Recensioni per
Perdonami, Claire
di Abraxas
A parte alcuni commenti estremisti dall'altro lato che dimostrano come la descrizione dell'imprinting nei licantropi sia una specie di avvallamento dei matrimoni combinati, c'è comunque "troppo buonismo", come dicevi tu nella pubblicita della fic, nei libri della Meyer. Come se l'amore fosse una cosa semplice. Secondo lei lo è: un vampiro sente che hai un buon odore e che non può leggerti nella mente...zac! Amore perpetuo. La natura decide che avrai una ragazza e che penserai solo a lei...zac! Come per magia lei ti cadrà ai piedi, è scritto nel destino! |
Un aspetto affascinante della licantropia - della licantropia in generale, non quella della Meyer - è lo spaventoso iato tra dimensione fisica e dimensione mentale. La Meyer cerca di ricalcare questa dicotomia, di rendere alla buona lo strazio di questa doppia dimensione, anche se in un certo senso a volte speculare rispetto ai licantropi classici; l'imprinting ne è un esempio: è la "mente" del licantropo ad essere soggiogata, non la sua dimensione fisica. Però, come al solito, la Meyer arriva fino a un certo punto: propone il conflitto, cioè il fatto che l'imprinting sia vincolante e non possa essere spezzato, ma due pagine dopo lo risolve alla buona. Quil è innamorato di una bambina di tre anni? Beh, ma non importa, non è mica un problema aspetta quei tredici-quindici anni perché lei diventi adulta abbastanza per amarlo sotto tutti gli aspetti. Ovvio. |
In questo periodo pubblichi soltanto storie tristi e malinconiche. Vedi di cambiare rotta, perché se continui così riuscirai a farmi commuovere sul serio! |