Recensioni per
Because I want you
di Albascura_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/01/21, ore 23:54
Cap. 1:

Sono finita qui perchè quanto successo tra Mark ed Eduardo nel film mi ha toccata profondamente.
Ho potuto empatizzare con entrambi e rivivere situazioni, rivedere posti, rincontrare persone impresse nella mia memoria come inchiostro nero su un foglio di carta bianca.
Insomma, ho trovato un sacco di analogie.
Eduardo è proprio lui; ogni suo pensiero, impulso o necessità lo rispecchia. Anche il tono con cui descrive Mark, di fronte a sè.
Gelido e duro, perchè è stato ferito.
E Mark gelido e duro a sua volta sia perchè ha ferito sia perchè in parte sono convinta che creda di essere la vittima.
Eduardo, nel suo voler evitare ad ogni costo di mostrarsi debole pubblicamente (un'altra scelta perfettamente comprensibile), finisce per sembrare a mio avviso il più indebolito tra i due.
In realtà, poi, a parer mio qualcuno da incolpare c'è sempre.
Sarebbe bello pensare che alcune persone addirittura ci rivogliono indietro, ma purtroppo nella maggior parte dei casi non è così.
La gente è quasi sempre crudele, senza cuore, e non si affeziona veramente.
Tutta una farsa, insomma.
E nel frattempo che "i buoni" si prendono questo calcio in bocca e soffrono, gli altri ridono o vanno avanti incuranti, a volte persino sprezzanti.
È la normalità. È la vita.
Un vero schifo.
Per questo questa fanfiction è stata emozionante, almeno per me.
Perchè è vera, realistica, non dice bugie, non nasconde debolezze, non si vergogna degli sbagli che racchiude la sua storia.
È umana.
E, per una volta tanto, dimostra che nella vita spesso e volentieri si dovrebbe mettere da parte le cazzate e pensare alle cose veramente importanti.
Stranamente, di rado questo succede.
In sostanza, sono sicura che il messaggio del testo sopracitato fosse positivo, perchè sembra esortare i lettori a non rinunciare alla speranza (come si evince anche dalle stesse parole della canzone). Ed è una cosa che non potró mai apprezzare abbastanza.


La frase più brillante, comunque, è senza dubbio questa:

"Sembrɑ effettuɑre il cɑlcolo vettoriɑle del tuo crollo, stɑbilire le probɑbilitɑ̀ che tu cedɑ lì, proprio in quel momento, ɑccɑrtocciɑndoti contro quel dɑnnɑto schienɑle in unɑ mɑssɑ informe di dolore e lɑcrime."

Geniale. Semplicemente geniale.
Tanto bella che l'ho imparata a memoria.

I miei più sentiti complimenti.

Questo scritto lascia spazio all'illusione di un possibile riappacificamento.
La pace tra due fazioni opposte.
L'amore più potente dell'odio.
Tutti gli errori fatti che di colpo vengono azzerati e cancellati in nome del perdono.
Il tempo che si riavvolge e permette a tutti di guardare oltre il passato e oltre il futuro.
Il dolore che smette di essere infinito, di essere tanto insopportabile, inconcepibile, nauseante.

Nella vita reale invece è deleterio abbandonarsi a simili inutili fantasie.

"Lo sguardo strano" di Mark pare come... il suo ultimo tentativo.
E "dura solo un attimo" perchè ció che accade velocemente è fondamentale e ribalta tutto.
Guarda caso, succede proprio quando Eduardo è distratto. Segno che ci arrabbiamo da morire per faccende che non conosciamo fino in fondo. Ci basterebbe un secondo in più per capire ogni cosa ma quel secondo non ci viene dato e noi restiamo nell'ignoranza.
Fortuna e coordinazione, servono entrambe per il vero successo.
È senza di loro che ci si sente, per forza di cose, come dei falliti.

Recensore Master
03/11/11, ore 19:29
Cap. 1:

Come ho già confessato recensendo un’altra storia di questo fandom, ancora non ho visto tutto il film. Però non potevo aspettare oltre per scrivere questa recensione (come non potevo aspettare nemmeno per scrivere l’altra). Il fatto è che anche questa storia riesce a colpire nel segno, a dipingere chiaramente le situazioni agli occhi del lettore, anche quando questi ha, come me, soltanto un’infarinatura sommaria di ciò che il film racconta e significa.
Ho trovato eccezionale l’idea di raccontare (ancora) il punto di vista di Eduardo, e ho trovato geniale l’idea di rappresentarlo tramite l’uso della seconda persona singolare. Fa male già solo pensare al suo dolore e alla sua sofferenza… ma leggerlo così fa ancora più male. È come essere travolti da un treno, dico davvero.
Spezza il cuore leggere della fine di questa grande amicizia (di questo grande amore?), spezza il cuore rendersi conto che non solo le cose a volte finiscono, ma a volte finiscono nel peggiore dei modi. A volte si sbriciolano, e i soli ricordi non possono bastare.
“Vorresti solo essere in grado di squadrarlo con distacco, di analizzarlo oggettivamente, di non desiderare in alcun modo di poterlo perdonare. O di tornare indietro. Di sistemare tutto.” – Eh già, questo è proprio vero. A volte si arriva a un punto in cui il solo desiderio è di poter resettare tutto, ripartire dall’inizio, o anche da prima, strappare il foglio, invece di correggere semplicemente. Peccato non sia così semplice, vero?
Complimenti, davvero. Frequento il fandom da cinque minuti, e già trovo due fantastiche storie da leggere, recensire, amare… e ricordare. Insomma, è il minimo riconoscimento che possa concederti. Ci hai veramente regalato una piccola perla, e credo che nessuno potrà mai ringraziarti abbastanza.
Non appena mi sarà possibile, farò un giro sulla tua pagina. Mi auguro che tu abbia scritto ancora su questo film (e questa coppia), o che comunque scriverai ancora. Sei un mito.
A presto,
Effie

