Buonasera, anche se più probabilmente dovrei dire buonanotte! Come stai? :)
Piano, piano leggerò tutto u.u Mi attiri, cara. E l'introduzione mi ha colpito, mi affascinano le cicatrici. Quelle psicologiche soprattutto. Credo che qualsiasi persona sulla faccia della terra, anche la persona meno stressata del mondo e più solare, abbia qualche cicatrice nascosta in profondità.
Detto ciò, mi accingo a leggere il tuo brano.
Se parliamo, invece, di cicatrici fisiche, io ne ho tantissime. Sulle mani, sulle braccia. Avendo tre gatti ed essendo stata sempre una tipa attiva - ora sono pigra, da piccola non stavo un attimo ferma, dovevo correre, toccare, farmi male - ne ho una marea. Ne ho una sul polso destro un po' in rilievo che mi è stata inflitta dal mio gatto, un'altra nel dorso dell mano sinisra che mi ha fatto la mia gatta, la prima volta che l'ho vista e me ne sono innamorata perdutamente *_* Okay, non ti interessa xD
Non appena ho cominciato a leggere, ho pensato immediatamente che avresti contrapposto la cicatrice fisica a quella psicologica. Amo questo parallelismo. E ti è riuscito davvero bene.
"Ma è una cicatrice diversa, più dolorosa.
Una cicatrice invisibile." Queste due frasi sono semplici e d'impatto. Sei riuscita, con semplicità, a descrivere e far percepire quanto siano diverse le une dalle altre le cicatrici fisiche e psicologiche. Le prime creano un dolore acuto, ma che dura poco. Quelle psicologiche sono di un dolore diverso, sono cosiddette croniche. Magari ci saranno momenti che non duoleranno, ma poi, improvvisamente, per un piccolo pensiero, un movimento involontario, torna prepotente anche se magari si poteva supporre che - finalmente - la ferita si fosse rimarginata. Le cicatrici psicologiche, come ti ho già detto, mi affascinano, perché comunque noi siamo come siamo anche grazie ad esse. Ci condizionano in qualche modo. Se ne abbiamo una su una determinata cosa, nel momento in cui quella cosa si ripropone, magari non uguale, ma simile, noi saremo meno pronte a muoverci. (Non so se tu abbia capito ciò che cercavo di scrivere... spero di sì, anche se è un po' contorto come pensiero)
Cara, anche questa mi è piaciuta. :) Lo stile da te utilizzato è diverso dall'ultimo che hai utilizzato, è un po' più scarno, diciamo. Ma non per questo meno apprezzabile. La tua storia mi ha fatta comunque riflettere, e penso lo si capisca da tutto ciò che ti ho scritto nell'analisi.
Bravissima, davvero perché, comunque, hai avuto la capacità di farmi riflettere, di riuscire a lasciarmi modo di parlarti, di scrivere i miei pensieri, e non sempre capita quando si legge. Significa che hai lasciato qualcosa per la quale vale davvero la pena cliccare sui tasti della tastiera per dire la propria.
Complimenti!! <3
Ti mando tanti baci
Deb
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