Allora, eccomi qui! Bene, bene, bene... Non c'è molto da dire in verità questa volta, o forse sono solo io che non ho idee.
Naturalmente leggendo ho notato che hai aggiunto ancora particolari e hai reso la forma più scorrevole, ma a mio parere devi cercare di migliorarla ancora. Infatti sono ancora molto presenti espressioni del "parlato" come: "Poi, scusa, ma sei una bellissima donna".
Avresti potuto dire: "Inoltre, sei una donna bellissima". Ma questa è solo una puntualizzazione...
Cambiando argomento, appena ho letto che Peter ha preso una bottiglia di "Merlot", sono scoppiata a ridere. Non poteva mancare qualche riferimento ai telefilm!
Poi, come ti ho già detto durante la mia prima lettura, ho rivisto gli "inglesismi" di Peter, una scelta davvero originale.
Questo è tutto, al prossimo aggiornamento!

-Marzia

P.S. Secondo me, dovresti ritardare "il fatto", non so se hai inteso. Sei solo al secondo capitolo, e i lettori aspettano solo quello. Quindi se lo ritarderai, creerai un'atmosfera di attesa che non potrà farci staccare dallo schermo fino a quando non avremo letto l'ultima parola. E' vero, in quel momento rimarremo deluse perchè non ci sarà ancora stato "il fatto", ma non vedremo l'ora di leggere ancora, e ancora.
P.S.2. Lo so, lo so, perchè metto troppi P.S.?

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La storia mi incuriosisce molto, anche se non ho ancora un'opinione chiara su di essa. Mi piace il personaggio di Peter, ma anche qui aspetto a dare un giudizio definitivo: per ora dico che lo stai descrivendo in modo abbastanza dettagliato, e questo è decisamente un bene. Spero che andando avanti venga approfondito anche la questione del padre, perché sono molto curiosa ^_^
Lo stile è molto curato, mi fa piacere che ci sia ancora qualcuno che ci tiene alla forma!
Solo una domanda: di che nazionalità dovrebbe essere Peter? Perché dal nome sembrerebbe americano/inglese/australiano, insomma anglofono, e pure la ragazza, ma allora perché lei gli chiede perché parli in inglese? Ecco, sarò io pignola, ma queste frasi in inglese buttate qua e là non mi convincono moltissimo (e te lo dice un'anglofila nonché studentessa di lingue!); le avrei trovate caratteristiche se si fosse trattato di una lingua poco conosciuta, ma in questo caso, se i personaggi sono anglofoni, mi sembra superfluo.

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