Bello, mi è piaciuto molto, e sinceramente ho molta stima per questo ragazzo. Il racconto ha un velo di malinconia (o tristezza?) completamente nascosto da una leggera ironia. Infatti all’apparenza (Damien sta ingannando prima di tutto se stesso, per quanto ho capito) è sereno e in pace con se stesso; ma poi viene fori che non mangia più e che la sua stanza è in totale disordine, a differenza della camera dove riceve i clienti. Tutto questo l’ho visto come una metafora che indica il modo in cui si sente: fuori è sicuro di se, tranquillo, ha tutto sotto controllo, mentre il suo animo (la camera disordinata) è tutto fuorché ordinato, ed è lì che ammucchia i pensieri sporchi e tristi che il suo lavoro gli porta (che sarebbero le camicie ammucchiate).
Boh, magari adesso avrò detto solo un mucchio di baggianate che centrano un piffero con quello che hai scritto, ma io l’ho interpretato così e mi ha colpito molto!
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Ciao! Ho letto la tua ff e mi è piaciuta :) |
Damien è un nome stupendo, e non l’avrei mai accettato su un personaggio banale. Il tuo Damien non lo è affatto, grazie al cielo. È sì stronzo, ma lo è in una maniera intrigante, nella giusta dose, senza strabordi; è stronzo perché la sua vita -la vita della quale lui non cambierebbe una virgola- glielo impone -o meglio, se lo impone da solo- per stare a galla, perché è lavoro. Non mangia per le ossa- perché rimangano tenere e sottili, perché così sono infantili e lui si diverte da morire ad essere Peter Pan -avrà davvero diciannove anni?- con innocenza infantile mista a malizia adulta. |
bhe e una storia pieno di impeto...e suggestiva...bel personaggio stronzo...ma bel personaggio...anche se penso che alla fine non lo è tanto cioè diciamoci la verita...chi e che dopo averlo fatto con uno sconosciuto...gli da pure consigli sul campo sentimentale??!...percio io penso che il personaggio e cambiato nell arco della storia...e poi scusa perchè non mangia visto che ha guadagnato 150 dollari???...forse mi sono persa qualcosa nella storia??! bha |