Recensioni per
E' troppo.
di Nykyo

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/07/19, ore 14:24
Cap. 1:

Te l'avevo detto che sarei tornata 😍😍
Genialata il fatto che Severus si nasconde proprio nella stamberga strillante e anche il fatto che c'è anche Draco!


Silente…
Al pensiero del vecchio mago Severus sentì una fitta al petto, dolorosa e acuta, come se una mano gelida si fosse insinuata nella sua carne, tra le costole, per stringerli il cuore in una morsa atroce. Come in un incantesimo senza perdono. 


 “Mai! Per nessun motivo al mondo voglio che Potter sappia. Proprio lui, lui più di chiunque altro, deve rimanere all’oscuro” – 
Hai indovinato quel che avrebbe davvero detto nel 7 libro!! LOL
Ma non è che sei la Rowling sotto mentite spoglie? ahhah

preferirei che fossi tu a togliermi la vita, piuttosto che Draco o un Mangiamorte. Tu che sei stato un mio brillante allievo, che hai consolato il mio cuore di Preside tornando sulla giusta via dopo esserti momentaneamente smarrito, che sei diventato un ottimo professore ed un collaboratore fidato, tu, Severus, che dopo tanti anni non posso che considerare, in fin dei conti, un amico”.
Le ultime parole avevano fatto salire il sangue alle guance di Severus Piton, tanto da dargli la sensazione che il suo viso avesse preso fuoco. Nessuno o quasi aveva mai pronunciato quelle parole nei suoi confronti. Nessuno si era sentito di pronunciarle, o, in ogni caso, lui non aveva mai consentito a nessunodi avvicinarglisi tanto da potersi permettere di pronunciarle

Queste parole sono stupende!!! 
Leggere di Piton che pensa così a Silente...quanto avrei voluto leggere qualcosa di simile nei libri!!
(Recensione modificata il 21/07/2019 - 05:24 pm)

Recensore Veterano
11/02/11, ore 16:49
Cap. 1:

davvero non avevi letto il 7° libro? o.o

Recensore Junior
29/11/08, ore 23:57
Cap. 1:

(Recensione pubblicata da Ida59 su www.criticoni.net)

Contenuto della storia
Il 6° libro di HP ha lasciato Severus Piton veramente nei guai e questa storia racconta ciò che accade tra Piton e Draco poco dopo l’uccisione di Silente, partendo dai ricordi di Piton in relazione alla discussione nella Foresta avuta proprio con Silente. Un “missing moment” del 6° libro, spiegato qui nei particolari di un lungo e doloroso dialogo.
Poi un altro lungo dialogo, altrettanto doloroso, tra Piton e Draco, a far emergere ancora una volta strazianti ricordi ed a spiegare il vero motivo di un terribile assassinio.
Ma, questa volta, le parole di Piton aprono alla speranza.

Occorre notare che questa storia è stata scritta poco dopo l'uscita del 6° libro, quando ancora le rivelazioni del 7° libro erano lontane, molto lontane, ma Nykyo "indovina", quasi parola per parola, una delle motivazioni addotte da Silente per convincere Piton a ucciderlo.

Recensione
Bellissima storia, scritta con la testa e con il cuore, che ho trovato completamente condivisibile in ogni suo messaggio logico-razionale ed in ogni sua descrizione degli eventi e delle emozioni.
L’autrice è molto brava nelle descrizioni, sa creare immagini vivide ed accurate nei lettori, cosa di solito piuttosto tralasciata dagli scrittori di fanfictions. La descrizione dei brandelli di tappezzeria strappata, come mani in agonia che si protendono, ancora tenacemente aggrappati alle pareti, è assolutamente favolosa ed introduce magistralmente l’angoscia profonda del personaggio.

