Recensioni per
Papa, can you hear me?
di Setsuka

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/09/13, ore 22:54

È una storia toccante, dolce e profonda, a parer mio non troppo OOC, anche se è vero che vedersi esplicitamente un Cartman così nella serie con questo carattere e questi sentimenti farebbe strano e sarebbe un po’ improbabile. Ad ogni modo, nonostante noi si conosca come il personaggio “malvagio” e antisociale, è ovvio che, nel profondo del suo animo, sia proprio così come tu l’hai presentato e trovo bella l’idea che anche lui si apra con il suo carattere “umano” e “giusto” sul piano etico proprio davanti al crocefisso, in quell'atmosfera quasi mistica e trascendente illuminata anche letteralmente dal fiammeggiare delle candele.
Durante la lettura, specialmente nella parte costituente il corpo principale della storia, ovvero le sue preghiere e l’affollamento della sua mente di pensieri, continuavo a rimettere la canzone e, vuoi anche per quella, mi sono venuti i brividi per l’atmosfera che si era creata sia nella storia sia dentro di me.
Mi ha fatto rivivere la sofferenza che ho pure io provato guardando quegli episodi, i crampi all’altezza dello stomaco che mi son venuti quando Scott ha costretto la testa di Eric dentro la ciotola di Chili, l’ansia e la tensione della verità da svelare ed appena svelata, tutto quanto mi è tornato alla mente e, in questa specie di mondo a parte che si crea dalla tua storia, sono stata trascinata in prima persona, come fossi lì partecipe alla sofferenza solitaria del piccolo Eric come un’osservatrice che non interferisce con le vicende ma che ne risente come fosse il protagonista di quelle.
Vedevo questo bambino che si dimostra tale in queste righe, e non come il classico culone sicuro di sé. Perché qua è palese che anche lui tremi e pianga per un qualcosa per cui tutti avrebbero fatto lo stesso se non peggio.
Ma lui, nonostante tutto, è forte, e questa sua forza, a parer mio, si dimostra proprio in questi suoi attimi di debolezza più che giustificati: il suo carattere è sempre quello, non lo abbandona. Anche se si vede sotto questo aspetto totalmente nuovo che alcune delle sue peculiarità rimangono, seppur distorte, come per esempio il volersi dare sempre una giustificazione (nonostante sappia che è inutile e falsa, ma comunque lui vuol far credere a sé stesso che ci ha provato e ci sta riuscendo a darsela. Forse.),il costante pensiero a Kyle anche come capro espiatorio e come origine della maggior parte dei suoi problemi mentali, il sentirsi vicino a Dio e dar per scontato che suo padre, essendo un “grande”, sia lì vicino a Lui.
Son pensieri di un bambino questi, per di più non un bambino qualunque con una stabile sanità mentale, e li trovo assolutamente profondi e toccanti, vuoi anche perché ne è proprio il nostro piccolo Eric l’artefice.
La parte del flashback mi ha rischiarato le immagini che mi si creavano davanti agli occhi: dalla tetra e austera atmosfera della chiesa al classico biancore offuscato tipico dei flashback, dove il cielo è chiaro e le nuvole si confondono con la cornice dell’immagine, mentre le voci, in primo tempo lontane e confuse, divengono poi distinguibili e significative.
E dopo tutti i pensieri che Cartman ha fatto (ed ha portato il lettore a fare, per quanto mi riguarda in perfetta empatia con lui) è ancora più commovente quest’immagine chiara e offuscata del ricordo, dove, nonostante il nostro bambino sia triste e incazzato, lascia affiorare un piccolo sorriso che, soltanto in seguito diventa quasi amareggiato e dolorante, poiché il lettore sa che quello con cui sta parlando e con cui si sta confidando, non è nient’altro che il più figo pel di carota che i Denver Broncos abbiano mai potuto avere.

