Giudizio:
Senza alcuna modestia, ti dico che avevo ragione nel volere che scrivessi su Merope: la tua capacità di dare vita a dei personaggi non si smentisce mai. E anche qui, come sempre, hai dato il meglio di te.
Parto con l’unica, minima, cosa che non mi ha convinta nella storia, che per il resto è perfetta: la caratterizzazione della donna è senz’altro intensa, completa, e rende meravigliosamente il suo modo di essere e tutte le riflessioni a posteriori che l’hanno portata a fare le sue scelte – spesso e volentieri sbagliate. Quello che, in base a quel poco che la Rowling ha detto su di lei, non mi torna, e la sua risata. Che può anche essere vista come una risata di disperazione, la risata di una donna che non ha niente da perdere, che ha gettato via la sua vita (e probabilmente è così), ma che trovo eccessiva, considerando il personaggio. È un dettaglio minimo, comunque, che nulla toglie ad una caratterizzazione altresì convincente e realistica.
Quanto all’originalità, ti faccio i miei complimenti per il modo in cui non ti sei concentrata unicamente sul suo rapporto con Riddle, ma hai ampliato lo spettro dei suoi pensieri a tutto ciò che l’aveva segnata, a tutti quei piccoli fattori che l’hanno portata ad essere dimenticata dal mondo, a finire da sola, condannando suo figlio per colpe che non aveva. Senza dubbio una prospettiva splendida dei suoi pensieri e delle sue riflessioni.
Ottimo anche il modo in cui sei riuscita ad inserire il senso della citazione, pur senza inserirla materialmente; sia rancore che abbandono si intersecano nella storia in modo splendido, facendo da base a tutto ciò che Merope in fondo rappresenta, in modo sfumato ma assolutamente conforme all’immagine di una donna che sì, prova rancore (nei confronti di Tom, nei confronti di suo padre e, soprattutto, nei confronti di se stessa) e sì, è stata abbandonata da tutto e da tutti.
Quanto alla parte formale, c’è poco da dire: la terminologia che usi è come sempre perfetta, con quel tocco di ricercatezza che dà un valore aggiunto ad ogni frase, e uno stile che sa creare un’atmosfera magica, che fa immergere il lettore nella malinconia e nella profondità dei pensieri del personaggio e nel contesto in cui si trova.
Insomma, Lils... ormai penso che ci sia poco da dire: il modo in cui scrivi e quello che scrivi sono sempre una piacevole sorpresa, ed è una sorpresa proprio perché sai scrivere meravigliosamente su qualsiasi personaggio, anche (come in questo caso) sui meno considerati. Bravissima, come sempre.
Ho poco da aggiungere perché la storia si commenta da sola: lo ribadisco, con qualsiasi personaggio, in qualsiasi frangente, riesci a tirare fuori delle meraviglie.
Lils... mi rendi sempre orgogliosa <3 |