Recensioni per
Compagnia da gay bar
di Rota

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/05/13, ore 17:58
Cap. 17:

Questo è il capitolo in assoluto più bello, secondo me. Mi ha commosso, non fino alle lacrime perché purtroppo non ne ho, ma mi ha fatta tremare dentro e credo che questo valga più di mille lacrime versate.
La parte che ricorda Matt, quella in cui rivede Alfred piangere e dire quelle parole, è stata uno strazio, l'ho vista davanti ai miei occhi: le lacrime di Alfred e le sue preghiere, il bacio di Ivan e le sue parole, davvero uno strazio. Questo è un complimento se non si fosse capito.
Anche la parte con Francis e Matthew è stata bella, più dolce (grazie al cielo) e meno dolorosa, con quelle domande leggere e forti; mi è piaciuto molto il finale.

La speranza, timidamente, ha fatto sbocciare
il suo tremulo fiore delicatissimo.


Non c'è paragone più azzeccato di questo per definire la speranza; un dolce fiore delicato e tremulo. Complimenti, scrivi proprio bene.
Mi spiace che sia l'ultimo capitolo questo, ma ogni cosa ha una fine.
Juls.

Recensore Veterano
03/05/13, ore 17:43
Cap. 16:

Conosco il Discorso all'Umanità e devo dire che è molto azzeccato con l'argomento, anche solo il nome: Discorso all'Umanità. Perché è di Umanità che si parla alla fine, solo di quello; non si parla di religioni, di ideologie politiche o pensieri filosofici e morali generali, si parla solo di Umanità, niente di più niente di meno.
Ed è anche bello che a parlare è stato Matthew, ha tirato fuori quello che pensa senza paura (e senza svenire) davanti a tutti; le etichette non esistono. Le etichette esistono nel momento stesso in cui noi le mettiamo, in cui noi le accettiamo; siamo noi a crearle e sempre noi decidiamo se distruggerle o seguirle.
Per questo quando mi si presentano davanti dicendo "sono gay", "sono etero", "sono emo", "sono metallaro", io dico un semplice e conciso "sono Giulia"; è quello che sono, non sono bisex, non sono metallara, non sono una stupida etichetta, sono io e basta. Non c'è nient'altro.
Per questo mi piace il discorso che mette su Matt, mi piace le parole che dice.

"Sono etero. Sono omosessuale. In realtà non penso che questo possa davvero importare alle persone che mi stanno davanti. Perché anche se io fossi una delle due opzioni, una volta innamorato di una persona perdo ogni etichetta e ogni stupido nome. Non è importante più nulla, se non l'oggetto del mio amore e il mio stesso sentimento, puro e indissolubile"

Belle parole.
Giulia, solo io.

Recensore Veterano
03/05/13, ore 17:21
Cap. 15:

Alla fine Feliciano porta con sé sempre un po' di sollievo, perché alla fine è quello che ha fatto. Bruce non è morto, Ivan non sarà accusato di omicidio, anche se ci saranno delle conseguenze.
Quando Antonio smette di sorridere bisogna stare attenti, è sempre un momento orrendo quando non c'è più il sorriso sul volto dello spagnolo.
Mi piace come scrivi e quello che racconti, complimenti.
Juls

Recensore Veterano
03/05/13, ore 15:44
Cap. 14:

"Come possiamo avere rispetto se non lo pretendiamo?"

E fu tutto rumore.


Credo siano le due frasi che mi sono più piaciute all'interno di questo capitolo; sarò ripetitiva, magari l'ho già detto, ma amo molto le frasi corte che contengono un mondo di significati, che vogliono dire più di quanto sembra.
E adesso forse ho davvero capito la storia con Yao, forse sì.
Sono cattiva se dico che Bruce si è meritato quello che ha passato? Credo di sì e me ne rendo conto, forse non avrei pensato una punizione così dolorosa, ma quasi. Sì, sono un mostro, ma odio le ingiustizie; e pensare che sono una persona pacifica che odia la violenza. Lol, sono come Shizuo in Durarara!!.
Juls

Recensore Veterano
03/05/13, ore 15:25
Cap. 13:

Durante tutta la lettura ho provato un senso di malinconia e un po' di tristezza, però ho letto con il sorriso sulle labbra; non perché trovassi la lettura divertente, anzi, era quasi un sorriso dolce il mio, quasi di rassegnazione a quello che Ivan deve passare, non so dirlo nemmeno io con precisione.
Devo ancora capire bene la storia di Wang, credo di essermi persa qualche passaggio, ma spero di riuscire ad arrivarci almeno alla fine.
Be', com'è che si dice? Uno sguardo vale più di mille parole, no?

