Mi piace come tu abbia cercato di dare un volto a Blaise Zabini, raccontare la sua storia, quando nei libri è vagamente nominato solo a partire dal sesto libro, come se prima non esistesse, per dar spazio solo a Potter e compagnia. E' stato interessante leggere la tua versione dei fatti, in un ipotetico finale che comprende la morte di Potter.
Devo dire che il finale mi ha davvero coinvolta, ma... HAI UCCISO DRACO MALFOY ç____ç Sul serio, mi sono commossa, per quanto la scelta di Blaise di non lottare ancora, dopo la morte del suo amore, non sia condivisibile.
Ci sono stati un paio di errori di battitura, però, che rallentano un po' la lettura. Inoltre nella prte finale cambi improvvisamente la voce narrante, passando da quella in prima persona di Blaise ad una narrazione in terza persona, per poi ritornare alla prima. Devo ammettere che questo passaggio mi è stato poco chiaro. Mi riferisco a questo:
“Ok…” tirai su col naso, ma chiusi gli occhi cacciando indietro le lacrime.
[...]
Pianse Blaise Zabini, come un bambino, sul corpo del suo migliore amico, dell’uomo che aveva amato e del ragazzo che aveva visto annullarsi.
[...]
Un giorno d’improvviso alzai gli occhi. Ero tornato sensibile al mondo che mi circondava, e mi voltai.
Non so se sia una scelta stilistica, ma in questo caso non ne vedo il fine.
E, per completezza, mi sembra giusto segnalarti anche questa parte: come il freddo aveva accolto il corpo di Draco dentro di se, in questo caso, non essendo 'se' congiunzione' si scrive accentato.
In ogni caso, ho apprezzato la storia di Blaise, la tua storia di Blaise. E il modo in cui hai inserito quella frase, che rappresenta il fulcro dell'intera vicenda.
Legar
(Recensione modificata il 13/05/2011 - 11:55 am)