Recensioni per
Il padrone del sonno e dei sogni...
di Esquire
Ciao! Mi sa proprio che passo dopo passo mi andrò a leggere tutto ciò che fino ad ora hai pubblicato. Non so se è perché l'argomento è il mare, mi riservo di avere un'opinione più completa a fine letture, ma sei di una poeticità incredibile, senza sembrare minimamente forzato. Mi piace l'idea del mare che si fonde con la notte stellata e in cui la luna regna. E queste stelle che sono pesci e che si staccano dal loro essere fredde, immobili e troppo lontane: vive! Adoro le stelle, soprattutto perché le collego al Piccolo Principe. E tu hai saputo, in questo tuo scritto, dipingerle con simile amore. E Morfeo, in una versione a me nuova. Un vecchio pescatore, di quelli che non si vedono più. Mi prendo una piccola licenza e immagino la canna da pesca come la mia prima: legno di canna liscio tranne che nei punti di giuntura, una lenza che sa di silenzio e pazienza. Perché Morfeo deve esserne dotato, mentre aspetta di poter riprendere ciò che lui ha lasciato in consegna. Mi sembra una figura amorevole, sia verso di noi, sia verso i sogni. E poi mi piace la stabilità che prometti, di questa scena che sarà fino alla fine dei tempi. Mi piacerebbe poter imbrogliare e aspettare da sveglia di incontrare Morfeo... Ma resta un sogno, ad occhi aperti, però. |
Intrigante l'ultima frase. |
Apprezzo molto questa immagine modesta di Morfeo, con una canna anch’essa umile, senza pretese. La vera ricchezza sta nell’interiorità, non nell’apparenza e, chi dentro ha un tesoro, non ha bisogno di ricoprirsi di oro all’esterno e mostrare chissà che meraviglie superficiali. |