capitolo che più tragedia non si può!
cavolo ora inizio a capire tante cose.
sei bravissima perchè te ne esci fuori con frasi e descrizioni veramente notevoli.tutto il flashback sulla morte di clarissa è a metà tra l'ovattamento del sogno e la dolorosa lucidità con cui è descritto ogni singolo elemento presente.
è un capitolo che sembra un pò una scena di un film:talmente nitido che ti sembra di vederlo!
mi prostro di fronte a cotanta maestria!XD

(la vecchietta che hai mandato all'ospedale ora abita sotto di me...è tenera anche se dice di non ricordarsi di te...anche se gli occhi terrorizzati che ha fatto quando ti ho nominato mi fanno sospettare qulacosa!XD)
scusa per il delirio(anche se personalmente trovo che ci stia sempre bene un viaggetto mentale!)

Recensore Junior
25/02/11, ore 16:05

E io adesso come la comincio la recensione? .---.
Piantala di togliermi il fiato tutte le volte, non è dignitoso da parte mia. Mi fai sfigurare con il mio ego semi-misantropico.
Cribbio.
Ma cominciamo. Seriamente questa volta.
E' un capitolo complicato questo. Dovrei passarci almeno un intero pomeriggio sù, per cogliere ogni piccolo particolare, ogni frammento. Ogni fibra che va a comporre la sua bellezza.
C'è da dire che la figura di Victor mi affascina incredibilmente, anche Sanji, probabilmente. Ma Victor...
La sua grandezza sta nell'essere il comune mortale che è. E chiamare cosìì un personaggio -almeno da parte mia- non è una riduzione.
Perchè i comuni mortali sono i più difficili da creare.
Victor trema e ostenta una sicurezza, una convinzione, una coscienza del mondo che ancora non gli appartiene del tutto. Non se paragonata a quella del misantropo che si trova davanti.
Victor trema e non si piega. Victor è grande.
Victor è la contrapposto a Sanji.
Lui è l'inconsistenza della "sanità mentale". Sanji è la fermezza della pazzia.
Ed è questo che mi piace, è questa contrapposizione di due anime. Quando la mente umana diviene inafferrabile per chiunque.
Io Sanji lo vedo, lo vedo in quel manicomio senza nome, il cui luogo sembra essere speculare ai personaggi che lo popolano.  Lo vedo in piedi ed esausto, e sento il tremore di Victor sulla pelle.
E' un labirinto quest'opera, sono la verità e la menzogna intriseche.
E' un' opera che è un pensiero.
Una rarità, davvero.
Anche quando fatti e pensieri si sovrappongono. Ogni gesto è un proposito, un sussurro; ogni pensiero un gesto. Così.
Inutile dire quanto ami lo stile di scrittura. Breve conciso, che non divaga. Eppure si sofferma, diventa puntiglioso a volte.
Diviene palpabile. Fatto di carne, quasi.
E poi mi fermo. Perchè altrimenti continuo fino a stanotte.
Voglio leggere ancora, però. Aggiornaaaaa. °çççç°
 
P.S. Ah una cosa, non posso dire di conoscerti, ma di solito anche i nomi dei personaggi, come nel caso della storia "How about children?", sono in funzione degli stessi. Ed era un po' che questa domanda mi perseguitava: il cognome di Saji, Regū , ha forse qualche significato?
*Puoi anche scivolare via dalle mie seghe mentali ed eluderle se vuoi, eh...* °ç°

P.P.S. Ti faccio da qui anche i miei complimenti per Barcellona, non ho recensito perchè davvero come primo capitolo non avrei saputo che cosa dire... Però la adoro lo stesso. LOL

 

Recensore Veterano
25/02/11, ore 12:02

beh che dire...mi è piaciuto tanto come al solito, ma ormai lo sai, quindi lascerei da parte le ovvietà e andrei direttamente nello specifico,giusto?
ansia.totale.tutto il capitolo si muove su questa sensazione di disagio che ti coinvolge dalle prime parole fino alla fine.
e la cosa che più mi affascina è che il disagio che ti prende non c'entra niente con sanji o victor.non diventi ansiosa perchè entri in contatto coi personaggi.l'empatia non c'entra un fico secco.è il ritmo della storia,il ricordo,il vissuto onirico che permea il capitolo.
e poi sanji se lo porta proprio dove vuole victor...povero!
è difficile che una lettura mi coinvolga così tanto e mi lasci a ogni aggiornamento così piacevolmente sorpresa...ma cazzarola se ci riesci!

(che prof di filosofia hai se te la immagini a dorso di un cinghiale????XD
non stiamo molto bene tra tutte e due,ma è meglio così!)