La storia può inizialmente apparire un po’ troppo “razionale”, soprattutto nel primo capitolo, quasi soffocata da tutti quei lunghi discorsi, seri, giusti e condivisibili. Ma è un effetto voluto, che regala poi poesia ed impatto emozionale alla storia nel crescendo emotivo dell’ultima parte del primo capitolo, che aiuta il lettore ad identificarsi con il personaggio, cosa più difficile nella prima parte, dove le emozioni sono fin troppo mediate dalla fredda logica razionale e dalle parole dei lunghi (e peraltro bellissimi) dialoghi.
Ma l’autrice sa esprimere in modo perfetto e potente le emozioni e lo dimostra in diversi punti, a partire da quella tappezzeria in agonia, alla gelida mano che stringe il cuore di Severus nella morsa di un Incantesimo senza Perdono, cosicché la lirica delle sue parole esalta il dolore di Severus che fluisce nel lettore, integro e potente, a sommergere le sue emozioni. Molto bello anche il punto in cui la parola “assassinarvi” (non mi piace che dia del Voi a Silente – questione di gusto personale, per altro) gli scivola fuori dalla gola in un sibilo strozzato, simile al richiamo di un grosso serpente, perfetta immagine evocativa che lega l’assassinio alla personificazione del male di religiosa memoria ma, anche, preciso riferimento alla saga di Harry Potter con i Serpeverde prevalentemente attori del Male.
Quegli “occhi ardenti come ghiaccio in fiamme” che brillano nel “volto ancora più pallido dell’usuale”, poi, non potevano certo passare inosservati ai “miei” occhi.
Si arriva quindi alla fine del primo capitolo con “un amico”: bella stoccata che porta il fuoco sulle gote di Severus in netto contrasto con la sua solita “corazza di gelo”. Qui parte il crescendo emotivo, che vibra forte anche nelle parole, orgogliose e non più solo pacate, di Silente (ho adorato il coraggioso orgoglio di questo Silente nel punto in cui dice che non vuole essere ucciso da un Mangiamorte qualsiasi! Ed è proprio questo in cui Nykyo ha "preceduto" la stessa JK Rowling nel far dire certe cose a Silente!), che porta allo scoperto il cuore di Severus, quello che vorrebbe non avere, ma che, invece, gli brucia caldo nel petto, a forgiare la sua dignità ed il suo onore di uomo.

Il secondo capitolo è deliziosamente introspettivo, senza neppure un dialogo od una misera azione: che meraviglia, il massimo per me, se la storia è ben scritta. E questa, certamente, non solo è ben scritta, ma è scritta con il cuore.
La prima parte è quella che mi è piaciuta di più, che più mi ha commosso: ho adorato Piton che ammette di non essere abbastanza clemente con se stesso per permettersi di dimenticare, che vuole ricordare perché questo è il suo modo di punirsi. Ho amato il suo dolore nell’essere conscio di aver ucciso anche una parte di se stesso uccidendo Silente e che quel tremendo assassinio mai si sarebbe cancellato dalla sua anima. Ho compreso a fondo il suo desiderio di affrontare il pericolo ed il nemico piuttosto che se stesso.
Inoltre, ancora una volta, bellissima quella pennellata descrittiva sulla brocca sbeccata ed il suo avido abbeverarsi.
Il secondo pezzo, quello sulla sua infanzia, è scritto in modo delizioso, profondo e intensamente sentito, che certo sa coinvolgere emotivamente ogni lettore, che abbia o meno subito sulla propria pelle quella discriminazione.
La costruzione psicologica del personaggio di Piton, tramite la descrizione della sua tormentata infanzia, è praticamente perfetta e del tutto rispettosa del canone appena abbozzato dalla Rowling, e l’autrice la utilizza magistralmente nella terza parte del capitolo, dove il passato fornisce la spiegazione del modo di essere, al presente, di Piton.
Il finale del capitolo, quelle ultime poche righe, sono meravigliose e struggenti, e rendono splendidamente l’animo di Severus.
Tutto il secondo capitolo risulta più intenso quanto a emozioni e meno razionalmente lucido del primo. Più intimamente sofferto, forse, e quella frase sulla propria capacità di autostima, così faticosamente raggiunta ora, mentre un tempo la ricerca della stima altrui era così importante al punto da essere disposto ad umiliarsi, si aggancia perfettamente al finale del primo capitolo, nuovamente a sottolineare una delle cose che principalmente Piton riconosce a Silente: che non lo aveva mai umiliato, neppure quando era un ragazzino, e non gli aveva mai negato ciò che per lui era la cosa più importante. La dignità.

