Carissima Shari, salve!
Nonostante la disperazione per non aver notato prima lo splendido contest si faccia sentire parecchio, sono davvero felice di poter adempiere a una missione da tempo prefissata: informarmi sul fandom a me del tutto sconosciuto, per poi recensire questo ritmato e vivissimo gioiellino dall'anima infuocata.
Rimpiango non poco la possibilità di sperimentare di persona Ōendan, e non solo perché il gameplay suona assolutamente entusiasmante (e terribilmente a rischio epic phail della sottoscritta, ma questi sono dettagli...), ma anche perché, a giudicare da Kokoro, i suoi personaggi devono essere a dir poco travolgenti.
Ci tengo a precisare l'origine di questa mia impressione generale sul gioco: si tratta proprio della tua descrizione potente e vitale di come l'adrenalina e passione scorrano, durante la danza, tra tutti i componenti dell'ōendan. Attraverso le tue parole, il lettore riesce a comprendere appieno la loro straordinaria sintonia, che viene a crearsi in una rete di energie occulte e travolgenti: è così che un gruppo di singoli individui, cantando e danzando, riesce a fondersi del tutto, abbandonandosi al ritmo e dando ascolto alla sua pulsazione che, gradualmente, si diffonde in ogni goccia del loro sangue, fino all'ultimo capillare.
E in quest'intreccio di energia, in questa mappa degli snodi dell’anima del ritmo, sei riuscita ad incastrare perfettamente la tenerissima storia dell'iniziazione di Tanaka, ancora più commovente perché nel ricordo del leader Dōmeki. Ancora una volta, la storia mi fa rimpiangere di non conoscere la trama nei dettagli: ma non importa. Quello che è profondamente sentito anche da me, che fino a pochi giorni fa non sapevo nemmeno dell'esistenza di Ōendan, è questo scorrere di emozioni e di ardore quasi guerriero, che mi ricorda vagamente le danze maori dei miei amati All Blacks; è il toccante intrecciarsi del ricordo di Dōmeki con la presenza costante di una spiritualità misteriosa eppure potente, appena sfiorata dalle tue frasi, che sembra appartenere soltanto alla nostra squadra di danzatori.
Pur se separati alla nascita, tutti siamo una sola anima e solo cuore riuniti dal ritmo che scorre nelle viscere del mondo, pensò Tanaka; quello che non aveva mai provato a domandarsi era se fosse possibile incitare se stessi.
Un grazie sentito, a te e a crimsontriforce; e alla prossima.
Con affetto
Elisa
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