Innanzitutto, non capisco perché nessuna recensione. Va bene che il genere "poesia" è negletto ma qui leggo qualcosa di davvero notevole.
Innanzitutto il ritmo. Serrato, angosciante, a tratti esplode in invettiva. Adattissimo al tema.
I termini sono scelti con cura, semplici, diretti, proprio come cimsi aspetterebbe da uno sfogo furioso.
Infine il tema. Ardito parlare di rabbia e rancore dove tutti propendono per sdolcinature o melanconie.
Tutti i miei complimenti. Finisce nei preferiti. |