Oh.
Ti dirò, io solitamente - nonostante sia il mio OTP, amiamo la coerenza! - evito di leggere Grindeldore perché mi causano male psicofisico, però ogni tanto vengo assalita da impeti di masochismo senza limiti e mi lancio su EFP. Questa volta la sfortunata vittima sei stata tu e ne sono ben contenta.
Ti dispiace se ti se rendo pubblico l'immenso amore che sto nutrendo nei tuoi confronti?
Tu, pucciosissima autrice alla prima slash, sei riuscita a caratterizzare IL Gellert.
[Ignora tutti i miei sproloqui senza senso. E' una mia seria problematica: sarò per sempre convinta del fatto che Gellert mi appartenga, che la Rowling abbia creato il mio personaggio - diventato non si sa bene come il mio alter ego, e adesso vago senza meta in siti loschi cercando qualcuno che sappia dargli il carattere giusto, senza ovviamente trovarlo. Fino ad ora.]
Mi siedo per terra accanto a lui, ancora immobilizzato. Gli prendo la bacchetta e me la rigiro tra le mani.
«Troppa fatica stare in piedi?» chiede ironicamente.
Ora lo riconosco. E’ lui il ragazzo di cui mi sono innamorato, quello brillante e divertente in apparenza, ma con un mare burrascoso celato dietro lo sguardo. Non riesco a trattenermi dall’accarezzargli una guancia mentre nella mente mi scorrono le immagini dei tempi passati, quelle di tempi molto più lieti di questo. Momenti che non faranno mai più ritorno.
So che posso lasciarlo andare. So di avere la forza per farlo. Ma è così tremendamente difficile!
Dal modo in cui mi guarda, mi rendo conto di essere un libro aperto per lui. Voglio che sappia che non ho più bisogno di lui. Voglio che sappia che sono io ad aver vinto.
Beh, se dipendesse da me, copincollerei tutta la fanfiction, però suppongo che le recensioni non abbiano propriamente questo scopo, per cui mi limito a questo pezzo.
La prima frase è stata la mia morte.
E la seconda la mia cremazione, se vogliamo dirla tutta.
Ho anche pianto, ma non dirlo in giro. (E non preoccuparti, è una cosa assolutamente normale: Gellert mi fa questo effetto.)
Comunque sappi che ti amo. Tantissimo.
Grazie, grazie e grazie.
Se fossi io a giudicare, il contest l'avresti già vinto sei volte.
Fanny-che-è-morta (ma risorge perché è una fenice) |