Aspetta.
Aspetta perché non ho più parole.
E non ho neanche più lacrime, lo giuro. Le ho consumate tutte. Tutte.
Mamma ... Cavolo. Cavolo, dico.
E' bellissimo. No, non si può dire bellissimo. Bellissimo è riduttivo, troppo. Troppo riduttivo. Devo cercare un aggettivo grammaticalmente corretto che possa esprimere la grande forza emotiva di questo racconto.
Non ne trovo. Ho un vocabolario molto ridotto, a quanto pare.
Ma davvero non trovo NEANCHE un aggettivo.
A prescindere dal fatto che non so neppure da dove sto tirando fuori tutte queste parole, perché sono rimasta ... stupita. Il che è -nuovamente- dire poco.
Sì, per scrivere non c'è bisogno di parlare, ma vorrei almeno riorganizzare i pensieri della mia mente. No. Non ce la faccio.
Vorrei anche raccogliere la mascella dal pavimento (che non è un'immagine molto poetica, ma esprime al meglio il mio stato).
Insomma, Anna, non so davvero come ringraziarti.
Perché mi hai fatto un regalo che non ha eguali, un regalo che è meglio di qualsiasi altra cosa che potrebbe essermi donata.
Tu mi hai resa felice.
Sai, no, quando si dice che non è facile provare almeno un attimo di felicità.
Sì, perché leggere che una storia tanto bella è dedicata alla MIA PERSONA (wow, che termine tecnico ... *w*) mi ha portata proprio al settimo cielo.
E poi c'è il mio nome, là in mezzo. E c'è il tuo. E tu sei mia zia. La mia zietta che io adoro. Che adorerò per sempre. Mia amica, perché ti voglio bene. E te ne voglio tanto.
Mio dio, se mi avessero detto che in futuro avrei incontrato TE su un sito, per una sola passione in comune, giuro che non ci avrei creduto.
Grazie, grazie davvero. Non sai quanti grazie ti direi. E ti riempirei anche di uova di Pasqua, perché il cioccolato va sempre bene, specie oggi.
Ti voglio bene. Tantissimissimissimissimisssimissimissimo.
Bacioni,
tua nipote :3 <3 |