Allora torna a guardare il tavolo, immaginando un basso e una chitarra che suonano assieme, e alla fine ogni rumore diventa una melodia rassicurante.

Mi piace pensare che gli strumenti non siano stati scelti e immaginati a caso, mi piace pensare che siano stati associati a Ivan e Alfred, lo so che è strano, ma voglio crederci; alla fine quello che succede intorno a loro due, quando sono insieme diventa melodia. Sì, un'enorme cavolata, ma ehi, io ho uno spirito romantico che cerca un significato in tutto.
Mi vado a sotterrare.
Juls

Recensore Veterano
02/05/13, ore 16:12
Cap. 12:

La Franada, che cosa tenera e zuccherosa. Credo che con Matthew Francis sia un esserino dolce e carino.

Matthew si convinveva sempre più della bontà del proprio irrinunciabile sbaglio.

"Sei il mio sbaglio più grande, ma che ri-farei" è quello che cantava la Pausini, no? Più o meno, parola in più parola in meno.
Adesso sì che Matt è confuso, ora più che mai. Mi piace il fatto che Alfred non sia cambiato nonostante l'inizio del rapporto con Ivan. E vorrei capire perché diavolo Iva è andato a vivere in mezzo alla spazzatura. Si verrà a sapere?
Juls

Recensore Veterano
02/05/13, ore 15:58
Cap. 11:

Immaginavo che solo Gilbert avrebbe tentato l'impossibile cercando di fermare Ivan, in fondo è lui quello pazzo e folle. Il "piccolo Alfred", forte.

"è per persone come voi che succedono queste cose. Perché la vostra non è tolleranza, è indifferenza. La vostre è sottomissione al potere! Sottomissione all'odio!"

Ed è vero, molte volte quella che alcuni chiamano "tolleranza" non è altro che indifferenza per ciò che ci circonda, molte volte non è il pensiero "ognuno pensa quello che vuole", spesso è "non m'importa". E sono due cose ben diverse. E non bisognerebbe soccombere sotto l'indifferenza, ma cercare qualcosa di meglio, fare qualcosa per cambiare le cose; non dico di picchiare a sangue, ma fare qualcosa. Punto. E non rimanere lì fermi ad accettare e accusare i colpi lanciati dagli altri, smettere di essere persone passive alle proprie vite. Stiamo parlando di gente che ha paura di amare, qui; gente che ha paura di abbracciare la persona amata, di baciarla e dirgli "ti amo" in pubblico, davanti a mondo, ed essere squadrati, giudicati, insultati e a volte anche picchiati. C'è gente che non può amare. Ma si può?
Lo so, è uno sfogo scritto in una recensione di una ff, ma quello che racconti è vero e c'è. Nonostante sia "solo" una storia, gli argomenti che tratti sono reali e attuali, mi sembra il minimo dire qualcosa in proposito.
Va bene, ho capito, devo smetterla di sfogarmi qua sopra. Ci vediamo al prossimo capitolo.
Juls

Recensore Veterano
02/05/13, ore 15:47
Cap. 10:

La storia si Alfred e Ivan è molto bella, mi spiace solo per l'americano:

limitarsi a essere un semplice amante per una persona tanto amata.

Non deve essere facile dover convivere con un fantasma; sarebbe più facile per lui combattere con qualcuno in carne ed ossa, ma qualcuno che non c'è più? Tremendamente difficile.
Semplicemente sei proprio brava a scrivere.
Juls

Recensore Veterano
02/05/13, ore 15:36
Cap. 9:

I capitoli al "presente" sono i più belli perché raccontano dei personaggi come veramente sono, li portano a mostrare la loro vera natura. Nei momenti difficili si vede di che pasta sono fatte le persone.

lui gli sorride, ma è morto nello sguardo.

Bella frase, mi è piaciuta molto. Mi piacciono le frasi brevi, sintetiche che racchiudono un mondo di significati e pensieri profondi.

Chissà se Yao avrebbe reagito in maniera diversa a tutto quello...

Perché devi far sanguinare il mio cuoricino rachito in questo modo?
Adoro il tuo modo di scrivere, sopratutto in questi capitoli al presente in particolare.
Continuerò a seguirti, mi spiace di recensire solo adesso, però. Spero di non infastidire troppo con queste recensioni in ritardo.
Juls

Recensore Veterano
01/05/13, ore 00:00
Cap. 8:

Povero povero Ivan, non potevi scrivere niente di più triste. Così chiuso in sé e pieno di tristezza e dolore. Mi ha fatto tenerezza quella frase, me ne ero dimenticata.

