Ti dico immediatamente che ho pianto per il finale e sto scrivendo questa recensione con le lacrime agli occhi, perché come ti ho detto io sono davvero molto legata a questa tematica e, quando si avvicina il tempo di ricordare, sto davvero malissimo, proprio come se avessi vissuto in prima persona tali atrocità.
Ma parlando di prima persona posso dirti che hai saputo ben caratterizzare il tutto proprio come se lo avessi vissuto, quindi mi chiedo per quale motivo eri così insicura nel farmela leggere. Il primo posto lo meritavi perché è davvero bella.
Inizialmente la bambina la immaginavo con i capelli biondi..non so spiegare bene per quale motivo, forse per il titolo che gli hai dato. Solitamente quando una persona immagina gli angeli è così che li vede. Poi ho subito visto una bambina dai bellissimi capelli neri nell’esatto momento in cui la mamma li ha accarezzati. Un viso un po’ paffuto che è andato pian piano a scarnirsi e sporcarsi a causa dei disagi vissuti all’interno dei lager.
E’ una storia molto bella e triste ma è stato gratificante leggere di lei andata finalmente in paradiso.
Grazie per avermi mostrato questo capolavoro Sha. Ho letto di una te ai tempi in cui forse ancora non ti conoscevo ed è davvero una cosa bellissima.
Mar <3

La mia piccola scrittrice di grande sensibilità!
Guarda un po', sono qui a leggerti appassionata anche se sono piegata in due UwU
Non sono molto brava nelle critiche, ma come potrei mai criticare un testo del genere?
Hai descritto con gli occhi dell'innocenza una delle più infamanti tragedie dell'umanità,
mostrando compassione non solo per i vinti, ma anche per i vincitori.
Quell'SS e la sua ferma risposta <<Tranquilla>> ha guadagato tutta la mia stima!
E la bambina? Avrebbe potuto essere la sorellina del mio Saul, un ragazzo ebreo di cui scrissi tempo fa alle superiori,
il primo uomo in cui mi impersonai, e che in fondo non mi ha mai abbandonata...
grazie a lui devo il mio primo successo letterario!
Shaimaa, tesoro, continua così! Forse ci sono delle piccole imperfezioni, ma importa soprattutto narrare a sè e agli altri, scrivere per divertirsi, perchè è arte, perchè riguarda solo noi, e si riflette nella società che ci circonda, nel proposito di spiegarcela meglio.
Scrivi.
Un abbraccio forte dalla tua Eonnie Faith Lee <3

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Non rimanere toccati da questa storia è impossibile.
Sarà che io sono molto sensibile alle storie che riguardano la Shoah, ma il lessico - perfetto per il punto di vista di una bambina - e le descrizioni così ingenue fanno davvero emozionare. Mi piace moltissimo e ... esprime il giusto senso di ingiustizia. E' stata una strage inutile quella che vi è stata.
Complimenti, sono felice di essermi fatta dare il link del tuo profilo. C:
Alla prossima, 
Ellie.

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Veramente molto toccante.
A volte non sembra che a parlare sia una bambina di otto anni, poiché il lessico sembra più ricercato.. ma comunque mi è piaciuta. Hai toccato un tema importante e non facile da trattare. E l'hai fatto attraverso gli occhi innocenti di una bambina che non sa perché stia accadendo tutto questo.
Terribile, triste, ma molto bello.

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