Bella, bellissima.
Non spaventarti, ma sei esattamente come ero io alla tua età, un enorme agglomerato di pensieri che scribacchiavo un po'dappertutto.
La professoressa di italiano mi lodava sperticatamente, ancora se la vedo mi saluta.
Donna rigida, severa, ma penso la migliore insegnante che io abbia mai avuto.
Invece quella di matematica mi guardava beffarda mentre stringevo incerta il gesso tra le dita davanti ad un'espressione.
Dietro di me un concerto di risatine perché disegnavo la parentesi graffa in modo strano.
All'esame di terza media, la donna che tanto mi spaventava dietro a quella nube di numeri e segni mormorò all'orale.
"Sei un'artista, Giorgia"
Passai con ottimo, a matematica presi distinto, ma al tema presi ottimo.
Prima di andarmene per sempre da quella scuola, mi voltai a riguardare i miei compagni di classe, che a malapena ricordavano il mio nome (non scherzo).
Mi sentii bene, dopo tre anni di tristezza infinita.
Tieni duro, mia cara, vedrai che l'ispirazione nella tua testa ci sarà sempre, anche se non la vuoi, ti farà ridere o piangere, ma ci sarà.
Sono felice di averti ispirata, è un capolavoro...
Un bacio e un grande abbraccio,
Tanuki |
