Recensioni per
Mina e Alfredo
di NonnaPapera
Ho messo questa oneshot tra i preferiti un bel po' di tempo fa, chissà perché non l'ho mai recensita... |
Un racconto davvero dolcissimo e commovente, sicuramente una storia d'amore non convenzionale. Mi ha davvero colpita! ^^ |
Oddio che cosa tenera, anche se malinconica e a mio parere anche triste T_T |
Eccomi qui! |
Ciao! L'ho letta tutta d'un fiato. E posso solo dirti che dio, non me l'aspettavo. Hai una dolcezza immane quando scrivi, una sensibilità che mi ha fatto pensare a Baricco, per certi versi. È bellissima, non so che dire. Alla fine mi ha lasciata tristemente felice, eppure contenta che qualcuno abbia il coraggio di scrivere cose così, in un sito in cui la protagonista è sempre più o meno carina e lui più o meno dotato. |
am questa one shot è davvero splendida! |
ciao! |
Che bella, Nonna, che bella. |
RECENSIONE PREMIO
Vinta al contest "Il Limbo e... l'Esteta" Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 9,5 / 10 Ci sono forse un paio di dettagli da sistemare, come una virgola non proprio al suo posto, ma la storia è molto ben scritta Sviluppo della trama: 10 / 10 La trama si sviluppa come in una sorta di duetto fra i due personaggi, è attenta al dettaglio e non dimentica nulla. Molto bene! Caratterizzazione dei personaggi: 10 / 10 Molto buono anche il lavoro fatto sui personaggi, buffi e pieni di dignità allo stesso tempo. Direi che il tentativo di renderli simili ai personaggi di Chaplin è ben riuscito, oltre che azzeccato per questo tipo di racconto Espressività: 10 / 10 Ho apprezzato molto lo stile scelto, quel continuo specchiarsi l'uno nei gesti e negli istanti dell'altra dei due personaggi, la descrizione dei dettagli per rendere l'atmosfera dell'intero Originalità: 10 / 10 In questo caso ottima anche l'originalità, sia nella forma che nel contenuto! Valutazione finale: 49,5 / 50 Direi un lavoro quasi perfetto, che va diretto nei preferiti per la sua dolcezza. Grazie per avermi permesso di leggerlo! |
Ciao! Volevo farti i complimenti, questa storia è veramente una piccola chicca speciale. Mi piacciono molto i due personaggi che riescono a superare, o meglio non dare peso, a tutte le difficoltà di una vita così disperatta. Mi ha colpito il modo cin cui riescono a scoprire la bellezza dei sentimenti anche quando la reltà li mette in secondo piano . |
Ehilà :D! Il caso vuole che abbia visto uno show dei Tre allegri ragazzi morti qualche settimana fa... Decisamente non mi hanno entusiasmata, ma questo perché sono spirito decisamente critico. Ma questo non c'entra nulla con la storia u.u! Venendo alla storia... Sì, ha un ché di surreale, specie nel finale -io avevo inteso, inizialmente, l'arrivo del treno di Alfredo quale una metafora che indicasse l'arrivo della sua ora...- che, per quanto possa presentarsi come il banale happy end, è trattato con toni particolari che fanno apprezzare ancor più tutta la semplice trama vi sta dietro. Questa è una di quelle storie che insegna perfettamente 'non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace'. È veramente piacevole vedere che, dopo anni di solitudine, questa si ritragga a favore dell'amore. La speranza non muore mai. E nella speranza Alfredo ha ritrovato la fede -e l'amore- e Mina ha trovato qualcuno in grado di apprezzare -e l'amore-. In conclusione: davvero una bella storia, complimenti! |
Trattini attaccati alle parole, un po’ troppi puntini di sospensione ed un “sé” con l’accento al contrario. Anche il lessico non è proprio eccezionale, ma comunque una buona grammatica. |
Stavo curiosando nelle storie scelte e mi sono incappata nel tuo nome. |
E finalmente sono arrivata pure io, la giudicessa! *Nonna Papera la scaccia via* |
In primis complimenti per la scelta dell'epigrafe, i Tre allegri ragazzi morti sono una delle mie band preferite, ma venendo più propriamente alla storia, posso dire di averla trovata molto godibile, a cominciare da dedicare una storia che ha per protagonista quegli esseri che mandano avanti esistenze sordide e senza speranza, se non quella di tirare avanti un giorno dopo l'altro, visti solo come un elemento di disturbo (quando sono visti), può sembrare strano che queste persone che vivono esistenze così lontano dalla norma (o almeno quella che viene considerata tale) possano conservare sentimenti di dolce e tenera solidarietà come quelli presenti tra i protagonisti di questa storia, che pur in un ambiente tale hanno trovato il modo di conoscersi, intendersi e di provare dolore qualora uno dei due se ne fosse andato; una volta songiurato questo pericolo, possono continuare a vivere la loro esistenza, proseguendo in quella sorta di danza (davvero bella quest'immagine) in quel "teatro" che non sembrerebbe certo adatto allo scopo, ma per loro, nella loro particolare condizione, trovare qualcuno con cui dividere le (poche) gioie e i (molti) dolori non ha prezzo. |