"il piccolo Wang è morto, e io non ho più saputo suonare"

Davvero davvero struggente.
Mentre Vash è un grande. Il suo modo tranquillo e pacato di riportare la calma e il silenzio, poi. Fantastico.

Recensore Veterano
30/04/13, ore 17:07
Cap. 7:

Lily sarebbe Liechtenstein, no? Anche lei è uno dei personaggi più dolci che ci siano.
Vash è impaziente e irritato come sempre, quasi sempre, dai.
Mi è piaciuta la parte in cui hai descritto Antonio agitato, sembra proprio di vederlo muoversi avanti e indietro nel piccolo abitacolo della macchina.
E la parte finale in cui Lily accende la musica si capisce il suo effetto: la musica porta via e isola, protegge dietro al suo scudo, fa dimenticare anche se per poco tempo i problemi. La musica è una specie di tranquillante e sedativo.

Recensore Veterano
30/04/13, ore 17:01
Cap. 6:

Feliciano è un cotenitore di felicità e gioia contagiosa, è davvero una specie di calamita di sorrisi. Mi spiace che debba nascondere il suo amore per Ludwig.
Alla fine Matt ha preso la notizia di Francis piuttosto bene, ma in fondo lui è un bravo ragazzo. E Ivan non inquieta solo lui ._.
Sono proprio i commenti come quelli di Bruce che mi fanno imbestialire e venir voglia di piacchiare, a mo' di Ivan; è bello che tu riesca a descrivere tutto questo in una ff, sei proprio brava a scrivere.
E adesso si leggono gli altri capitoli, sai non ricordo se l'ho mai finita di leggere questa storia. Forse quando l'ho letta era ancora incompleta.
Juls

Recensore Veterano
30/04/13, ore 16:46
Cap. 5:

A volte è bello entrare nella testa degli altri, finisci con lo scoprire il loro vero modo di essere; Ludwig è ben fatto, qui.
Avrebbe certamente potuto fermare Ivan, ma probabilmente non ha voluto.

Vorrebbe davvero tanto far l'amore col suo Feliciano, dimenticandosi di quello schifo che lo circonda.

E Ludwig è bellissimo, non poteva dire niente di meglio che questo; nonostante tutto quello che è successo continua ad amare il suo Feliciano, se ne frega del mondo. E fa bene, dannazione.

Recensore Veterano
29/04/13, ore 21:38
Cap. 4:

E alla fine di tutto lollai alla grande immaginando la faccia di Matt a quella confessione. Fermo, immobile, sguardo perso e un viso tipo "ho sentito bene?". Seriamente, quell'uscita è stata fantastica.
Certo che Alfred è un po' chiuso nel suo mondo se non si accorge che il fratello suona la chitarra come lui. Adesso che so i ruoli di tutti nella band sono felice, non mi aspettavo, però che Gilbert cantasse, sì, insomma, io l'ho sempre immaginato stonato come una campana. E non so il perché.
Sono molto felice anche per la prossima entrata in scena di Antonio, anche se lo hai accoppiato con qualcuno che non è Romano. Sì, sarò anche noiosa, ma io ce lo vedo solo con lui. Mi spiace essere chiusa nel mio mondo Spamamoso. Ma so già che apprezzerò questa coppia, scrivi bene e me la farai... sopportare? Confido in te.
Juls

Recensore Veterano
29/04/13, ore 20:41
Cap. 3:

Ed ecco perché Francis è uno dei miei personaggi preferiti.

Francis è impotente, ancora una volta, di fronte alla forza devastante che governa la sua vita.

Ed è una frase tanto bella, questa.
Stai raccontando, poco a poco, quello che esiste e che purtroppo c'è nel nostro mondo; quello che molta gente vive in questo mondo "civilizzato e amante del prossimo". Tutto quello che fa, che dice o che pensa Francis è pervaso da una malinconia leggera, da un senso di quasi perdita, non so come spiegarlo; è bello proprio per questo lui. Adoro il modo in cui Matt viene descritto da Francis, le parole che usa e gli sguardi che posa su di lui. Mi piace come descrive il modo in cui Matt è sgusciato via da tutto quello che li circonda, il modo in cui si è rinchiuso nel suo, di mondo; che poi non è proprio una fuga, quella del ragazzo, io la definirei più una pausa da tutto, una pausa da quello che poi avrebbe, insieme agli altri, affrontato.
E questa storia mi piace, mi era già piaciuta.
Juld

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