Recensioni per
Il primo trovatore
di Ramiza

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/01/12, ore 18:22

Questo capitolo è... meraviglioso!
Ho amato tantissimo i dialoghi, la dolcezza della scena tra Tristan e Filippa e quella più intensa e piena di sottintesi tra Guglielmo e Tristan. Bellissimo come questi due riescano a dichiarare il loro amore, a dimostrarlo l'un l'altro senza la necessità di dirlo, senza la necessità di uscire dai loro ruoli, ma adeguandosi ad essi, dimostrandolo con una devozione che nulla ha di cieco - pur rimanendo assoluta - da parte di Tristan e con la pretesa di poter difendere e nello stesso tempo disporre, ma senza obbligare, da parte di Guglielmo. Pur essendo molto ignorante in storia medievale, mi sembra che tu sia riuscita a ricreare perfettamente due figli di quel tempo, rendendoli credibili, palpabili, facendoci capire i loro sentimenti e il loro modo di viverli. Che è giocoforza diverso dal nostro, ma non meno intenso. 
Questa è una di quelle storie che vorrei non finissero mai! Bravissima!

Recensore Junior
25/01/12, ore 17:22

Ciao!^^
Purtroppo sono una vera ignorante della storia medievale ma questa tua originale mi ha veramente incuriosita!
Giusto per aver un'idea generale di chi sia stato Guglielmo ho letto la biografia su wikipedia e devo dire che c'ho capito poco o nulla (:S) se non che fosse stato un uomo molto importante, e poi l'idea che un signore feudale come lui scrivesse poesie rende tutto un molto romantico!
Mi piace molto come lo presenti, sia in manieria positiva che negativa, e il rapporto che lo lega a Tristano che man mano si evolve fino a diventare amore. A proposito, è veramente esistito questo servitore?
Perdona ancora la mia ignoranza ^^'
Al prossimo capitolo!
Minner_

Recensore Veterano
02/11/11, ore 20:23

Letta tutta d'un fiato... bellissima. L'ultimo capitolo poi è meraviglioso: un linguaggio più ricco dei precedenti - mi è parso - e un processo di crescita costante dei personaggi che fa arrivare alla fine con un nodo alla gola. Mi piace tutto: dall'ambientazione ai personaggi. Sapere poi che lo sfondo storico è reale, sapere che dietro c'è l'attenzione per i dettagli che solo l'amante di questi personaggi oscuri (perdona l'ignoranza, ma io manco l'avevo sentito nominare) può trovare e far risaltare è da brivido. Un ottimo lavoro!

Recensore Master
19/05/11, ore 09:09

Possiedi verosomiglianza storica, cara, cioè: pian pianino, senza forzature, mostri una personalità fuori dalla norme convenzionali del tempo senza però cadere nel rischio in cui si può cadere spesso nelle storie storiche: e cioè attualizzare troppo finendo a dipingere un personaggio troppo moderno per i canoni d'allora. Il conte è perfettamente inquadrato nel contesto, le sue scelte, benchè non conformi all'epoca, rispecchiano la stessa epoca. E' lodevole che tu ti accosti così alla vera storia biografica, dipingendo quella romanzata come in effetti avrebbe potuto essere. Ora non so, perchè Guglielmo non lo conosco, però penso nessuno potrebbe accusarti di sfalsare completamente la storia...
Poi... Tristan, oh bien, anche lui verosimilissimo, servitore come si era davvero: umili, un po' sottomessi, abituati a farsi mettere in testa i piedi dai nobili, ma intatti dentro. Purtroppo era così, avesse reagito in maniera diversa nel capitolo precendente se lo sarebbe beccato in quel posto (perdona la finezza) diciamocelo: e anche Guglielmo non avrebbe potuto prendere a pizze in faccia il d'Anjou per un misero pezzente... così mi son piaciuti davvero tanto i suoi pensieri omicidi. Rendono il tutto perfettamente umano.
Brava, continua a scrivere!

Recensore Veterano
18/05/11, ore 20:24
Cap. 1:

 
Privjet!
Molto intrigante come inizio.
Devo confessare di non essere propriamente ferrata su questa parte della storia, ma comunque seguirò magari cogliendo anche l’occasione per informarmi di più.
Che belli i personaggi bipolari, il contrasto tra il conte all’inizio del capitolo e il conte alla fine mi ha costretto a decidere di seguire questa storia :) Poi mi piacciono le tue descrizioni, brevi ma accurate.
Molto lentamente ma seguirò di sicuro
Auf Wiedersehen!

