Carina! Mi è piaciuta, ma ho trovato qualche errore che vorrei segnalarti. Non sono errori gravi che ostacolano o impediscono la comprensione del testo, ma volevo comunque farteli presente. Spero che non ti dispiaccia.
Trovo che tu ripeta di frequente gli stessi concetti, anche se nel testo sono già chiari. Penso, dimmi se sbaglio, che sia perché magari non sei sicura che il lettore colga certi dettagli. Due esempi:
1) Parlando dell'ospite, dal punto di vista di Vash, dici che era "gradito quanto un pugno in un occhio." Poco dopo scrivi che "avrebbe preferito Veneziano vagare per le sue lande mezzo nudo – cosa che a Francis non sarebbe spiaciuta affatto." É lo stesso concetto espresso poche righe prima, ovvero che Polonia è un ospite sgradito. Ma anche queste due note, a mio parere, sono superflue: la reazione di Vash (il sudore freddo, il brivido) fanno già capire chiaramente che Polonia non gli piace.
2) "Sospirò, quando Lili, fasciata in un delizioso abito rosa appena regalatole da Polonia, si accorse del suo ingresso: «Fratellone, guarda che mi ha regalato Feliks!», gridò felice assordendo Svizzera." In questo caso dato che usi il PdV di Vash il personaggio non può sapere che il vestito gliel'ha regalato Polonia prima che la sorella glielo dica. Subito dopo comunque Lili glielo dice, e così l'informazione viene ripetuta. Fossi in te eliminerei la parte in cui scrivi "appena regalatole da Polonia" e terrei il discorso diretto di Lili, che è ottimo per far passare l'informazione.
Un altro piccolo appunto riguardo questa frase. Scrivere azioni nell'ordine in cui si verificano aiuta a rendere la lettura più scorrevole. Il questo caso l'ordine è Lili che mostra l'abito, Lili che parla dell'abito e Vash che sospira. Inoltre "assordendo" è sbagliato, si dice "assordando". In altri casi invece fai la cosa opposta, invece di fornire informazioni rimani sul vago. Per esempio scrivi "perché c’era anche il mal tempo, così da essere rilegato in quell’ambiente malsanamente rosa?" Ecco, "maltempo" è un termine vago, perché con maltempo si può intendere pioggia, temporale, nebbia, neve, grandine... Se accetti un suggerimento, si potrebbe dire che Vash sente la pioggia ticchettare sul vetro, oppure si gira e vede il giardino ricoperto di neve. Non so, dipende dalla situazione che hai in mente tu.
Usi spesso il gerundio, ad esempio quando dici "entrò nel salotto a passo di marcia trovando una scena", "gridò felice assordendo Svizzera", "Vash stava segretamente sperando che l’avesse perso". Non è sbagliato, il gerundio indica che l'azione sta avvenendo contemporaneamente a un'altra, ma se è possibile è meglio usare i tempi dell'indicativo e scrivere frasi brevi: sono più dirette e sono immediatamente comprensibili, quindi la lettura è più scorrevole e piacevole.
Ecco, nel complesso sono questi gli errori più frequenti. Non ho annotato tutto, perché non scrivo la recensione per betare il racconto, ma questi erano quelli più evidenti. Ti consiglio anche di controllare la grammatica e l'ortografia, ogni tanto sono incerte. Spero comunque che non ti dispiaccia se te li ho segnalati.
Note positive.
Il PdV di Vash nel complesso è ben ancorato. Hai fatto bene anche ad andare a capo quando sei entrata nel PdV di Feliciano.
Anche il carattere di Vash è stato ben interpretato: il modo in cui ha reagito mi è sembrato proprio il suo. E, sinceramente, un sorriso me l'hai strappato quando ha cacciato di casa Polonia a suon di spari. Anche se mi dispiace per Polonia. XD
Tirando le somme devo dire che è stata una lettura piacevole. Buon lavoro. :) |