Recensioni per
Monologo di una ragazza spezzata
di Stephanie86

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
19/01/19, ore 15:09

Ehilà!
Questa storia è stata scritta anni fa, ma l'avevo letta e non recensirla mi sembrava... scorretto? Non so ben dire. L'ho apprezzata, mi ha fatta riflettere, dovevo scrivere qualcosa; anche solo qualche riga.
Parole forti, piene di rabbia, dolore e risentimento, che mi hanno fatto restare a bocca aperta e be', anche con un nodo allo stomaco. Forse mi sarò immedesimata anche troppo nella protagonista, ma è stata scritta così bene, questa storia, che era impossibile non farlo; e poi le scelte sull'ortografia, delle frasi spezzate e delle ripetizioni sono state geniali, hanno dato un ritmo ancor più tragico al racconto.
Io devo porgerti i miei complimenti. I migliori che possa farti. In più, aggiungo il testo alle storie preferite.
Un abbraccio,
Kira.

Recensore Master
23/12/15, ore 18:21

Dopo aver letto qualcosa che ti scombussola fin dentro, ti fa eco di ogni parole dalla ragazza spezzata... bè non si sa come iniziare una recensione. Ogni parole che mi viene in mente è inutile, è come se non bastasse a dire quanto ho apprezzato ciò che hai scritto. L'ho apprezzato perchè mi ha donato delle emozioni forti e pulsanti, mi ha fatto sentire dei brividi scorrere lungo la mia schiena, ancora adesso che sto scrivendo...
Ripetizioni, tutto ciò che ha scritto nella note d'autrice, lo condivido perchè in un momento del genere nessuno guarderebbe la punteggiatura o se le parole usate sono del tutto consono a ciò che si sta per fare... se quel dolore non ha fine ecco che il testo non ha importanza. Nessuna.
Sei stata veramente brava!

Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
21/08/15, ore 15:38

Ammettiamolo, non mi daranno mai un nobel per la puntualità. Ciao, non so se ti ricordi di me, io avrei dovuto recensire questa storia qualche settimana fa, ma impegni e pigrizia mi hanno portato a rimandare sempre, oggi però ho deciso che se avessi continuato così nessuno avrebbe più voluto fare scambi con me e avrei macchiato la mia reputazione, quindi eccomi qui.

Questo monologo è scritto veramente bene. Gli "errori" grammaticali di cui parli si limitano a ripetizioni — come quelle della fine oppure alcune iniziali — e si capisce che sono volute, in fondo è un monologo, un flusso di coscienza, lei parla (o meglio pensa) senza un filtro, liberamente, quindi va benissimo così.
Ahh, quante ragazze devono davvero affrontare una cosa del genere. Le compatisco onestamente e, come esprime la stessa ragazza in questa storia, è naturale che arrivino a provare odio per se stesse. Non hanno avuto amor proprio, hanno pensato al libero piacere, e per questo si sono ritrovate in una situazione difficile e complicata. 
Poi in questo caso il ragazzo non è stato sul serio vicino alla sua "amata", è normale che quindi lei (almeno in quel momento) sia arrivata ad odiare anche lui, che non si è premurato affatto di usare protezioni e preservare la sua salute.
Curioso è come lei passi dall'essere una ragazza spensierata (come lo dimostra l'accenno al diario segreto) e felice a una quasi-donna che non riesce più nemmeno a guardarsi lo specchio, che vorrebbe volare, rinascere diciamo. Questo dimostra quanto il sesso possa cambiare qualcuno e quanto le nostre scelte influiscano sul nostro futuro.
Splendida storia, emozionante, cruda ed esaustiva. Ottimo lavoro!
Ale

Recensore Master
02/08/15, ore 15:13

Direi che il titolo è tremendamente riassuntivo e spiega assolutamente quello che poi porta la ragazza a delle scelte sostanziali, egoiste e tremendamente solitarie, come nella natura più oscura e quasi debole, carnale dell'uomo.
Questo monologo per me potrebbe essere considerato anche «attuale» per le menti delle persone in crescita, che compiono dei gesti che se causano dei problemi sono ingantiti all'ennesima potenza e se non c'è nessuno di realmente forte accanto, tutto è quasi inutile, specie se si lascia che la vita colpisca attivamente.
Mi piace come non ci sia la descrizione del passato perché sarebbe quasi inutile in quanto a senso unico (anche se c'è qualche accenno, ovviamente) ma ci si concentra sull'anima imprigionata sul presente, sul suo essere di fronte ad un muro e non trovare nessuno strumento per abbatterlo.
È proprio una ragazzina troppo innocente che non ha sviluppato quello che serviva per riuscire a sopravvivere ai primi passi per il mondo degli adulti, non è da biasimare per questo, è una storia di qualcuno che non ce l'ha fatta e che probabilmente la società rimpiangerà con tremenda ipocrisia.
Lo stile, nonostante sia una sorta di "stream of consciousness", l'ho piuttosto garbato e mi è piaciuto come questa ragazza possa dialogare apertamente e in modo libero solo con la sua testa, dato che la famiglia non ha voce in capitolo sulla comprensione e l'empatia e il ragazzo...probabilmente è stato un mostro nel momento che forse lei desiderava di più che, invece di scacciarle paure e demoni, non ha fatto altro che portargliene di più.
La ripetizione finale di quel "tutti quanti" è come una sorta di elettrocardiogramma che dimostra come la sua vita, sempre vissuta tra piattezza e pochi battiti di nota, ora ha l'ultimo scatto verso l'alto per poi lasciare nient'altro che un amaro segmento al suo interno, quello che gli altri vedranno e rimpiangeranno per la prima volta e mai avranno indietro: toccante ed angelico.
Degna di nota anche la parte dove l'aborto viene presentato con il brain storming, manifestando l'odio represso per Dio, per gli uomini della sua vita, per il regalo che le è stato donato e poi barbaramente buttato e gettato con durezza e tristezza, con oscurità.
Questo monologo è buio e triste, veramente degno del genere drammatico, chapeau.

