Recensioni per
If I can't be yours
di Luna Malfoy

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/03/14, ore 16:22
Cap. 1:

Ciao. Ho letto la tua storia e devo dire che sinceramente mi piace un sacco! È davvero scritta per bene in una maniera semplice e sciolta. Non fraintendere, era un complimento! Così è più facile seguirti. Anche il carattere con cui lo hai scritto agevola la lettura e per non parlare del titolo. *-* La grammatica è perfetta: l'uso dell'italiano non è per niente pessimo, bensì, è molto scorrevole... Amo il modo in cui scrivi, tutte le descrizioni e il modo in cui lasci emergere i caratteri dei protagonisti. È perscontato che devi continuare lol. Bravissima, davvero devo farti solo i miei complimenti! Poi, volevo dirti, che il layout è il più bello che abbia mai visto e da un'effetto speciale alla lettura: non la rende né troppo pesante né troppo facile da leggere. Insomma, è perfetta! Leggendola ho anche pianto, sì, lo giuro: ho pianto. E' incredibile tutto ciò... non pensavo che una tale storia possa farmi piangere così! 

Recensore Junior
07/11/06, ore 14:30
Cap. 1:

Non ho parole. Davvero, non pensavo che una fanfiction mi potesse dare così tante emozioni. La storia che hai scritto mi ha fatto piangere davanti allo schermo, e non è cosa facile farmi commuovere, davvero ... È davvero fantastica, per la trama, per le emozioni di lei, ma la cosa che amo di più è la fine. Sarò strana ma i finali che mi piacciono di più sono quelli in cui i protagonisti della storia d'amore muoiono, o quelli comunque che finiscono male. Penso che sia un po' scontato scrivere una storia d'amore che finisce bene. Forse se questa fosse finita in modo diverso non mi avrebbe lasciato nulla. Ogni tanto rileggo questa storia, ed è come se la leggessi per la prima volta. davvero tantissimi grazie per averla scritta.

Nuovo recensore
27/02/04, ore 13:52
Cap. 1:

Giudico la fic 10. Perchè? Perchè è sentita e perchè il linguaggio trasuda l'emozione che pervade il racconto. Tuttavia, pare che esista qualcuno che dall'alto della sua esperienza non solo giudica male (e con argomenti inesistenti) un pregevole lavoro, ma addirittura si permette di esprimer eun giudizio sull'autrice. Io ho il massimo rispetto per lei e nei suoi lavori che ho avuto il piacere di leggere, ho scorto una persona modesta e sincera che scrive per il piacere di farlo, per comunicare qualcosa, non certo con la pretesa di riformare la letteratura italiana. Quindi consiglierei ai signori cavalieri dell'apocalisse (già il nome denota una profonda ignoranza e villania) di passare ad un nick meno pretenzioso, di studiare un minimo di tecniche del racconto, ed in ultima analisi di andare a farsi fottere.

Recensore Veterano
03/01/04, ore 20:12
Cap. 1:

Cari signori Guerra, Peste, Fame e Morte, ho letto per caso la vostra recensione. Premetto il fatto che è giusto far sapere a chi di dovere anche il proprio giudizio negativo su una storia, ma gli strani e poco azzeccati termini che avete utilizzato mi hanno spinto a spezzare una lancia in favore della scrittrice. La storia che avete con così tanta facilità stroncato, non credo sia la stessa che avete letto: sinceramente una storia così cupa stonerebbe molto se fossero stati utilizzati dei termini fastosi e lussureggianti, tipici di un genere molto più “leggero”; inoltre è un po’ contraddittorio scrivere su una recensione che l’autrice ha utilizzato questo tipo di linguaggio e poi concludere dicendo che lo “slang usato è tipico dei messaggini sms”. Vorrei anche far notare che i temi di morte, omicidio-suicidio, amore non corrisposto e pazzia, non mi sembrano molto adeguati per un rotocalco rosa, e nemmeno tanto banali, visto che spesso nella nostra società accadono cose di questo tipo (e i numerosi notiziari ne danno la prova). Infine aggiungo che scusarsi per i numerosi errori di grammatica, battitura e sugli autori riportati non basta: se non avete adeguate conoscenze in questi campi, fareste meglio a non scrivere, vi garantisco che risulterete meno presuntuosi di sapere tutto. Comunque non credo che “la signora Malfoy” abbia la pretesa di dare lezioni ad un pilastro della letteratura italiana, non dimenticate che qui siamo tutti dei dilettanti, nessuno si sente in grado di competere con grandi scrittori e poeti come D’Annunzio, Ungaretti e Montale. Un’ultima cosa, spero vivamente che il vostro nick sia davvero serio e sentito, perché disgrazie come la Fame, la Peste, la Guerra e la Morte sono cose molto più serie di un banale soprannome.

I Cavalieri dell' Apocalisse
26/12/03, ore 20:00
Cap. 1:

Non occorrre spendere troppe parole e soprattutto tempo per descrivere un lavoro pressocchè mediocre, banale e pieno di stupidaggini. si spera solo che la storia narrata non sia autobiografica perchè nn sta in piedi. non vi è potenziale e la lingua risulta a volte scarna quasi ermetica, (Ungaretti e Montale non conpetono con la Sig.Malfoy)a volte prolissa, fastosa, lussureggiante (l'autrice potrebbe dare lezioni private a D'Annunzio). non esprimiamo di + perchè sarebbe inutile spendere parole per un lavoro da rotocalco rosa. Si scusano i lettori per gli eventuali errori di grammatica, battittura e sugli autori riportati. spero che i lettori compatiscano e comprendano il linguaggio e lo slang usato tipico dei messaggini sms. I Cavalieri dell' Apocalisse

Videlssj
15/07/03, ore 23:31
Cap. 1:

Ok, non eccezionale.....di più!!! Sarà che sono adorabilmente sadica e malinconica, per non dire romantica, ma si può definire il "Giulietta e Romeo" di adesso! Lo stile impeccabile e la fine sconcertante ne fanno un'opera maledettamente strappalacrime e/o sospiri....e poi i nomi...scusate se è poco!!!

Esus
29/06/03, ore 11:22
Cap. 1:

Uhm... interessante questa fic... un modo particolare di concepire il binomio "eros e thanatos" (amore e morte). Mi è piaciuto questo intrecciare di pensieri e riflessioni sulla vita reale, di questo confronto tra due modi diametralmente opposti di vedere il mondo: lei, "sognatrice" (passami il termine), legata maggiormente alla sfera dell'intelletto e di grandi valori e lui, materialista, che non vede molto al di là della punta del suo naso, pronto solo a soddisfare i propri capricci momentanei. Tuttavia... la fine... la morte di entrambi... forse forse è un po' eccessiva e quasi sembra stridere con tutto il discorso che Itami aveva fatto prima... o forse no, a voler ben guardare. Cmq, complimenti! Anche da punto di vista stilistico, il lavoro è molto curato, anche nella scelta dei nomi (e la scelta del nome di un personaggio dice già molto di quello che poi sarà il suo carattere ed il suo essere... anche io ci metto un secolo a sceglierlo ^_^;;) e nei dettagli delle descrizioni. Pochi flash che danno colpi di luce in una stanza essenziale eppure tanto complicata da trame di luci ed ombra.