Eccomiiiii!
Ma io HO PENA per Tom! Ma insomma: è tutto umido, faigo e rilassato e marpione, e la piaga si appropria indebitamente dell'unica femmina disponibile? Ma è una roba da moratoria internazionale!
L'intro è carinissimo, perché fai vedere Bill senza neppure chiamarlo in conto - è una tecnica di narrazione che mi piace un sacco, perché è descrittiva e immaginativa (ma si dirà? O_o) al tempo stesso.
Sulle presentazioni, stendiamo un velo pietoso! Un altro po' ed Eve saltava alla giugulare del terzo incomodo. Comunque mi è piaciuta molto anche tutta ansia-aggressività latente, perché è tipica dei primi incontri, dei casini annunciati e delle cotte epocali.
E Michael e Bill?
“Forse dovremmo tornare di là, prima che succeda qualcosa.” Affermò il pittore, continuando a fissare il cantante.
“Non mi risulta che Eve abbia mai ucciso qualcuno.” Esalò Bill, perso nei suoi occhi.
“Intendevo: prima che succeda qualcosa qui.” Sottolineò Michael; l’altro gli sorrise malizioso, ma poi si ricompose ed annuì.
Qui mi hai stesa, perché in tre righe c'è una carica ormonale da far saltare un palazzo.
Io AMO chi fa intravedere l'eros, invece di spiattellartelo in faccia, e tu qui dai un saggio di come sia possibile far intuire tutto senza dire, di fatto, nulla &hearts *amore a pioggia per ciò*
Eve e Tom sono una cosa stupenda. I loro dialoghi di letto, ma proprio tutto il loro stare insieme mi riduce a una cosa tremolante e molliccia, che sospira tipo teiera (ergo, GRAZIE per un po' di sano het in cui anche una 'vecchia signora' come me può riconoscersi).
In chiusura, oltre a tanti tanti complimenti di rito, posso spammarti un bel posto? *Puppy eyes* Googlando qualche sera fa ho scoperto che finalmente anche noi italiane abbiamo un archivio monografico sui TH e lo sto segnalando a tutte le autrici che amo di più, perché mi farebbe piacere ritrovarcele ^_^. L'indirizzo è questo: http://fiction.tokiohotel-db.com/index.php) |