Recensore Veterano
20/02/11, ore 18:24

questa volta commenterò un pò i dialoghi.
non sono dialoghi sono siparietti dolorosi e carichi...non sono solo brillanti e arguti,celano tutto un vissuto dei personaggi e allo stasso tempo svelano tratti intimi delle loro personalità.
il tutto condito con consapevole,allucinante e dolorosa disperazione
non so come fai ma mi fai venire una voglia matta di leggere il seguito...
quindi vedi di far bene sti compiti in classe e aggiornare presto!=)

(il braverrima dell'altra volta nasce dalla fusione della mia pazzia con quella del mio migliore amico e usandolo volevo spezzare un pò tutta la serietà della recensione...ma visto che hai tanto apprezzato lo ridico:BRAVERRIMA!
lieta di essere uno spunto per la stesura del nuovo zingarelli!ahahaha!)
a presto
isa

Recensore Junior
20/02/11, ore 17:17

Sono di ritorno da una campestre troppo lunga, corsa tutta sotto la pioggia e sono irascibile.
E se provi a ripetere che "è probabile che finirò col lasciarla ugualmente incompiuta" io ti ciompo, in modo che tutti quegli egregi compiti in classe diventeranno una consolazione per te. Occhei? è___é *Bulabulabula*

E ora posso sbabusciarti con i complimenti. °ç°
Quello che mi preme adesso è di sapere da dove ti escano certe frasi, certi dialoghi. Perchè, diamine, sono anni che mi sforzo per sputare su un foglio una cosa del genere e non mi viene.
No, dico, il dialogo fra Sanji e Law, così come le due battute fra il biondo e Victor sono fottutamente meravigliosi. Li ho riletti una quindicina di volte, ci ho sbavato sopra, mi sono fatta tante di quelle seghe mentali che il neurone ha il fiatone.
Dimmelo, come?!
Dimmi come estrai dalle vite dei personaggi, da ogni loro cellula, da ogni luogo quella cornice squallida e dolorosa. Dimmi con che coraggio tu violenti Gerardo il neurone?
Perchè lo fai eccitare a questa maniera?!

E anche la scena fra Sanji e Clarissa, quella dolcetta acre come il fumo, grigia come Londra, eppure dalle fattezze di bambola.
Hai una forza evocativa più unica che rara, di un'intensità schiacciante. Ma mi sembra di averlo già detto.

Aggiorna presto, Gerardo si raccomanda.
E ricordati di avere un fucile puntato alla tempia se provi a lasciare la storia in sospeso, capito? è___é

Recensore Veterano
18/02/11, ore 20:02

ciao!
avrai anche postato un solo capitolo ma mi piace molto.
la struttura del capitolo,il personaggio e il suo vivere in un mondo a parte,
l'idea che hai dato della vita di ospedale,le descrizioni così vere.
mi piace che il mondo intorno a sanji,seppur ovattato e distante,sia comunque sempre brulicante,vivo,vero...abbracci il complesso mondo della malattia pschiatrica senza perdertici o lasciarti sopraffare e abbracci anche tutta la realtà circostante...è difficile scrivere su un argomento così complesso ma l'hai affrontato con una maturità e uno stile davvero invidiabili!
mi spiace che forse non sono riuscita a trovare bene le parole per esprimere ciò che penso,ma ti faccio i complimenti e spero di leggere presto un aggiornamento!
braverrima!

Recensore Junior
17/02/11, ore 20:55

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' grandiosa, se vogliamo sminuirla, certo.
E' superiore a qualunque altra storia io abbia mai letto.
E' crudele, cinica, lucidissima, sofferta, meravigliosa.

Non credo sia troppo presto per dirlo, anche se questo è solo il primo capitolo, una buona storia è tale fin dalle prime battute.
Mi piace la lucidità, dai tratti onirici, in cui l'autrice riesce a far luce sulla malattia, sul modo di vedere il mondo di Sanji e di coloro che lo circondano.
E trattare una malattia, soprattutto psichica, è un affare delicato, all'autore è richiesta una certa maturità e una certa visione del mondo che gli permetta di gettare il proprio sguardo sulla "pazzia".

E' uno stile maturo e ben definito a mostrarci i passi della storia, è l'altalenarsi dei ricordi a dare forma al concetto di incubo, che cresce fino a farsi sentire chiaramente.
Immagini che si rincorrono, spaccati di vita che si insinuano l'uno nell'altro, con la capacità di scuotere anche l'anima del lettore.

La scelta del personaggio, a parer mio, rappresenta poi la qualità dell'autrice, di cui diverse storie sono già nelle scelte. Il protagonista non è scelto a caso, ma per un fatto effettivamente reale/i>,appurato nel corso del manga.
Inoltre reputo che si coga molto bene la vena più malinconica e meno teatrale di Sanji.

Spero che venga inserita fra le scelte perchè merita, davvero.
Merita di essere letta e apprezzata, per l'alta qualità e per l'impatto emotivo che ha sul lettore.
Questo è quel che davvero reputo un capolavoro.