Gli accenni di Kyman qua e là per la storia e la ciliegina sulla torta finale sono stati ciò che mi hanno portato a mettere questa storia tra i preferiti. Ma guarda bene: non perché io esigessi del Kyman nella narrazione di queste vicende perché sarebbero state meravigliose e cariche di emozioni comunque. Il motivo è che questa punta di fluff (come hai detto tu all’inizio) è proprio servita a smorzare la tensione dell’intero capitolo, senza farlo finire così a picco, ma dandogli un modo per scendere gradualmente dal climax di turbamenti e sentimenti ad una situazione apprezzabile in cui ti ci scappa un sorriso sereno ( e non come quello del flashback).
Ho molto apprezzato il valore che hai dato all’amicizia perché, quando il gruppetto si è riunito alla ricerca di Cartman e si è aggiunto alla storia, mi ha scaldata dentro.
Per poi concludere ed andare a parlare di Kyle… beh, non mi aspettavo proprio che si dimostrasse così… non so come dire… umano? Umano nei confronti di Cartman.
Beh, ma alla fine uno come lui, nonostante si sia messa in gioco la sua nemesi, è comunque il più razionale e sensato e quindi, nonostante queste sue azioni in principio mi avessero lasciato come stranita, mi son resa conto che il problema ce l’avevo io con la mia mente non sufficientemente aperta in quel momento e non di certo lui.
Ho amato, sia come pezzo a sé che come conclusione della one shot, il parallelismo tra il sogno di Eric (che si struscia a Kyle, aggiungerei ;) )e la realtà dei fatti in quella macchina, dove il classico cinismo di Stan fa parlare il vero ego dell’ebreo e riesce così ad esprimersi in tutta tranquillità (infondendone pure a me, con tanto di sorrisino ebete da “aaaaw”), carezzando dolcemente e sistemando la frangia al nostro fanciullo dalle guanciotte paffute. <3
Mi è piaciuto tutto, dalla narrazione ai contenuti, dai sentimenti di cui è impregnata alla canzone e alla sua efficacia sul testo.
Complimenti ancora, perchè hai saputo esprimerti con toccante delicatezza nonostante (perdona il gioco di parole) l'argomento delicato.
Abbraccione :)
FuRa

