Molto molto strana. Vagamente allucinata. Normalmente riesco a commentare qualsiasi cosa (in bene o in male) ma in questo caso non so giudicare, soprattutto la sostanza. Posso solo dire che avevo capito che stavi ascoltando un pezzo musicale mentre scrivevi per certe ripetizioni musicali e certe accelerazioni periodiche del ritmo di scrittura (probabilmente quando nella tua testa o nelle tue orecche passava il ritornello). Posso aggiungere che arrivato alla fine, non mi dispiace averla letta e ora mi metto su youtube proprio quella canzone.

marco

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Cavolo. Cavolo, davvero. E' decisamente...strana. Bella. Ma strana. Anche io la prima volta non ci ho capito nulla, ma sembra quasi fatto apposta, per sottolineare la confusione del momento. Lo stile è semplicemente impeccabile. E sei riuscita con successo ad avvicinarti a Baricco. Brava, davvero. Interessante la ripresa del nome della protagonista, dell'atmosfera surreale -un poco claustrofobica anche se si svolge all'aperto (?) ,o almeno, a me ha dato questa sensazione- e, soprattutto, della parte finale. Mi è piaciuta tantissimo. 'L’uomo apre gli occhi. Quell’uomo ero io.
Libera mi guarda e piangendo mi sussurra, come un canto: Mi perdoni.' E' una ciliegina sulla torta. 
Ora che rileggo la pima parte: la ripetizione delle frasi è assolutamente ben inserita, e...belle, belle! Non trovo altro aggettivo! Belle quelle frasi, che hanno una forta spinta emotiva, immediata.
Te l'ho già detto che mi è piaciuta un sacco? xD Complimenti!

Jan
 

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Mi piace molto il modo in cui l'hai scritta,soprattutto la prima parte.
Mmmm.La prima volta che l'ho letta non ci ho capito niente e l'ho dovuta rileggere un paio di volte(non sono la perspicacia in persona,purtroppo u.u),a parte questo mi è piaciuta molto.Certo che però sei maledettamente fortunata,eh.Scrivi così e in più disegni da dio.Forse ti sto odiando un po'. ;)