Breve ed intensa, questa one-shot è meravigliosa anche se triste.
L'unico problema è che Ryuk ha detto che dopo la morte non c'è nulla, quindi Sayu è con il fratello solo per modo di dire.
Il personaggio di Sayu mi interessa, forse proprio perché su di lei viene detto così poco che si può ancora immaginare tutto. Ma una cosa sola è davvero definita: l'amore per il fratello, il suo rapporto così profondo con lui.
Nella famiglia di Light tutti si preoccupano solo dei suoi voti a scuola, la madre, il padre... solo Sayu mostra interesse per ciò che fa il fratello oltre alla sua vita scolastica, solo lei vuole conoscerlo davvero. E così alla sua morte forse è uno dei personaggi che ha sofferto maggiormente dato che lei non sa della sua vera natura, lei non sospetta minimamente che il fratello sia Kira, perciò ai suoi occhi è solo una vittima innocente che è morta per catturarlo.
La pietà dello shinigami è un qualcosa di dolcissimo. Ryuk non ha mai mostrato reale interesse o affezione per gli esseri umani che sono entrati a far parte della storia del caso Kira, quindi proprio questo suo atteggiamento era difficile da prevedere. Ma effettivamente da quando Sayu era in quello stato? Provare quel bisogno di farla finita con quel dolore è la prima cosa che verrebbe in mente ad uno come lui, uno per cui la morte è uno strumento di vita.
E così se ne va un altro membro della famiglia Yagami. In questo modo è rimasta solo la madre Sachiko, la famiglia è stata letteralmente distrutta da un suo stesso membro.
Le immagini che hai usato in questa storia sono stupende e ti faccio ancora i complimenti per aver creato un qualcosa di così breve eppure così commovente. |