Devo dire che ricordando tutti gli outcries che il tuo maledetto prompt aveva causato nel contest, vederselo presentato in questo modo era qualcosa che aspettavo con impazienza e non mi aspettavo allo stesso tempo.
Quando avevi cominciato a parlare di danze irlandesi di fronte a un falò - eri tu o era qualcun altro? - mi era per qualche assurdo motivo entrata in testa l'idea che avrei assistito a questi due danzando attorno al fuoco mezzi ubriachi e vestiti di verde. Agghiacciante, sono d'accordo, ma l'idea mi faceva ridacchiare troppo piacevolmente per abbandonarla.
E poi... be', è arrivata questa fic.
Direi che l'ho amata, ma sono stufa di ripetermi costantemente e quindi non lo dirò.
Posso però dire che ho particolarmente apprezzato come la danza significasse qualcosa di diverso in ognuno dei tre momenti che hai raccontato. L'ultimo, in particolare, è talmente degno di entrambi che avrei cominciato a ridere se non fosse per il fatto che l'ironia non è fatta per il riso, ma per il sorriso. Ma rimane ad ogni modo un momento di un'originalità spettacolare primo, di un'IC grandioso secondo, e di un'ironia fantastica terzo.
Che altro dire? Mi dispiace per la mia immagine mentale di Albus e Gellert come folletti irlandesi, ma se per ogni volta che le mie aspettative vengono deluse ricevessi qualcosa del genere, credo che passerei la vita a crearmi aspettative impossibili.
Grazie, come sempre, per questa magnifica storia. |