Recensore Veterano
14/06/11, ore 20:41

Awwwww TT_TT
Mon cher, mio tesovo, amove mio, che cosina meravigliosa, che mi hai dedicato! Una piccola perla che ho messo nei preferiti e che si è poggiata anche nel mio piccolo, freddo cuoricino che sei riuscita a intenerire T_T
A mente fredda, quelle due dannate puntate ti confesso che ora riesco a guardarle e a sorriderci pure sopra (riderci no, non ci riesco e non ci riuscirò mai, nonostante riconosca il genio di Matt e Trey).
Ma a caldo... quale terribile delusione fu sapere che proprio Jack Tenorman era ciò che Eric, nelle prime stagioni, ha cercato tanto! Ricordo le nostre conversazioni, piene di amarezza e sì, delusione, perché siamo state dalla parte di Eric fino all'ultimo secondo.
Tu, poi, sai benissimo che "Scott Tenorman must die" è la mia puntata preferita in assoluto, ed è per questo che ho avuto modo di apprezzare maggiormente questa storia: hai preso la mia puntata preferita, le due che ci hanno più fatte e soffrire, le hai tolte dall'universo Southparkiano e le hai catapultate nella vita reale. E nella vita reale non esiste Eric Cartman che non si penta di quello che ha fatto e che si preoccupi di avere geni da ginger nel D.N.A.
No, un Eric Cartman reale diventerebbe la persona più tormentata dell'universo, un bimbo disperato che ha saputo architettare un piano diabolico, grottesco, orribile! E tuttavia l'ha messo in pratica, salvo poi pentirsene amaramente in un secondo momento. E tutto per un mucchietto di dollari.
Il tormento che lo logora l'hai perfettamente mostrato con parole struggenti, i fremiti che prendono possesso del corpo di Eric hanno fatto venire un brivido anche a me. Solo, in quella chiesa semibuia, sotto un crocefisso, che chiede disperatamente a Dio di aiutarlo e a suo padre, che di sicuro è accanto a lui, di ascoltarlo.
Ma... qui, tesovo, non ho potuto trattenere un sorpiro grave T_T
Mi sono figurata il mio povero Eric tutto solo e sofferente e mi sono arrabbiata con me stessa perché non ero lì a stritolarlo di abbracci. Anche se, lo sai benissimo, Eric mi viene voglia di abbracciarlo qualsiasi cosa faccia. Anche in HumancentIpad, però sai anche che lì gli avrei tirato un paio di sonori schiaffoni (e ci avrei pure preso gusto XD).
Un altro sospiro e il battito cardiaco accelerato per un secondo quando ho letto del perché Eric volesse a tutti i costi la pubertà il prima possibile T_T
Per diventare subito adulto e non permettere a sua madre di... no, sob, non riesco a continuare! Ah, dolce Liane! Che cara mamma che è! Non c'è bisogno di uno sforzo di fantasia per sapere come si è guadagnata quesi famosi venti dollari ç_ç
Quella donna ama suo figlio in maniera TITANICA, che rende bene l'idea. È stato proprio a quel punto che ho pensato di mettere la storia tra i preferiti, anche se la conferma assoluta l'ho presa...
No, tesoro, ma che deliziosa trovata è stata quella del piccolo flash-back di Eric a sei anni? Ammetto che, quando ho letto che il tocco del fiocco di neve accende un ricordo in Eric, ho pensato che avresti scritto una scena del genere. Quasi no nvolevo andare avanti, ma so che me sarei pentita amaramente.
Jack che da a Eric il cappellino dei Broncos.
Ma BUAAAAH!! TTT_TTT
Ho visto la scena davanti ai miei occhi, come il classico film americano pieno di buoni sentimenti. Ma la scena della tua storia non è lontanamente comparabile a quei filmetti noiosi per giovani americani repubblicani. No, perché io so che cosa farà Eric tre anni dopo a quello stesso uomo di cui -disgrazia!- poi non si ricorda più, dopo che ha ringraziato per il cappellino, per i complimenti, per l'incoraggiamento!
Destino infausto! Ma non posso fare a meno di pensare che è tutta colpa di Scott. Io veramente non mi faccio capace di come possano essere uscite tante sue fan dopo che NESSUNO se l'é mai calcolato di striscio! Di certo molti anti-Eric odiano il nostro tesoro per quell'episodio in particolare, ma di esso rimane nella mente di queste persone un ricordo inconscio. Nessuno si è mai dispiaciuto per Scott Tenorman sul serio, mi ci gioco le chiappette!
E io non mi dispiaccio ancora adesso, perché amo quella puntata, amo Eric e perché non posso fare a meno di pensare a quanto possa essere stato viscido nel voler fregare quattro spiccioli (e, a questa parola, sento Gerald: "Spiccioli? Qualcuno ha degli spiccioli? XD Ma che c'entra??) a un bambinetto che poi è anche andato a chiederli in ginocchio! ERIC THEODORE CARTMAN IN GINOCCHIO! *Si infervoa e prende il lanciafiamme, poi si rende conto di aver esagerato e lo ripone nel cassetto dei calzini*
Ah, a proposito. In questa frase mi sa che hai saltato due parole:
"[...]aver cose terribili e aver dimenticato [...] che lui ti aveva quel cappello così figo".
Cava, mi sa che mancano un "detto" e un "dato". Ti sarai mangiata l'html XD
Ma basta, perché mi sono dilungata troppoe devo ancora parlare di una cosa: Kyle.
Se dico "Kyle", ovviamente, risporto in questo soave e bellissimo nome il fatto stesso che ora debba parlare del finale. Tenero, tenerissimo, FLUFF, ma ci sta tutto.
perché il fluff deve compensare i tre quarti all'inizio che erano l'esatto contrario del fluff: angst puro come alcool distillato. Perdona la similitudiane alla cazzo.
Dicevo, Kyle. Maturo, comprensivo (e l'ultima puntata di SP ci ha dato conferma che nei confronti di Eric lui è mooolto comprensivo *w*), talmente tanto da aver capito subito qual'era il problema di Eric. No, basta, non posso continuare oltre.
Ormai si è capito che ho adorato questa storia (dedicata a me! Giubilo! *w*) e rischio di ripetermi se dovessi mettermi a commentare ogni singola parola.
Tesoro, ti abbraccio virtualmente come ho fatto quando ci siamo sentite dopo aver visto quelle due puntate, affinché la delusione ci passi almeno un pochino perché con la verità che lì è stata detta ci dobbiamo conviere tutti noi fan. È inevitabile XD
Però (e ora sclero) sempre lode a Eric Cartman.
P.S.: la parte su Dio in pensione l'hai presa da quell'intervista, vero? *w*

