Recensioni per
Di conversazioni sull'amore e sul possesso
di e m m e

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/04/12, ore 15:51

Ok, in questo periodo non ci sto tanto con la testa con le recensioni, quindi mi auguro mi scuserai per l'approssimatezza di questa: questa shot mi è capitata per caso non so come sotto gli occhi, l'ho letta solo ora e sento il bisogno di lasciare un piccolo commento a caldo perché mi è piaciuta molto. E' da poco che mi sto dedicando al pairing Grindendeldore e spero di trovare altri scritti come questo. Mi è piaciuta perché tutto il dialogo è perfettamente calibrato e, sembrerà strano, ma è proprio l'assenza di Albus per me il punto forte di tutta la os: la sua assenza che in realtà è una presenza, lui non è fisicamente lì, eppure è come se ci fosse, più ingombrante di un Ungherese spinato per capirci (che bei paragoni...) E la cosa in sè è lacerante, come è lacerante il personaggio di Grindelwad: complimenti per l'introspezione usata, dosata in modo da far emergere il personaggio senza inutili giri di parole, piuttosto attraverso i fatti, le azioni, le parole, che è il modo in cui sempre dovrebbe venir fuori un personaggio.
E complimenti anche per Elphias, non so a me ha dato un'idea di malinconia...
« L’ho avuto per sette anni prima che incontrasse te, ma con quei soli due mesi, tu lo avrai per sempre. »
 

Bello, seriamente. L'ultima frase anche. Questa shot mi ha emozionato e non mi capita poi così spesso. Ancora complimenti
salut!
Primavere
(Recensione modificata il 23/04/2012 - 03:52 pm)

Recensore Junior
29/11/11, ore 08:32

Bellissima. Intensa. Dolorosa. Struggente.
Il tuo Gellert è magnifico e raramente ho letto di lui e Doge in maniera credibile e affascinante.
Albus non c'è fisicamente, ma la sua presenza si sente ovunque.

Mi è davvero piaciuta.
Sono alla disperata ricerca di Grindeldore ben scritte e questa ha fatto proprio al caso mio.

Recensore Veterano
11/11/11, ore 15:55

La pagina di questa storia è aperta da circa una settimana... non mi ricordo nemmeno come ci sono arrivata, ma comunque, approfitto del fatto che ti devo due recensioni (il premio per il secondo posto del contest XD) per lasciarti un commento.
Ho trovato questa storia molto particolare e devo dire anche piuttosto originale. Un incontro fra questi due personaggi personalmente mi fa morire, nel senso che mi piace da impazzire l'idea che s'incontrino e confrontino, senza per altro che nessuno dei due ne esca davvero sconfitto. Di primo acchito, infatti, potrebbe sembrare che Elphias sia decisamente in svantaggio, da un sacco di punti di vista, rispetto a Gellert (che è prigionerio, sì, ma come hai giustamente detto anche tu " così sicuro di se stesso, così padrone della sua persona, da risultare autorevole anche mentre era legato ad un muro, privato della magia e con una condanna a vita sulle spalle"); questa è la cosa che mi ha più piacevolmente colpito della storia, ovvero proprio il fatto che se da principio si pensa che Elphias ne uscirà sconfitto, in qualche modo, alla fine esce da quella cella con la testa alta. E' un po' quello che ho anche inteso con il fatto che appena entrato gli tremassero le ginocchia e poi... poi non più.
Hanno così tanto da dirsi, questi due personaggi, eppure sembra bizzarro che sia così, perché in comunque hanno solo Albus - eppure in modo e con intensità diversa. La lettura mi ha fatto domandare come di può dare più importanza all'uno o all'altro personaggio nella vita di Albus; la risposta è automaticamente che non si può ed è per questo che alla fine, secondo me, i due riescono ad aver l'uno rispetto per l'altro.
Mi è piaciuto molto il tuo Gellert, soprattutto quando dice ad Elphias che è un uomo troppo buono; penso che si percepisca, in quella frase, tutta l'onestà intellettuale di Grindelwald. Ed Elphias, beh... se nelle prime righe mi sembrava totalmente diverso all'Elphias che ho in mente io, alla fine mi sono dovuta ricredere e riconoscerlo in quella frase smezzata, interrotta proprio da Gellert. "Vorrei tanto che voi..." vuole solo il bene di Albus, non è così? Non è semplicemene "un uomo buono", è la Bontà personificata, signori XDDD stucchevole, per i più, adorabile per me <3
Davvero una storia interessante, con un conversazione ben gestita. Complimenti, cherié!

Recensore Master
30/07/11, ore 21:37

Splendida la citazione di Dostoevskij, splendida l'ironia di Gellert, splendido l'imbarazzo di Elphias, splendide le frasi, le descrizioni e i dialoghi.
Splendido l'amore di Albus e Gellert, così diverso da quello che c'è tra Elphias e Albus.
E splendida la conclusione: due occhi asciutti che piangono.
Splendida, splendida, splendida tutta la storia. Non mi viene in mente nessun'altra parola. 

-Ray08 

Recensore Master
29/07/11, ore 23:49

<< “Amore” è una parola inventata dai poeti. Quello che c’era - che c’è! - tra me e Albus trascende l’amore e l’odio. L’amore e l’odio sono per gli uomini.>> Ok, mi piace molto questa shot, e la coppia Albus/Gellert è tra le mie preferite. Il sentimento tra i due in quella breve estate era frutto di un'intesa tra menti geniali, di un progetto in comune - quando si dice spiriti affini. Il buon Elphias - pace all'anima sua - non può proprio competere. Bel dialogo e dieci punti per le citazioni, di Dostoevskij ho tutte le opere - tradotte - e sono felice quando leggo una fic con qualche frase d'autore :)) Loudun.