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensore Master
11/05/15, ore 11:00

Il titolo riassume esattamente ciò che racconti.
Ci parli di questa ragazza normale, come tante, e che, come tante, si è lasciata trasportare dalla persona che amava.
L'aver perso una vita, l'aver dovuto "levarsi" di quella vita dentro di lei l'ha fatta impazzire, a causa anche della sua debolezza, debolezza che lei stessa ammette di avere.
È vero che il dolore e l'odio portano alla pazzia, soprattutto se si è soli e nessuno su cui contare, che tenda una mano verso chi è in quello stato.
È un flusso in cui ci si può riconoscere, di pensieri legati da un filo sottile.
Ottima storia :D

Recensore Junior
22/07/11, ore 23:14

Non ho parole.
Non so che dirti davvero.
La storia è probabilmente una delle più belle che abbia mai letto, non lo dico per dire.
Non pretendo di capire il tuo dolore, e so che un "mi spiace" non potrà mai bastare.
Tutto quello che posso dirti è che hai ragione. Ogni singola parola che hai scritto, è la verità, la verità più vera che abbia mai sentito. Non le solite stronzate che si dicono per dire.
Posso anche dirti un "in bocca al lupo" per i tempi a venire. Non dare per scontato che il dolore non passerà, perchè non è necessariamente vero.
Per me non è stato così, quindi potrebbe esserlo anche per te.

Un bacio,

J O A N.

Nuovo recensore
11/07/11, ore 18:05

E' molto bella.. Non cè che dire. Proprio bella..

Nuovo recensore
06/07/11, ore 10:38

Ok, è agghiacciante. Terribile.
Tutto in senso buono ovviamente, hai descritto molto bene quello che il personaggio ha provato, pensato.
Mh boh, non riesco a scrivere altro, sono rimasta agghiacciata.
Sei stata molto brava.

Recensore Master
05/07/11, ore 21:07

Wow è molto bella,significativa molto profonda.Più ti d'un pozzo sai?Ovviamente scherzo (sul fatto del pozzo).
Credevo che fosse una storia vera,le emozioni sono scritte così bene che pensavo le avessi provate su di te.Wow è davvero molto bella.
Ok sono ripetitiva ma apparte dirti che è bella,meravigliosa,stupenda non mi vien altro aggettivo in mente.

Recensore Junior
05/07/11, ore 18:33

................................................................










Se proprio devo esprimere la mia opinione con una parola D senso compiuto:AGGHIACCIANTE.

Nuovo recensore
05/07/11, ore 15:12

Davvero intensa complimenti! Credo che compiere scelte del genere sia sempre difficile ma quando sono imposte sono terribili, è una cicatrice che non si rimarginerà mai più, un peso che si porta dentro tutta la vita. Ed è proprio questo che mi è piaciuto di questa one -shot, hai trasmesso non solo il dolore immediato ma anche l'angoscia della prpotagonista che già sà che  porterà con sè tutta la vita ed è proprio questo tormenteo interiore che le si prospetta a farla cedere. Ancora complimenti ^^

Recensore Master
05/07/11, ore 14:54

Davvero profonda come fic e anche ben riuscita ^^ Ora, non voglio criticare le scelte di persone che nemmeno conosco, ma credo che concepire un figlio a quell'età sia un errore. Per farla breve, uno non è maturo nemmeno a 30, figuriamoci a 17 o quello che è. Per non parlare che ormai i ragazzi di oggi non pensano mai alle conseguenze e dopo è assolutamente inutile pentirsi... Beh, ora basta fare la morale, perchè alla fine nessuno di noi può criticare u.u Ad ogni modo c'è tempo per ogni cosa e hai espresso bene il dolore di questa perdita imposta. Complimenti ^^