Recensore Junior
06/06/11, ore 22:27

Non... non credo che riuscirò a commentare in maniera decente ( Dio, quando mai ci sono riuscita? ) ma ci voglio provare ugualmente.
Guardando South Park, molte persone alla fine non riescono più a vedere i personaggi per come sono realmente. Mi spiego. Possono essere descritti come cinici, violenti e menefreghisti. L'unica, grande verità (dietro a una psicologia molto ben costruita) è che i nostri amici sono bambini.
In quanto tali, spesso non pensano al rapporto causa-effetto.
Eric ne è un esempio lampante, spesso non pensa alle -possibili- conseguenze delle sue azioni, ma solo quelle principali, quelle che gli interessano.
Ebbene, nella FF parli di una sua crescita (o meglio, Kyle ne parla... ma tu sei Kyle, no? XD) e crescere significa anche questo, appunto.
Per quanto possa sembrare OOC, ciò che affronta Eric è un puro processo di crescita, di maturazione. Rendersi conto che le proprie azioni hanno un peso, delle conseguenze e che si possono ripercuotere negli anni e sentirsi anche responsabili di ciò... nel caso di Eric, sentirsi colpevoli.
Mi è piaciuto molto il fatto che Eric abbia cercato conforto in Dio. Per quanto non sia affatto un buon cristiano (come tu stessa hai specificato) è comunque palese la sua fede in Dio, e il suo rapporto con lui.
In questa storia però, vi è una differenza minima ma sostanziale, rispetto a quando prega di solito. L'ho visto cercare un attaccamento, non un aiuto o un favore.
Sperava davvero che Dio ( o la casa di Dio, la chiesa) potesse metterlo in contatto col suo papà, eppure al contempo sapeva che non vi sarebbe stato nulla di certo, nulla di reciproco. Anche qui vedo un Eric bambino mescolarsi con maestria a uno più maturo.
La rabbia che prova nei confronti di South Park... la capisco talmente da essermi messa a piangere (ero commossa anche prima, ma poi ho pianto).
D'altronde nessuno di noi può dire di non aver mai provato una cosa del genere. Quando ci capita qualcosa di bello, il mondo (almeno il nostro piccolo mondo) pare essere più roseo. Ma se ci accade qualcosa di brutto (una tragedia, nel caso di Eric) vorremmo spazzarlo via, con il dolore e l'inutilità che ci sentiamo addosso e con tutte quelle persone che non possono fare niente per noi.
Ma qui entrano in scena Kyle, Kenny e Stan. C'è sempre qualcuno che non vorresti lontano, che non vorresti fosse spazzato via.
Suppongo che Eric provi, in questo senso, un attaccamento più forte verso Kyle (alludo, alludo...) che non verso gli altri due, ma questo è un altro discorso.
Le parole di Kyle sono dolci (per una volta non sputa acido XD) e anche molto mature, e le ho apprezzate perchè, in fondo, gli si addicono.
Quelle due battute di Kenny... bè, riescono ad alternare lacrime e risa, come sempre (ammetto che persino Marsh mi è piaciuto, ed è una gran cosa).
Il fluff che c'è alla fine, mi pare molto azzeccato. Credo sia voluta, questa sensazione che ora di descriverò: Per tutta la FF Eric è stato al freddo, sia emotivamente che fisicamente (il freddo lo abbino alla solitudine, spesso) ma alla fine, dopo aver ritrovato i suoi amici, si sente al caldo (anche qui sia in senso emotivo che fisico). E' una cosa dolcissima.
Quel pizzico si Slash Kyman è immancabile, e ci sta tutto.
Ho scritto quella che forse è la recensione più lunga delle mia vita XD, e mi sono trattenuta un pochino, perchè è tardi.
Ovviamente i complimenti sono quasi superflui, dopo averl letto il papiro quì sopra, avrai intuito dove andrà questa storia, no?
Esatto, nelle preferite.
Un bacio!
(Recensione modificata il 06/06/2011 - 10:28 pm)
(Recensione modificata il 07/06/2011 - 02:15 pm)
(Recensione modificata il 17/07/2011 - 04:25 pm)