Recensioni per
Notte Antica
di Ekathle

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/06/14, ore 23:18
Cap. 1:

Allora, per prima cosa: questa storia è una meritata bandierina verde. Dico sul serio. La trama è molto interessante, ma credo che lo sarebbe di più se io conoscessi il racconto di Poe da cui hai preso l'incipit. Comunque, i capovolgimenti della trama sono molto ben congeniati. Partiamo con il ragazzo che si allontana dalla casa maledetta (o qualcosa di simile, suppongo); arrivato a casa sua questi cade dal balcone (sarà morto?! Si è suicidato?!), ma sopravvive e viene guardato male dalla comunità. La vecchina lo riconosce: primo interrogativo per il lettore, già si subodora qualcosa che non va. Lui scappa, si specchia, capisce. Picco di attenzione. Chiesa, soluzione. Ritorno, rituale. Il lettore ha la speranza di vedere il ragazzo tornare nel suo corpo. Dopotutto, il poveretto ha già avuto una bella dose di sfighe. E invece no. Lui ritorna nel suo corpo, ma il suo corpo è morto.
Finale con morale.

La trama mi piace veramente tanto, l'hai gestita in modo piuttosto intelligente! Non ci sono punti scontati, tiene bene l'attenzione.

Un dubbio sul finale: siamo sicuri che fosse veramente una buona scelta, per il ragazzo, vivere nel corpo di un vecchio assassino? Non credi che fosse meglio la morte, per lui? Io dico di sì. Ci sono vite e vite, e magari la vita dell'assassino (e vecchio) non è la migliore.

Note dolenti (non molte):
- Hai usato per due volte in poche righe la parola "abituale", una volta riferita a "vicino", e direi che potresti trovare un termine più adeguato;
- In generale, fai periodi troppo lunghi e articolati per esprimere concetti piuttosto semplici. Ti faccio un esempio: "Ragionando in modo lucido e preciso, come accade solo nei momenti in cui si è veramente sconvolti, e la nostra ragione cede il passo a quell’istinto che ci appartiene fin dalla nascita e che spesso ci conduce in salvo,avevo supposto che, se l’adorabile vecchina mi aveva minacciato con il crocifisso, il vecchio corpo in cui mi trovavo non aveva dovuto essere un assiduo frequentatore di luoghi sacri, e conoscendo la gente, ora quelli lì fuori non cercavano più me, ma bensì il vecchio Carter, e quindi sarei stato decisamente al sicuro.". Questo periodo è davvero troppo lungo! Poteva essere espresso in modo molto più conciso e sarebbe stato ugualmente - se non più - piacevole: Fu l'istinto, una primordiale tensione alla sopravvivenza, a dettarmi la soluzione: se l'adorabile vecchina mi aveva minacciato con un crocifisso, significava che il vecchio Carter non frequentava la chiesa. Pertanto, la chiesa era l'ultimo posto dove l'avrebbero cercato.
Ora, non è alta poesia questo mio pezzetto, ma è più corto e di più facile comprensione dell'altro - con tutte quelle virgole! -. Sicché, sfoltisci come se non ci fosse un domani.
- Evita cose come: Brrr, non voglio pensarci. No, troppo colloquiali.
- Un altro esempio di ridondanza: "foglietto ingiallito dall’aria antica". Qui, ingiallito è compreso in "dall'aria antica". è un errore che si fa spesso. Lo faccio tante volte anche io e ci devo pensare bene per non caderci. Quindi, se devi descrivere una cosa, due parole sono meglio di tre, e una meglio di due. Ma se devono essere più d'una allora che siano tutte di significati diversi!

La pappardella è finita!
Sciau!