RECENSIONE PREMIO
Vinta al contest "Il Morso e... il Nastro"
Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 9,5 / 10
La storia è scritta bene, ci sono solo un paio di errorini. Questa frase è da rivedere: "lo so che non è vero, lo so che lo dicono solo per tirarmi su". È direttamente presa dal linguaggio parlato, sarebbe più corretta così: "so che non è vero, so che lo dicono solo per sollevarmi (o "farmi stare meglio")". Un ulteriore suggerimento, visto che usi spesso il termine "ancora" come sostantivo, è di scriverlo con l'accento, "àncora", come si fa per le parole con due significati quando quello usato è poco comune. Non è obbligatorio, ma facilita la scorrevolezza della lettura.
Sviluppo della trama: 8 / 10
La trama è abbastanza chiara, ma trovo poco approfondita. In particolare il cambiamento, che dovrebbe essere qualcosa di profondo, interiore, avviene ad una velocità impressionante ed è poco valorizzato nel racconto.
Caratterizzazione dei personaggi: 7,5 / 10
Anche il personaggio avrebbe bisogno di un maggiore approfondimento, altrimenti rischia di risultare eccessivamente volubile (è vero che una poesia può essere molto profonda, ma non penso che siano state solo poche parole rilette per caso a sconvolgere il punto di vista di questa persona che, probabilmente, era già invece inconsapevolmente matura per un cambiamento e aveva solo bisogno dell'ultima spinta)
Espressività: 8,5 / 10
Buona l'espressività del testo, anche le poesie sono piuttosto ben integrate
Originalità: 5,5 / 10
Nonostante l'uso delle poesie, anche se di altri, sia interessante non ho trovato il racconto particolarmente originale
Valutazione finale: 39 / 50
Il testo pecca un po' in originalità ed in approfondimento, trovo sia peccato perché si tratta di un lavoro che potrebbe attrarre molte persone per la facilità con cui permetterebbe di immedesimarsi nella protagonista. Mi sono piaciute le metaore usate |