Recensore Veterano
18/05/11, ore 19:49

Episodio affascinante che rende benissimo la complessitá di Guglielmo e i suoi tormenti interiori. Non poter essere quel che si desidera è una frustrazione ma non poter essere quel che si sa di essere è una tortura. E questo potrebbe davvero spiegare la sua continua guerra contro il mondo e la società cui appartiene. E anche la sua implacabile avversione verso la chiesa e la nobiltá che di quel mondo erano i capisaldi.
Bravissima

Recensore Veterano
03/05/11, ore 21:03

Ecco un altro squarcio della personalità del conte di Poitiers, ribelle prigioniero dei conformismi del suo tempo, anarchico irreggimentato negli schemi classisti di una società ingessata che poteva combattere solo con le armi dell'arguzia, della poesia, della sua geniale creatività.
Una personalità esaltata dal confronto con la meschina arroganza dell'Angiò, classico esemplare di un'aristocrazia sempre più lontana dal mondo dove viveva.
Tristan, invece, è sempre più calato nel ruolo di "buon genio", capace di capire immediatamente grazie alla sua devozione profonda.
Splendido lavoro, davvero.


PS: "Cercava il quel complimento": in quel complimento. Trovato il refuso ;-)

Recensore Master
03/05/11, ore 16:09

Ah son capitata qui e ho letto questi due capitoli che hai scritto. Innanzi tutto carina l'idea di tirar fuori come personaggio uno dei trovatori di cui penso parlasse pure Dante, se era il primo e poi famoso... scuserai l'ignoranza, il ginnasio sfuma nella mia memoria, ricordo solo in linea generale la cultura dei trovatori provenzali, la differenza tra lingua d'oil e occitano, il dolce stil novo... ah che reminescenze! Quindi questo mi ha piacevolmente colpito, poi la narrazione è scorrevole e fluida, mi sembra scrivi bene con la giusta dose d'ironia che sicuramente era caratteristica del tuo protagonista (e inoltre ha quell'alone di malinconia che adoro in un personaggio) Mi è piaciuto anche questo gioco d'incastri tra realtà e finzione, diciamo che può essere un po' rischioso dal punto della veridicità storica, ma in fondo non c'è bisogno di esser troppo rigidi, mica si tratta di un saggio storico-biografico. Fin'ora non sei suonata inverosimile e questo è l'importante.
Comunque in conclusione complimenti, aspetto che anche l'altro personaggio, Tristan, si delinei meglio perchè fino adesso non si capisce molto di questo personaggio che non ho capito se ha una funzione vera e propria nella storia o se è messo lì, diciamo, a far da "contralto" alle riflessioni di Guglielmo...
Un saluto, a presto!

Recensore Veterano
03/05/11, ore 00:40
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Guglielmo IX duca d'Aquitania e conte di Poitiers fu probabilmente il progenitore dei trovatori, i cantori dell'amore cortese cui tutti noi siamo profondamente debitori. Ramiza ci offre un ritratto storico attendibile sul profilo umano, sebbene assolutamente originale, basandosi su una raffinata rielaborazione dei momenti-chiave della vita di questo personaggio misterioso e affascinante, geniale e controverso. Un personaggio del suo tempo del quale, l'autrice, con acuta sensibilità, riesce a presentarci interessanti aspetti di modernità.
Lo stile è curato ed elegante, deliziosamente scorrevole, si legge con estremo piacere.
Le citazioni dalle opere del poeta sono raffinate e affascinanti.
Per quanto il lavoro sia ancora al secondo capitolo, ci sono tutti gli elementi per considerarlo d'eccellenza.

Recensore Veterano
02/05/11, ore 23:26

Bellissimo e intenso anche questo capitolo. La personalitá esuberante del nobiluomo s'incrina nella sua umanità. Niente di strano che uno nella sua posizione possa desiderare una vita semplice e libera. Perché il suo comportamento pare proprio un tentativo di ribellione alle catene che il suo ruolo impone. Sposa una donna bellissima della quale non gli interessa nulla, deve sottostare a rituali che trova vuoti e risibili e le sue uniche armi sono la sua arguzia e il suo fascino.
Bravissima.

Recensore Veterano
02/05/11, ore 00:30
Cap. 1:

Non so quanto plausibile dal punto di vista storico, il racconto è perfettamente verosimile sul piano letterario e psicologico. Le descrizioni sono veramente vivide, anche se aleggia su tutto un velo di tristezza. Affascinante il personaggio di Guglielmo, ben tratteggiato anche Tristan.
Certamente, la storia di un duca d'Aquitania non poteva essere anche solo sfiorata dal sospetto di una relazione omosessuale, dunque le fonti avrebbero assolutamente insabbiato qualsivoglia accenno. Da questo punto di vista, anche ques'ipotesi diventa meno improbabile.
Bravissima, si legge che è un piacere.