Quando ho terminato di leggere ho pensato che fosse il primo capitolo di una storia più lunga, poi sono andata a controllare e ho visto che la one-shot è completa.
Questa mia impressione è nata soprattutto perché all'interno della storia ho sentito realmente la presenza di Milena solo negli ultimi paragrafi, quando parli di come percepisce il mare.
Nel resto della storia mi è sembrato di leggere dell'infanzia di una ragazza qualunque. Non riconoscevo Milena negli atteggiamenti o nella famiglia che hai descritto e credo che questo sia successo perché la situazione era molto generica. Hai posto l'accento sul problema di una ragazzina cresciuta in una famiglia di 'apparenze', però non hai parlato di episodi da cui si poteva capire in che modo queste apparenze le pesassero. Non si è compreso molto dell'evoluzione di Milena, del motivo per cui è diventata quello che è. Hai dato molte spiegazioni e parlato di molte cose (il violino, la pittura, la tata, le quasi amicizie che forse aveva trovato) però alla fine questi elementi non sono andati a comporre un quadro omogeneo, in modo che ne saltasse fuori la storia di un'unica persona. Anche per via della fine brusca - sembrava che solo lì stesse emergendo un personaggio interessante - il risultato finale è stato un po' come un collage in cui non si nota l'insieme ma soprattutto il tentativo dei singoli pezzi di incastrarsi.
Attenzione poi alla punteggiatura. Ad esempio qui:
"I suoi genitori per quanto fossero bravi nei rispettivi lavori, la madre era una musicista e il padre un bravo artista; come genitori aveva fallito miseramente."
In questo caso prova a usare un sistema come questo:
"I suoi genitori per quanto fossero bravi nei rispettivi lavori - la madre era una musicista e il padre un bravo artista - avevano fallito miseramente nel crescerla (per non ripetere 'genitori')."

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Devo farti i miei complimenti ... Questa one shot é davvero molto bella e toccante. I genitori di Milena sono solo degli egoisti che pensano alla carriera e ad inculcare le loro passioni ad una figlia che MAI realmente hanno accudito, coccolato, abbracciato o baciato. Putroppo esistono davvero genitori cosi nel mondo e me ne rammarico; io da mamma mi sento schifata dal comportamento di questa gente; sempre se si possono definire tali. Milena ha preso la decisione più giusta; fuggire da una realtà molto brutta e come tu ha scritto: " da una prigione dorata". Bravissima un bacio

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Non sarà strettamente legata alle altre ff che hai scritto, ma offre un quadro ben preciso sulla vita di Milena prima di diventare la guerriera di Nettuno e di incontrare Heles.
In un certo qual modo le completa, rendendoci partecipi di un passato che ha condizionato la maggior parte delle scelte di una ragazza come Milena.
Questa è la prova concreta che i soldi e la fama non fanno la felicità, anzi l'allontanano.
Inoltre per una bambina la presenza dei genitori dovrebbe essere fondamentale per la crescita perchè tale mancanza rischia di essere trascinata come un peso per tutta la vita.
E' difficile crescere da soli.
Per difendersi dal mondo non si può fare altro se non apparire diversi da come si è realmente: quando invece non ci si adegua alla massa, si finisce per essere presi di mira, tormentati, o incompresi.
Davvero una splendida one-shot!! Dovresti farne una anche su Heles!
Complimenti come sempre!!
A presto =D
Cri

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complimenti :) mi piace molto questa one-shot...e devo ammettere ke il tuo stile di scrittura e il tuo modo di narrare le tue ff mi piace sempre di piu :) questa l ho messa tra i preferiti e ti aggiungerò tra gli scrittori preferiti :) ancora complimenti

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