Aww.
Ti saresti aspettata un altro inizio di recensione? Ovviamente, essendo tu una intelligentissima Corvonero tendente Serpeverde, non lo credo u.u Tra parentesi, chiunque abbia creato quell'onomatopea è un maledetto genioh.
Però questa volta il mio non è un 'Aww' fluffoso & puccioso, con tanto di sbriluccichio degli occhi ed umore alla 'vivo in un mondo di unicorni rosa e zucchero filato', perché questa tua 'robina', la tua storia, mi ha messo addosso tanta di quella malinconia che ora qualcuno dovrà mandarmici a calci, a studiare fisica. Una malinconia così dolce, come tutte le cose che tu scrivi, che mi ha fatto desiderare che la storia continuasse, e che potessi seguire Helena per un altro po'.
Partendo dall'inizio, il rapporto con Cosetta: ho un debole per i rapporti travagliati, sono quelli che mi stimolano di più e sui quali trovo più facile scrivere. Il loro mi affascina, e penso che tu lo abbia reso bene: questa ragazza era la figlia di Cosetta Corvonero, quindi si è ovviamente trovata gli occhi di tutti puntati addosso fin da quando ha messo il piedino nell'ingresso di Hogwarts. Tutti avranno avuto aspettative altissime su di lei.
Chissà se anche sua madre le aveva. Sappiamo che era una donna estremamente intelligente, quindi potrei supporre che abbia sempre cercato di non 'soffocare' Helena con tutti i suoi progetti, però c'è anche da considerare che, a quanto ne sappiamo, Helena era la sua unica figlia. Forse ha cercato di renderla perfetta, ed ha fatto male, perché penso che la reazione della ragazza sia stata quella di sentirsi soffocata.
A questo proposito, questa frase mi ha colpita così tanto che ho sperimentato per la prima volta la funzione 'prendi appunti per una recensione' XD
Sua madre non voleva che si avvicinasse al lago, era terrorizzata dall'idea che potesse annegare come era successo al padre.
Su questa cosa mi trovi completamente d'accordo: Cosetta, secondo me, era molto apprensiva nei confronti di Helena. Se lei era la sua unica figlia, se suo marito era morto e lei aveva dovuto imparare a destreggiarsi tra la scuola e quella piccola parte di famiglia che era riuscita a conservare, penso proprio che Cosetta abbia reagito in un modo del genere, cosa che Helena non ha sopportato.
Sempre a proposito di quella frase, trovo azzeccatissima la tua decisione di far fare a Helena una cosa del genere: un'ulteriore sfida a sua madre, anche un modo per farsi coraggio, dato che quel diadema nella tasca del mantello scottava ed aveva bisogno di sentirsi più forte: si è avvicinata al Lago nel tentativo di dimostrare a se stessa che avrebbe potuto fare quello che la madre le aveva sempre impedito, e ha provato gusto nel farlo.
L'immagine più bella è sicuramente quella di Helena che si prova la tiara, in riva al lago, sotto la luce della luna. E' un'immagine così vivida, così romantica, che mi fa venir voglia di saper disegnare solo per riprodurla ed attaccarla da qualche parte in cui io la possa vedere sempre XD Ed è poetica, cosa che rende l'atmosfera di questa storia ancora più magica.
Complimenti *_______________* Ho scritto un papiro, ma non sono riuscita a dirti quanto questa 'robina' - mi vien voglia di Cruciarti, guarda, ringrazia Merlino che abiti nel profondo nord u.u - mi sia piaciuta *_______* |