Si arriva infine al terzo capitolo, degno finale di questa intensa e sentita storia, il cui inizio si affaccia direttamente sull’anima di Severus Piton.
“la piccola chiazza di luce che filtrava dalla finestra si andava allargando, come se volesse, pezzo per pezzo, divorare l’oscurità che la circondava e sostituirsi ad essa. Severus pensò che, da due notti a quella parte, nella sua anima stava accadendo l’esatto contrario. “
Un’anima troppo tormentata per permettergli di controllarsi ancora, così quello schiaffo secco sfugge alle sue mani ed alla sua volontà, cavalcando le ali furiose del suo dolore. Solo un istante, poi il rigido controllo dei suoi sentimenti ripiomba su di lui. Ma non sulle sue parole; per la prima volta Severus Piton parla e racconta la sua dolorosa verità.
Una verità dalle mille sfaccettature: quella della maturità (Se vuoi saperlo non è stata nemmeno la prima volta in cui ho ucciso qualcuno, ma non sono sicuramente più uomo per questo), quella dell’orgoglio (Io non ho padroni – gli replicò deciso Piton – nessun padrone! Appartengo unicamente a me stesso), dell’amara disillusione (Che sciocchi ragazzi innamorati di una chimera eravamo, io e Lucius), del dovere (Ma ho obbedito ad un ordine è vero. Un ordine terribile, il primo a cui, da molto tempo, abbia sentito il desiderio irrefrenabile di ribellarmi. Non è stato Voldemort a darmelo, però. E’ stato Silente. Per questo l’ho ucciso”.
“Per ribellarvi al suo comando?” – chiese Malfoy ancor più confuso.
Severus scosse lentamente il capo continuando a tenere gli occhi puntati su quelli del ragazzo. Infine rispose – “Per eseguirlo”.
), del rispetto (“Silente non si è certo suicidato. Si è sacrificato, invece. Ha dato anche la vita per tutto ciò in cui aveva sempre creduto” – aggiunse con voce che tradiva emozione e stanchezza.”), dell’affetto (Severus Piton quella notte sarebbe morto senza rimpianti. Per la prima volta in così tanti anni, nessun rimpianto, solo la gioia di poter scambiare la sua dolorosa, vuota vita con quella di Silente. E, finalmente il suo debito verso il vecchio sarebbe stato interamente ripagato.) e dello straziante rimorso (Come era riuscito a farlo? Come aveva potuto farlo? Quanto si era odiato in quel momento. Avrebbe mai smesso di odiare se stesso per aver obbedito?)
Poi segue il dramma di Draco, un ragazzo che deve giocare con le dure regole degli adulti e che ancora fatica a comprendere il sovvertimento dei suoi principi e non riesce a capacitarsi di chi, veramente, sia Severus Piton (Quale coraggio estremo o inenarrabile inferno passato facevano sì che il mago fosse indifferente al pensiero di un così grande pericolo?). Fino a quella scena bellissima ed intensa, quel confronto fra le loro braccia: “il simbolo di un’assenza”, l’assenza della colpa ed il simbolo della speranza. Un ragazzo che a tappe forzate è costretto a diventare uomo, ma che teme di non avere alcuna scelta. E la risposta di Piton è meravigliosamente umana.
Nel crescendo finale delle sue frementi parole, si può leggere tutta la sua tormentata sofferenza, la sua coraggiosa dignità e la speranza che nasce, sottile, dalla salvezza di un’anima, ancora pura e incontaminata, che il sacrificio di Silente ha affidato al suo cuore.

Dedicata a Niky, con tanto affetto per lei e per questa storia che ci ha fatto incontrare per la prima volta nell'immenso mondo del web!

Cuccu'ss'ette
25/05/07, ore 07:51
Cap. 1:

La Fanfic è assai bella. Entrambi i personaggi sono molto credibili. I dettagli son azzeccati, è dolce e amara allo stesso tempo. Ti chiedo di poterla riportare in una serie di Blog. Ovvio metto il link a questa presente pagina e a eventuali pagine che ti sembrano importanti. Se hai immagini che ti piacciono, puoi mandarmi il link o l'immagine stessa, provvederei ad inserirla insieme al racconto. Non metto l'indirizzo del blog per evitare di fare spamming. Fammi sapere. Cuccussette@hotmail.com

Recensore Veterano
23/02/06, ore 18:38
Cap. 1:

Bè, avevo inserito solo il primo capitolo (sei un lampo nel leggere). Nel seguito, che ho appena messo online, un paio di cose si chiariscono. Ma non aspettarti di scoprire qual'è il segreto di Severus che solo lui e Silente conoscono. Ho volutamente lasciato la cosa all'immaginazione di chi legge, perchè alla fine, non è quello che conta nel mio racconto. Vedrò di rivedere ancora la punteggiatura appena avrò tempo. Quanto alla tua domanda finale, non so risponderti e sinceramente non credo sia corretto discuterne qui.

suzako
23/02/06, ore 18:29
Cap. 1:

ma uffa! non hai svelato nulla di tutti gli accenni vari che fai... senza dubbia è una fic interessante, anche se ti consiglio di stare attenta alla punteggiatura... ^_- ottimo lavoro, comunque.(o.s.= sai che fine ha fatto fanfictionsfever?? ç___ç)