Da molto speravo di leggere un'AU ambientata in un contesto reale .
Purtroppo non ho ma avuto occasione di visitare Praga, ma sono sicura che almeno una volta nella vita meriti.
Tornando alla tua storia, la tua Hinata mi ha catturata. La rovina della città che il lettore vede attraverso i suoi occhi, al rallentatore, è agghiacciante e presente, ma al contempo quasi irreale. Poi mi ha riempito di tristezza ma al contempo di dolcezza, quella scena in cui Hinata protegge il bimbo, esponendosi al pericolo ma pronta a farlo pur di aiutare quella creatura.
Anche quel flash, intriso di luce solare, che Hinata vede attraverso quel parco, ora distrutto e annerito, è reso davvero bene, con pochi tocchi che danno nostalgia e spensieratezza a quel ricordo.
Ma la parte migliore l'hai fatta sul finale, secondo me. Ho apprezzato tantissimo la Speranza che pervade Hinata e, con lei, tutti gli altri. Inoltre hai descritto tutto con un linguaggio semplice, ma efficace a descrivere la disperazione del momento, e la forza che scaturisce in reazione nel cuore della ragazza.
La tua è stata una delle migliori trattazioni del tema, anche qui, la tua primavera mancante mi è piaciuta tantissimo. Quella speranza che quell'inferno finisca, proprio come la speranza di rivedere la primavera dopo l'inverno.
Ancora complimenti, per la bellissima storia, per la posizione, e per tutto ;-)
A presto!
Silvar |