Recensioni per
Il padrone del sonno e dei sogni...
di Esquire

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/08/11, ore 00:44

Ciao! Mi sa proprio che passo dopo passo mi andrò a leggere tutto ciò che fino ad ora hai pubblicato. Non so se è perché l'argomento è il mare, mi riservo di avere un'opinione più completa a fine letture, ma sei di una poeticità incredibile, senza sembrare minimamente forzato. Mi piace l'idea del mare che si fonde con la notte stellata e in cui la luna regna. E queste stelle che sono pesci e che si staccano dal loro essere fredde, immobili e troppo lontane: vive! Adoro le stelle, soprattutto perché le collego al Piccolo Principe. E tu hai saputo, in questo tuo scritto, dipingerle con simile amore. E Morfeo, in una versione a me nuova. Un vecchio pescatore, di quelli che non si vedono più. Mi prendo una piccola licenza e immagino la canna da pesca come la mia prima: legno di canna liscio tranne che nei punti di giuntura, una lenza che sa di silenzio e pazienza. Perché Morfeo deve esserne dotato, mentre aspetta di poter riprendere ciò che lui ha lasciato in consegna. Mi sembra una figura amorevole, sia verso di noi, sia verso i sogni. E poi mi piace la stabilità che prometti, di questa scena che sarà fino alla fine dei tempi. Mi piacerebbe poter imbrogliare e aspettare da sveglia di incontrare Morfeo... Ma resta un sogno, ad occhi aperti, però.

Grazie e sogni d'oro :)
Ari

Recensore Master
06/08/11, ore 23:13

Intrigante l'ultima frase.
Come avrai capito a me piacciono temi allegri, fantasiosi, di favole e sogni, quindi questo pezzo non può che piacermi. Mi è piaciuto come mi hai guidata attraverso la sequenza di immagini fino ad arrivare a Morfeo.
Ma l'ultima frase ha catturato la mia attenzione. Nella frase precedente sembri esprimere delle sensazioni positive dati dai "sogni" e la "liberazione dagli incubi", quindi teoricamente cose buone. Poi però concludi con quel "non conoscerà mai fine", sostenuto anche da "senza posa", che sembrano avere una connotazione triste.
O forse sono solo io, da piccola umana quale sono, che concepisco una cosa non finita, eterna, come una cosa negativa? Mah, dovrò pensarci su.

Recensore Master
26/07/11, ore 10:56

Apprezzo molto questa immagine modesta di Morfeo, con una canna anch’essa umile, senza pretese. La vera ricchezza sta nell’interiorità, non nell’apparenza e, chi dentro ha un tesoro, non ha bisogno di ricoprirsi di oro all’esterno e mostrare chissà che meraviglie superficiali.
Questo Morfeo è un individuo di sostanza, non di apparenza, mi ha piacevolmente colpita questo particolare.