Scrivi in un modo particolarissimo: intenso e trascinante. Anche se Iofur non appare nella Bussola come un personaggio buono, sei riuscita con questa ff davvero a dargli un anima...caratterizzandolo in modo tormentato, rendendolo reale, umanamente debole. Bravissima ^__^ e complimentoni!

Mi è davvero piaciuto questo missing moments sul re degli orsi, un personaggio così ambiguo lo meritava di certo. Nel film lo fanno passare per il cattivo di turno, malvagio e senza cuore, ma c'è altro in lui, ed è un campo totalmente inesplorato. Per questo apprezzo questo tuo scritto, perchè è originale scritto bene e con passione, hai reso molto bene la filosofia degli orsi, così come il conflitto interiore di Iofur, mi piacerebbe leggere altri tuoi lavori su questa trilogia. Nike.

geniale. ricalca la mia filosofia "dai personaggi di contorno si ricavano storie più interessanti che quelle in cui si parla dell'eroe". complimenti, davvero!

oiboboi! Bella! Gli orsi mi affascinano...a quando qualcosa su Yorek? A quando il ritorno a pure blood?

Okay, io sono una fan sfegatata della serie e mi sento offesa che Philip Pullman non scriva come te. In confronto a te la sua scrittura risulta quasi piatta, ma tu hai dato vita al ghiaccio, l'hai fatto ardere come un fiammifero e consumare mano a mano che le parole venivano lette. Perchè non è solo un fatto di stile, ma anche di concetto. Hai ideato un colloquio talmente verosimile che mi stupirei se non fosse vero. Un orso corazzato parlerebbe proprio così. I miei complimenti.

L’interpretazione personale di un momento, la rivisitazione di una pausa.
Un pensiero, un accennando i filosofia ripreso nella complessità di un personaggio combattuto, controverso, vinto, come Iofur. Il suo desiderio di essere umano, vince la sua natura e lo schiavizza, accecandolo in una tempesta di passione, legandolo a ciò che di sensuale c’è al mondo degli uomini. Egli ricerca un’anima mentre il profumo di Marisa Coulter quasi l’annebbia, mentre un qualcosa d’inspiegabile l’inchioda se stesso. E Iofur cade, vittima della bramosia, di una sete inappagabile, del desiderio di vedere oltre e raggiungere l’impossibile.
Iofur non accetta il suo destino ma esce sconfitto dalla sua sfida.
“Conosci oggetto più infimo di uno specchio, Soren?”
Una domanda che in fondo è sintesi di tutta l’essenza dell’inappagata ricerca di Iofur.
Appare, fin da subito, in accenni poetici e tinte opache, Marisa Coulter; o meglio, prima di lei compare il suo fascino capace di spezzare ogni volontà. Le poche ma precise immagini che riporti la rappresentano nella sua essenza pura, legandola ai pensieri di Iofur con un filo di sensualità che colpisce e segna la mente dell’orso nella sua profonda umanità. Incredibilmente stuzzicante, padrona di mente e corpo, donna che sa ciò che vuole e che è cosciente di potere.
E poi si conclude così, ritessendo questo piccolo disegno nella trama complicata di Queste Oscure Materie, con Lyra che appare sulla scena e richiama alla mente un circolo già chiuso ed una storia compiuta.
Una fine già giunta.
Piccolo ma intenso missing moment, scritto con la tua magistrale bravura, capace di ricreare e ricolorare gli ambienti grigi delle variegate sfaccettature di questa trilogia stupenda. Drammatico eppure reale.
Sei stata bravissima, tesoro, come sempre. Grazie per la dedica. Grazie di tutto.

Bella! complimenti...

molto interessante, oltre che scritta bene... Mi è piaciuta! ^_^