Recensore Veterano
15/09/11, ore 22:54
Cap. 1:

Bellissima**
Io sono generalmente un po' fissata con le shipper slash in qualsiasi cosa io veda, legga o di cui senta parlare...ma effettivamente la componente bromance di Eduardo e Mark nel film è veramente elevata.
Non so fino a che punto quello che abbiamo visto sia la verità, perchè benchè l'amicizia sia un sentimento capace di resistere molto più dell'amore alle avversità e ai cambiamenti del tempo, la loro vicenda s'intreccia in modo impressionante ad una trama a sfondo "sentimentale"...
Elucubrazioni o no, certo è che se avessimo potuto leggere nei pensieri di Eduardo in quel momento, non dubito che sarebbero stati questi, intensi, malinconici e disperati, mascherati dietro una facciata di controllo di sè e noncuranza che non significano niente se non un silenzioso grido di aiuto. Andrew è stato magistrale nel mostrare quelle sensazioni al di sotto della superficie, nel far trasparire agli occhi tutto il dolore, la delusione e, ancora al di sotto, la disperata speranza di poter ricominciare...
In questa breve ff ogni sua singola goccia di sudore impiegato a far sì che questo avvenisse è portata alla luce magistralmente, in modo naturale, diretto, potente e intenso.
Bravissima davvero**

Recensore Veterano
29/07/11, ore 11:19
Cap. 1:

ciao, recentemente ho visto anche io il film...
non era male come film o contenuto...
ma il fatto è un altro... io non ci credo che sia stato Mark a inventare fecebook, con quel tenero faccino, tutti potevano credere alle sue parole...
c'è molto di più dietro...
ve beh, ma non è giusto dire queste cose alle persone normali...
la parte che preferisco è questa:
Vorresti solo riavere indietro la tua vita.

Dall’altra parte del tavolo, mentre sei distratto, Mark ti rivolge uno sguardo strano. Dura solo un attimo.

Se te ne fossi accorto, forse avresti capito che, come un tempo, desiderate le stesse cose.

cmq il capitolo è buono, molto descritto bene... mi piace veramente un mondo...
magari se ho tempo, vado a leggere qualcos'altro di tuo...
a presto!
CAZZAROLA

Recensore Junior
27/04/11, ore 18:21
Cap. 1:

Buonasera! :)
Ho aperto questa fanfiction sia per il fandom (trovo troppo dolce e tormentato il rapporto tra Wardo e Mark, è una situazione di amore e odio che mi fa stare male ma mi interessa e cerco sempre storie di questo film) che per il titolo, adoro i Placebo, in particolarmodo mi piace questa canzone (che ho usato come sottofondo per la lettura. XD).
I sentimenti contrastanti di Wardo sono comprensibili, ogni storia mai finita realmente fa star male, provoca lo scatenarsi di sentimenti contrastanti, la paura che quei sentimenti non siano più condivisi ma siano diventati altro da parte del corrispondente, quella sorta di lotta interna che porta a scontrare il dolore con l'orgoglio.
"Vorresti solo essere in grado di squadrarlo con distacco, di analizzarlo oggettivamente, di non desiderare in alcun modo di poterlo perdonare. O di tornare indietro. Di sistemare tutto.
Vorresti solo essere libero da tutto quel dolore.
Vorresti solo riavere indietro la tua vita."
Questa parte credo sia la più bella, la sento anche mia, per certi aspetti. Essere divisi dai sentimenti è un qualcosa di tanto forte quanto doloroso. I ricordi fanno più male delle delusioni, purtroppo però l'orgoglio fa frenare anche il minimo desiderio di riappacificazione e non permette i chiarimenti.
Inserisco assolutamente questa storia tra le preferite.
A presto!  

Recensore Veterano
21/03/11, ore 01:01
Cap. 1:

I Placebo. Già dal titolo, già dalla citazione della canzone sapevo che questa storia mi sarebbe piaciuta e così è stato. La cazone si addice perfettamente, la vedrei bene comesottofondo per la scena in cui Eduardo si rinchiude in bagno...
Mi ha fatto venire i brividi la tua descrizione del suo dolore e il fatto che in realtà anche Mark voglia le stesse cose che vuole lui è stato un fulmine a ciel sereno (be', non proprio sereno), perchè non me l'aspettavo e invece è perfetto. Così come è perfetto (tristemente) che purtroppo probabilmente i due protagonisti della tua storia non torneranno mai a parlarsi di nuovo e quindi non scopriranno mai che i sentimenti che provano sono reciproci...
La frase "con quell’espressione di disinteressato tedio e superiorità incastrata da qualche parte tra gli occhi e la fronte" mi è piaciuta molto, rende benissimo l'idea del viso di Mark, contratto in una smorfia dietro la quale lui è solito nascondersi. Che altro dire, complimenti! Mi piace molto come scrivi e come scrivi di loro due, quindi... continua a farlo! ;P